E’ finito il calvario giudiziario dell’architetta Concetta Schettini un tempo responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Amantea.
L’architetta rimase coinvolta nel processo Nepetia iniziato il 20 dicembre 2007 con l’arresto di 39 persone ed il sequestro del Porto di Amantea.
Fu durissima la prima sentenza a suo carico che la vide condannata a 7 anni e 6 mesi.
Una sentenza poi ridotta ad 1 anno e 6 mesi per il reato di turbativa d'asta.
Ora l’assoluzione finale in Cassazione.
Il fatto non sussiste.
Finisce così il calvario durato 10 anni ed al quale l’ex dirigente del comune di Amantea è stata sottoposta.
Un calvario che l’ha vista anche emarginata in un ufficio lontano dal capoluogo.
Quasi una impropria ed inaccettabile anticipazione “civile” della possibile sanzione penale.
Una emarginazione che ora deve avere fine.
Ora che la Cassazione l’ha definitivamente assolta resta il giudizio sulle scelte fatte da una pseudo politica che uccide le persone per una sua qualche paura e per allontanare “il male”.