Riceviamo e pubblichiamo:
“Le dichiarazioni di Chilelli apparse oggi sulla stampa affermano, chiaramente e indiscutibilmente, la presenza e la guida “esterna” della lista Azzurra da parte di Franco La Rupa.
Ricordiamo tutti che il candidato sindaco delle 5 del mattino, Mario Pizzino, aveva ringraziato dai palchi elettorali l’onorevole La Rupa, il diciassettesimo uomo della Lista Azzurra, ma subito dopo le elezioni e a maggior ragione dopo l’arresto di Socievole e La Rupa, aveva negato l’evidenza e la realtà.
Oggi Chilelli dice “la lista Azzurra l’ho voluta fortemente io, insieme all’amico Franco La Rupa”.
Più chiaro di così si muore, o si potrebbe finire in galera!
Cosa potrà dire adesso Mario Pizzino?
Anche a qualche giorno di distanza della chiusura delle indagini a carico di La Rupa e Socievole accusati di voto di scambio e tentata estorsione?
In realtà la verità la conosciamo tutti e Fulvio Chilelli la ribadisce senza vergogna.
Dichiara Chilelli, di avere sostenuto e di sostenere questa amministrazione da cui ha ottenuto l’incarico di responsabile dell’ufficio di piano destinato a gestire milioni di euro.
Senza vergogna si parla di accordi, cordate, verosimilmente di “apparato che rema contro e di funzionari che si guardano e dicono no, io questa cosa non la faccio”, di spartizione delle deleghe tra consiglieri in base al numero dei voti presi e non alla competenza, insomma la decadenza della politica in tutti i suoi aspetti.
Quello che non sapevamo era che Pizzino era stato allontanato, cioè non era Pizzino che in un impeto di legalità non voleva La Rupa, ma era La Rupa che non voleva Pizzino!
Certo di amore contrastato si sarà trattato, mentre i due livelli di ciò che è lecito e di ciò che non lo è si intersecano, ai danni di una comunità che da un lato appare rassegnata, ma dall’altro ha scelto in massa alle ultime elezioni politiche il cambiamento e il M5s che però accordi, scambi, minacce e quant’altro hanno visto fermarsi al 22% delle comunali.
Era il 26 giugno quando il M5s in Consiglio ha votato contro la convalida di tali eletti che non meritano affatto di guidare la città di Amantea, e oggi dopo quasi un anno questo lo possiamo ribadire non solo per le “compagnie ed i comportamenti” elettorali ma anche per un’amministrazione quasi invisibile e dannosa, i cui risultati tra manutenzione, decoro, servizi, bilancio, tutela del lavoro e delle fasce deboli, sono sotto gli occhi rassegnati dei cittadini.
Basterebbero due cose su tutto: la scuola media su cui l’amministrazione è immobile e l’assessorato che non c’è, quello al bilancio in un comune in dissesto.
Tra l’altro proprio in questi giorni abbiamo scoperto che il Ministero dell’Interno ha inviato otto pagine di osservazioni, dando due mesi di tempo al Comune e su questo vi aggiorneremo nei prossimi giorni, mentre il sindaco tace.
Per non dire di altre indagini che dopo quelle sul voto di scambio, dopo quelle di Giusta, riguardano un assessore della giunta Pizzino e diversi funzionari del Comune.
Abbiamo chiesto chiarimenti e notizie anche attraverso il tavolo anticorruzione, ma non abbiamo ancora ottenuto nessuna risposta.
Tant’è.
Buona Pasqua a tutti.
Gruppo consiliare M5s Amantea
Francesca Menichino
Francesca Sicoli