Amantea 5 aprile 17. Siamo nella sala consiliare del comune di Amantea.
Una sala fredda e senza colore.
Nella stessa sala, per il comune il commissario Anna Aurora Colosimo con la fascia da sindaco, il comandante della Polizia Municipale Emilio Caruso, il primo assistente del commissario sig Eugenio Mannarino e, più tardi, anche la segretaria comunale Maria Luisa Mercuri.
Per la società civile la vedova del maresciallo Mazza, medaglia d’oro al valore civile, e di cui recentemente sono stati celebrati e 25 anni dal tragico evento, una folta rappresentanza della associazione dei carabinieri in congedo di Amantea , una rappresentanza dei marinai d’Italia, ed altri cittadini.
Presenti anche una rappresentanza della Brigata della Guardia di Finanza di Amantea
Al tavolo della giunta prendono posto, oltre al commissario Anna Aurora Colosimo con la fascia da sindaco, il comandante della Polizia Municipale Emilio Caruso, gli “eroi” di Amantea, i marescialli Tommaso Cerza ed Enrico Caporaso.
Con loro il comandante della compagnia di Paola capitano Antonio Villano.
Presenti anche diversi Carabinieri.
Prende la parola il commissario Anna Aurora Colosimo le cui parola sembrano colorare il grigio salone , in particolare quando ricorda l’atto di coraggio dei due marescialli Cerza e Caporaso che si sono lanciati in soccorso della famiglia Mazzuca spegnendo la pericolosa bombola di gas che avrebbe potuto anche esplodere vista la presenza nella abitazione della rete civica del gas, e molto prima che potessero giungere dalla lontana città di Paola , i vigili del fuoco( come è sola Amantea senza i carabinieri!).
Ma il commissario ha voluto inquadrare nella ordinarietà della presenza sul territorio dei Carabinieri questo atto di coraggio non certo per ridurne la importanza, quanto per esaltarla, ricordando che i due marescialli continuano ad operare nella nostra città e per gli amanteani, in silenzio e con efficacia, risultando quotidianamente “eroi” della sicurezza civica.
Elogi personali, poi, ai due sottufficiali, uno dei quali ( il maresciallo Cerza), a lei ben conosciuto, ma non sono certamente mancati quelli al giovane maresciallo Caporaso.
Successivamente la dottoressa Colosimo ha letto la motivazione dell’encomio ed ha consegnato le due pergamene ai marescialli.
Ed ancora, ha preso la parola il giovane capitano Antonio Villano che, quale responsabile del territorio sul quale operano i militari della caserma di Amantea, si è dichiarato orgoglioso per avere alle proprie dipendenze uomini come Cerza e Caporaso che sono carabinieri nell’anima, nella quale hanno sempre presente il giuramento prestato entrando nell’arma della benemerita, giuramento che rispettano ogni giorno, nella quotidianità del lavoro ed in ogni occasione, offrendo una mano a chiunque ne abbia occorrenza e bisogno e nel caso il loro istintivo e solutivo coraggio.
Parole semplici ma profonde e vere e che non hanno mancato di riscaldare il cuore dei presenti suscitando un applauso.
Lo stesso applauso che è stato destinato alla memoria del Maresciallo Mazza quando il capitano Villano lo ha ricordato.
Hanno concluso la semplice ma sincera cerimonia le parole del maresciallo Cerza il quale si è detto orgoglioso dei “suoi” uomini con i quali assiste e controlla la città di Amantea.
I saluti di prammatica hanno chiuso l’evento e poi il maresciallo Cerza ha invitato i presenti al vicino bar.
Si vede che la casse del comune sono dissestate!