Se l’UDC ha problemi a livello regionale, in particolare dopo la espulsione di Tassone e la uscita dei fratelli Occhiuto, certamente non li ha a livello locale.
Ad Amantea, infatti, l’UDC è il primo partito, rappresentato come è da ben 4 consiglieri uniti in un gruppo forte e compatto, come dimostrato dalla dichiarazione di Pasquale Ruggiero
Parliamo di un quarto dell’intero consiglio comunale, di più di un terzo della maggioranza consiliare, ed ancora di un gruppo che contiene al suo interno il sindaco facente funzione. Non poco.
Non poco, in particolare rispetto ad un PD spaccato i vari tronconi e che alle prossime consultazioni si troverà certamente diviso.
Per non parlare dell’ex PDL, ora FI e NCD, che annovera suoi uomini sia dentro che fuori della maggioranza.
Insomma l’UDC sembra essere l’elemento più solido di una compagine frastagliata e che oggi manca del suo fautore e garante politico.
E questa consapevolezza che ha indotto Ruggiero a dichiarare che se Suriano vuole….lui sarà il suo mentore, il suo tutore.
Notiamo così che, intanto, Ruggiero non ha velleità di candidature a sindaco.
Scopriamo, poi, che se anche Vadacchino intendesse ricandidarsi certamente non potrà essere il candidato sindaco .
Una bella mossa politica.
Far defilare Vadacchino, infatti, significa lasciare spazio a Marcello Socievole nel ruolo di Vicesindaco e dare a Campora SG una sua forte espressione . Ma, ed insieme, significa escludere dalla candidatura a primo cittadino sia Mazzei che la Sabatino, creando così le condizioni di pace politica tra le varie espressioni residue della primavera di Tonnara.
Bella mossa . Anche perchè Gianfranco Suriano è un “simil lettiano”, che addolcisce e giustifica ogni cosa, e che è pronto, cioè, a ridurre i fatti negativi della pubblica amministrazione ai momenti grigi o neri , ma ordinari, della vita di una città. Niente di più. E soprattutto senza che nessuno abbia mai la benché minima responsabilità. Insomma l’uomo giusto per i momenti difficili della prossima campagna elettorale.