Scrive la consiglie ra del M5s Francesca Menichino in relazione alla risposta del comune alla sua interrogazione sul concorso dei vigili:
“E’ una “non risposta” il riscontro che ci forniscono il sindaco di Amantea e il responsabile dell’ufficio personale alla nostra interpellanza sul concorso per la stabilizzazione dei vigili.
C’erano stati il ritardo ingiustificato, l’intervento del TAR e la bocciatura di tutti i vigili precari, tranne una, la moglie dell’attuale vice del comandante Caruso.
C’era stata poi una denuncia pubblica di una delle vigilesse in un nostro comizio verso la politica “affamata di potere” e autrice di “facili promesse elettorali”
Di lì un accesso agli atti e il riscontro di tanti, troppi errori: griglie modificate, valutazioni non presenti nelle griglie, voti corretti che in un caso, per l’unica vigilessa promossa, hanno modificato l’esito stesso del concorso, visto che con le correzioni la candidata Faceto è passata dalla bocciatura (20,5) alla promozione (21,5).
Il 6 giugno avevamo interpellato il sindaco, il consigliere Adelmo Mannarino delegato al personale, il funzionario Mario Aloe e la segretaria generale; qualche giorno fa ci è giunta via mail-pec la risposta.
E’ veramente imbarazzante leggere il testo di questa risposta, per diverse ragioni:
-Al di là degli errori ortografici che balzano all’occhio (ne abbiamo contati dieci) ciò che più colpisce è che per dare risposta il responsabile del personale non ponga in essere osservazioni proprie, ma abbia dovuto chiedere “controdeduzioni” alla Presidente di Commissione dott.ssa Sicilia.
Quasi volesse delegare a lei anche le proprie responsabilità.
-Di fatto poi non vengono date risposte nel merito e non v’è alcuna chiarezza rispetto ai rilievi mossi, che, e questo è l’assurdo, la dott.ssa Sicilia dichiara esplicitamente di non aver compreso.
Ed infatti in alcuni punti risponde in modo difforme dalla interrogazione posta.
-Nulla poi si dice sul perché questa procedura che era un atto dovuto sia stata rinviata fino al punto che i concorrenti si son dovuti rivolgere al Tribunale amministrativo regionale che poi ha condannato il Comune al pagamento delle spese.
-E nulla si dice sulla necessità di non far gravare queste spese sui cittadini, come richiesto dal M5s.
In sostanza una risposta incompleta e pilatesca che affidiamo ai giudizi dei cittadini.
E che arriva mentre una delle vigilesse bocciate, Francesca Perna, risulta prima su 261 concorrenti in una graduatoria per soli titoli presso il Comune di Scilla. Dovrebbe essere un vanto per il Comune di Amantea per il quale lei ha lavorato per circa 10 anni. Lo stesso Comune che l’ha mandata a casa.
E se non lo meritava ha mortificato lei e la comunità.
E’ ora di restituire meritocrazia, trasparenza, imparzialità e legalità alle istituzioni pubbliche, e alle procedure di assunzione del personale. In modo che non si possa nemmeno dubitare che la politica sia intervenuta né per favorire né per danneggiare coloro che concorrono per un posto di lavoro.