Scoperta raccapricciante nella bella cittadina di Tropea, non lasciavano in pace neppure i defunti. I loculi del cimitero venivano svuotati e i cadaveri distrutti, finivano finanche nella spazzatura. Ci sono voluti giorni e giorni di indagini per interrompere il macabro bussiness della violazione dei sepolcri. E’ quanto accaduto a Tropea, la perla del mare Tirreno in Calabria. Illegalmente venivano estumulate le salme dai loculi cimiteriali per renderli disponibili in cambio di denaro per altri defunti. Dalla Guardia di Finanza sono state arrestate tre persone con l’accusa di: Associazione per delinquere, violazione di sepolcro, distruzione di cadavere, illecito smaltimento di rifiuti, peculato. Le tre persone arrestate svolgevano la loro attività lavorativa all’interno del cimitero di Tropea, uno addirittura percepiva la disoccupazione, un altro il reddito di cittadinanza. Tutto questo si è potuto verificare perché nel cimitero di Tropea, rinomata località turistica conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, da diversi anni mancano posti liberi per una degna sepoltura. E cosa escogitavano le tre persone ora arrestate? Eliminavano le persone morte da diversi anni e che le tombe raramente venivano visitate dai congiunti. Poi i loculi vuoti li rendevano disponibili, in cambio di denaro ovviamente, ai congiunti di persone defunte in attesa di degna sepoltura. Amici, se nei vostri cimiteri ci sono vostri congiunti morti da diversi decenni, controllate i loculi. Solo così possiamo evitare amare, raccapriccianti e macabre sorprese.