Sembra che Amantea non sia più sola ed abbandonata a stessa visto se un consigliere regionale ne prende le difese.
Non uno dei tanti che hanno pescato a piene mani nel portafoglio di voti donati dagli amanteani, e che la hanno abbandonata a se stessa, ma uno che proviene dalla lontana Longobucco, seppur primo ed unico eletto nella lista della Casa della Libertà
nella circoscrizione di Cosenza.
Ed ecco la nota stampa di oggi 6 febbraio Giuseppe Graziano:
“Inserire il Porto di Amantea nel masterplan della portualità regionale, per risolvere e superare le criticità che insistono, ormai da anni, su una delle strutture più importanti e strategiche del medio-alto tirreno calabrese.
Prevedere, per la zona su cui insiste lo scalo portuale, una serie di misure a protezione del litorale contro l’erosione costiera, privilegiando anche la collaborazione con il Comune per individuare una soluzione definitiva a questa problematica.
Pianificare un’azione d’intervento immediata e urgente che limiti i disagi agli utenti e soprattutto che dia speranza all’economia ittica e itti-turistica della zona, oggi compromessa a causa dell’insabbiamento del canale d’accesso.
Sono, queste, le misure urgenti suggerite al Governatore Oliverio dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, per affrontare e risolvere la grave condizione strutturale in cui versa la struttura portuale di località Principessa, nel comune di Amantea.
Al centro, tra l’altro, di un’interrogazione a risposta immediata presentata stamani (lunedì 6) dallo stesso componente dell’ufficio di presidenza dell’Assemblea calabrese a seguito di un lungo e proficuo confronto con il comitato spontaneo dei cittadini guidato da Vincenzo Lazzaroli.
Le denunce, i report video e fotografici sulle condizioni in cui versa il porto turistico di Amantea che di recente – dichiara Graziano – stanno spopolando sui social e sulle cronache giornalistiche locali, impongono una presa d’atto ed un intervento urgente da parte degli organi preposti.
Su tutti, della Regione Calabria che ha mezzi e risorse idonei per superare l’imbarazzante stato di abbandono strutturale in cui versa una delle aree portuali più strategiche del medio-alto tirreno calabrese. Nonostante si tratti di una darsena nuova e moderna, realizzata appena 15 anni fa, a seguito di ogni mareggiata bisogna intervenire per dragare il canale d’accesso.
E questo con enorme dispendio di risorse pubbliche, perlopiù a carico del Comune di Amantea, e con evidenti difficoltà causate ai tanti diportisti.
Soprattutto agli operatori della piccola pesca che sono impossibilitati ad uscire in mare con le proprie imbarcazioni, registrando evidenti perdite economiche.
È necessario, pertanto – precisa il Segretario questore dell’emiciclo di Palazzo Campanella – che la Regione Calabria assuma provvedimenti urgenti per evitare il protrarsi di disagi e, quindi, il concretizzarsi di un danno commerciale che metterebbe a rischio l’economia turistica e ittica dell’intero comprensorio.
Dal momento in cui – ricorda ancora Graziano – quanti ormeggiano i propri natanti all’interno del porto pagano annualmente e puntualmente la tassa di stazionamento.
Facendomi promotore di un’interrogazione al Presidente Oliverio – aggiunge Graziano – ho chiesto un intervento urgente alla Regione suggerendo anche l’adozione di alcuni provvedimenti che potrebbero essere risolutivi delle problematiche che interessano il porto di Amantea.
Innanzitutto l’inserimento della struttura all’interno del masterplan della portualità calabrese che offrirebbe l’opportunità di interventi mirati al miglioramento e al completamento organico del porto.
Una soluzione incisiva che – conclude - potrebbe trovare una congrua copertura finanziaria nella misura 7.2.2 del POR FESR-FSE 2014/2020.