Uno dei cinque arrestati dalla DDA di Catanzaro per il gran casino di Calabria Verde è l’ex direttore generale Paolo Furgiuele.
La Guardia di Finanza gli aveva notificato un avviso di garanzia il 4 marzo scorso.
Furgiuele è meglio noto come ‘O Principale.
Le indagini della DDA di Catanzaro (il pm è Giovanni Bombardieri) stanno finalmente facendo luce sugli appalti irregolari gestiti da Calabria Verde con la longa manus dei politici.
Le complesse e articolate attività investigative della Guardia di Finanza hanno consentito di evidenziare il compimento di illeciti nell’ambito di un progetto comunitario.
In particolare sarebbero stati impiegati fondi per circa 80 milioni di euro, stanziati per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e per i rischi frane del territorio regionale, per fini differenti rispetto a quelli previsti, in quanto erano utilizzati progressivamente per il pagamento in via stabile e continuativa degli stipendi ordinari e degli straordinari dei dipendenti di dell’ente.
Le indagini hanno, altresì, consentito di appurare ulteriori fatti gravissimi.
Tra questi uno su tutti: il direttore generale pro tempore Furgiuele avrebbe fatto eseguire alcuni lavori di ristrutturazione della propria abitazione privata, utilizzando operai, che oltretutto risultavano in servizio, così distraendoli dall’attività dell’ufficio, e mezzi della azienda e acquistando materiale con i soldi dell’ente pubblico per un danno complessivo alle casse della stessa di quasi 33 mila euro.
Furgiuele era stato sentito come persona informata sui fatti il 10 dicembre 2015: una lunga audizione negli uffici della procura sulla gestione di Calabria Verde degli ultimi 18 mesi.
Ora è stato arrestato.
Vedremo se chiamerà in causa i politici o se si assumerà solo le sue responsabilità.