Ad Amantea si sente parlare di un centro destra che intende avviare un processo di esperienza solidale per una amministrazione comunale nuova e di alta produttività sociale.
Si sente parlare di un tentativo di incontro di persone e di esperienze, ma anche di fusione di intenti, di obiettivi, nell’alveo di una strategia che capace di ridare un volto a partiti di centro destra che sono sempre più lontano e dimenticati.
Insieme per essere più forti, insieme per essere più visibili.
Ma ci sono problemi .
Intanto non sono tre come dice gran parte della stampa locale, ma almeno 4
Sicuramente c’è Sante Mazzei , parte della Primavera tonnariana oggi tripartita e sindaco in pectore ma alla ricerca di determinare una lista competitiva.
Altrettanto certa è la presenza di Tullio Lupi ex dirigente del distretto di Amantea e che vuole provare a mettersi a disposizione per gestire il comune. Anche lui sarebbe il sindaco di una lista che ai più viene offerta come già completa .
Si parla poi di Vincenzo Lazzaroli che ha anche lui ambizione alla candidatura a sindaco e che si colloca in posizione intermedia tra Mazzei e Lupi e come loro candidato di superamento.
Tutti dimenticano però dimenticano i Fratelli d’Italia e le loro espressioni locali e tra questi Fabio Garritano.
Il problema non è la fusione delle parti politiche rappresentate quanto la obbligatoria rinuncia alla posizione di leader.
Tranne Fabio Garritano, infatti, tutti gli altri ritengono non rinunciabile la propria candidatura a sindaco.
Non è quindi solo una questione di re identificazione nel centro destra quanto quella della individuazione di un reale candidato di superamento.
Chi aveva provato a superare il problema proponendo la bella persona di Angela Napoli è rimasta come si dice “scornato” perché nessuno dei candidati la ha ritenuto accettabile.
Peccato!