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Ormai ad Amantea è un fiorire di associazioni.

Alcune, come “Amantea nel cuore”, dichiaratamente “Politico-culturale” secondo l’accezione che ne contraddistingue le due pur sintetiche espressioni componentistiche.

In realtà dagli elementi colti nella fase di presentazione alla stampa la neo associazione dovrebbe essere una sorta di laboratorio politico capace di riattivare il positivo meccanismo di formazione della società civile ad un buon governo della città e soprattutto ad un governo partecipato.

“Mi sono trovato spesso solo nel mio lavoro politico all’interno della precedente giunta ad affrontare le necessarie battaglie per lo sviluppo della città e per il cambiamento . Solo e non capito, al punto da esserne considerato avulso e da essere espulso”. Questa la sintesi dell’esordio e la ragione di fondo che ha indotto Carratelli a guadarsi intorno , a cercare amici che ne condividessero il pensiero e con cui portare avanti un nuovo modello di politica culturale

Diverse le certezze e gli obiettivi

Amantea ha bisogno di svoltare pagina

Amantea ha bisogno di idee di progresso

La associazione intende attivare un laboratorio capace di far avvicinare la società civile ed in particolare quella parte che non ha un rapporto felice con la politica

Una sede aperta ai portatori di esperienze dove poter discutere i problemi della città e nella quale far incontrare i giovani per prepararli alla vita politica

La associazione parte con un primo gruppo rappresentato da

Tonino Carratelli nel ruolo di presidente

Mario Curcio nel ruolo di segretario

Tonino Bruni nel ruolo di tesoriere

E’ stato chiarito che l’ associazione non è schierata , non ha alcuna tendenza politica, non ha alcun padre putativo e non è in contrapposizione con l’amministrazione

Chiarisce, però, Carratelli che “La politica negli ultimi anni è figlia di compromessi , frutto di situazioni particolare, di portatori di voto “. E poi aggiunge, sornione” Io per esempio sono stato ricercato da più parti fino al sabato mattina di presentazione delle liste….”

Ecco perché si intende lavorare tanto sugli uomini quanto sulle idee e sui progetti

Sollecitato dalle domande dei giornalisti presenti Carratelli ha dichiarato che “ Non vogliamo terremoti ma se dovessero arrivare vorremmo essere preparati ad affrontarli”.

Continua l'ondata di vicende delittuose ad Amantea, infatti, dopo pochi giorni dal furto al poliambulatorio stavolta nel mirino la cassaforte della famiglia Carratelli. Sventrano il muro ed asportano la cassaforte, ingente il bottino racimolato.

Dopo il furto con scasso all’ufficio ticket del Poliambulatorio, con un abbondante messe raccolta, nessuno si aspettava che mentre tutta la città festeggiava il carnevale domenicale i ladri facessero anche questo incredibile altro colpo.

Gli stessi? E chi lo sa. Certo anche in questo caso si parla di tre persone viste nei pressi della abitazione visitata.

Persone che hanno avuto tutto il tempo per trovare la cassaforte nella quale erano conservati tutti i beni familiari della famiglia Carratelli.

E’ seguita la routine della denuncia e delle indagini.

Ma appare difficile, come negli altri casi, individuare sulle telecamere di cosiddetta “ sicurezza urbana” una auto non “tipica” e persone non di Amantea, tanto più quando si tratta di un giorno in cui nella nostra cittadina con la scusa del carnevale arrivano migliaia di visitatori.

Un tempo in questi giorni, al massimo, poteva essere portata via qualche auto approfittando anche del fatto che la gran parte delle forze dell’ordine presidiavano le zone centrali del paese.

Ora vengono prese di mira le abitazioni. E non solo come vedremo.

Saliti in casa i ladri e trovata la cassaforte la hanno letteralmente divelta dal muro dopo averlo sventrato probabilmente con una mazza.

Facile per più persone portarla via per aprirla successivamente.

Ingente il bottino tra cui gli ori di famiglia e perfino carnet di assegni.

Le indagini si aprono od ogni direzione e non si esclude che la casa dell’ex assessore possa essere stata “suggerita” da qualche basista.

Nel “popolino” viaggia la voce, incontrollata ed incontrollabile, che certi eventi delittuosi non siano frutto di casualità, ma che come nel caso del Poliambulatorio siano , magari, preceduti da visite atte a definire i comportamenti successivi.

Questo furto apre la mente a nuove attenzioni.

Nessuno infatti può sentirsi al sicuro da essi in particolare in zone abitate ma che si presentano in determinati momenti come veri e propri dormitori.

E forse questo fatto porta a ritenere che durante il carnevale sia più presente la organizzazione di volontariato, ad iniziare dalla Protezione civile, lasciando a quella militare di esercitare il controllo delle zone esterne soggette a questi rischi

Quando avremo veri amministratori forse avremo anche queste diverse sicurezze

Arriva oggi alle 11,44 il comunicato di Carratelli( anche LUI come l’amministrazione comunale, oltre al finanziamento pubblico ai giornali , invia le sue note in modo da permettere la vendita degli stessi)

Riteniamo( almeno questa volta ed in attesa di una decisione comune dei blog- se mai ci sarà-) di farne diffusione stante la importanza della querelle che divide chi prima era unito dalla stessa sorte politica in quello che fu il viaggio de La Primavera)

Lo facciamo con note minimali in attesa come detto di valutare eventuali altre forme di presentazione delle informazioni.

Certo non possiamo non notare almeno tre cose:

Così inizia il comunicato: “L'astio ed il livore che si riscontrano nella nota del 30.12.2013 del consigliere comunale Ruggiero, dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, il grave stato confusionale in cui versa l'amministrazione comunale e per la quale Ruggiero si è assunto il ruolo di difensore d'ufficio.

Non c'è nulla di strano, infatti, che una persona che ha subito un provvedimento così evidente e radicale, come la revoca delle deleghe, desideri conoscere quali siano le altrettanti evidenti motivazioni, sia per se stesso che per chiarezza verso la collettività.

Il goffo tentativo di screditarmi, nell'intento di dimostrare che siamo tutti uguali, è una cosa che mi lascia indifferente. “

La prima è l’uso del fioretto a fronte della sciabola(astio e livore!)

Poi continua:“Quanto riportato nella nota di Ruggiero sarà senz'altro argomento della prossima campagna elettorale”

La seconda è : Chi parlerà dal palco elettorale?  Forse Carratelli stesso che quindi anticipa un divorzio già nelle cose?

Infine conclude la nota: “Intanto chi vuole ,essendo pubblici, può accedere agli atti e trarne le proprie conclusioni. Antonio Carratelli Consigliere Comunale “.

La terza è la più rilevante.

-A chi mai è diretta? Ai consiglieri ( di maggioranza e di minoranza poco importa)?

-Alla cittadinanza?

-Ad altri da nominare?

-A quali atti di riferisce mai ?

-A che cosa sottende?

Senza fare retropensieri andreottiani del tipo “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina", che cosa vuole dire l’ex assessore “ di aspettarsi l'inaspettato per non avere sorprese"?. Quali? E quante? Ed a chi?

Ne riparleremo l’anno prossimo

Queste le prime parole di Pasquale Ruggiero nel suo comunicato stampa

“Leggo con particolare interesse la nota stampa del consigliere Carratelli con cui commenta la lettera di chiarimenti gentilmente inviatagli dal Sindaco f.f. e con cui esprime giudizi in merito all'operato dell'Assessore Suriano. La leggo con interesse e con sorpresa in verità, considerando che non mi ricordo l'ultimo suo intervento in Consiglio comunale.

            Provo a fare mente locale sugli interventi del sig. Carratelli in consiglio comunale …. nulla … e dei suoi contributi in maggioranza … nulla. Mi dispiace ma stento a credere che la nota stampa sia farina del suo sacco.

            Poche parole e molti fatti il consigliere: da assessore poca comunicazione, pochissima condivisione, molto rancore personale espresso con atti e con fatti, attivando ogni possibile ed inopportuna amicizia, a tutti i livelli, sempre contro qualcuno. Grandissima capacità di spesa delle risorse comunali senza gare pubbliche, centinaia e centinaia di migliaia di euro spesi a fare “rumore” d'estate.

            Per arrivare a fare le gare per le cooperative sociali, rinnovati in convenzioni dirette ormai di mese in mese su proposta dell'assessore al ramo (Carratelli), l'UDC ha dovuto minacciare di far mancare i numeri in Consiglio comunale. Queste sono le azioni amministrative che rappresentano trasparenza ed assicurano l'interesse per la comunità.

            “Di buone intenzioni è lastricata la via dell'inferno” caro Tonino. La trasparenza è un valore che si esprime con atti, fatti e comportamenti: non ricordo i tuoi in tal senso, sarei contento se mi aiutassi a ricordare.

            Accusare il Sindaco f.f. di scarsa chiarezza è poco credibile atteso che ancora, anche in questa nota, non hai fatto sapere se sei o non sei in maggioranza, se fai o non fa parte del gruppo comunale con Pizzino e Socievole, se vieni o non vieni in consiglio comunale: come dire ... vedere la pagliuzza … non distinguere la trave.

            Un assessore non può accusare pubblicamente e sulla stampa il Sindaco di fare confusione, di essere incapace ecc. L'azione nei confronti di Vadacchino è stata quantomeno “poco garbata” affermare che è stata “poco istituzionale” è pleonastico. Non è l'assessore che sfiducia il Sindaco è esattamente il contrario, mi dispiace che Tonino non lo sapeva: c'è sempre tempo per imparare. Di queste lezioni bisognerebbe farne tesoro … ed invece!

            Fu proprio Suriano, allora capogruppo dell'UDC, a chiedere a Carratelli, in una riunione di maggioranza, di scusarsi per le parole usate (anche sulla stampa) nei confronti del Sindaco f.f. e non tanto per il suo dissenso sulla delibera. Sarebbero bastate poche righe pubbliche. Se ricorda bene, Carratelli, vedrà che io da assessore non firmavo mai le delibere con cui si spendevano centinaia e centinaia di migliaia di euro nei “programmi estivi” e nei “capodanni” nei suoi tempi d'oro. Chiaro e fermo dissenso per le risorse dilapidate espresso all'interno della Giunta e della maggioranza.

            Non mi pare di avere accusato nessuno pubblicamente di incredibili sprechi senza alcun beneficio di medio – lungo periodo, senza una politica per il turismo, senza almeno una parvenza di politica espressa e/o condivisa, oppure semplicemente condivisibile.

            In qualità di capogruppo dell'UDC intendo invitare l'amico Carratelli a non esercitare azioni di “lesa maestà” a seguito del conferimento delle “sue” deleghe ad altro consigliere, di non preoccuparsi dell'operato dell'assessore Suriano: anche Tonino conosce la correttezza, l'onestà, la caparbietà e le capacità amministrative di Gianfranco. In quanto al rientro delle dimissioni di Suriano avrò modo di esplicitarne ancora meglio le ragioni, che vanno ben oltre ciò che è stato scritto: basti sapere che io, Miraglia e lo stesso Sindaco f.f. eravamo pronti alle dimissioni (da consigliere comunale) se Suriano non rientrava.

            In attesa di sapere a quale parte del Consiglio comunale (maggioranza o minoranza) ed in quale gruppo del Consiglio comunale deve essere registrato il consigliere Carratelli, invito tutti a non perdere questi mesi d'amministrazione: è possibile raggiungere importanti obiettivi per la Città che non vuole più attendere.

            Il Capogruppo dell'UDC in seno al Comune di Amantea - dott. Pasquale Ruggiero

Pubblicato in Politica

Scrive Carratelli:

Finalmente il Sindaco f.f. in data 23.12.2013 ha fornito le motivazioni ufficiali della revoca delle deleghe assessorili a me assegnate. Ciò accade ad un mese da una mia richiesta ufficiale, dopo che, neanche nel Consiglio Comunale del 21.11.2013, era stata fornita alcuna spiegazione pur essendo previsto nell'ordine del giorno.

Premesso che la nota del Sindaco è pubblica e chiunque può prenderne visione, constato che dietro la revoca non ci sono motivazioni sulla correttezza del mio operato di assessore bensì di non essere parte di una squadra compatta. Mi si dice "Una Giunta Comunale dovrebbe operare all'unanimità negli atti amministrativi e, nel caso non si trovi un punto d'incontro, si ha facoltà di astenersi dal votare un provvedimento nel pieno rispetto della maggioranza". Se cosi è, sono numerosi i deliberati di giunta che mi hanno visto non condividerli. Anche questi sono atti pubblici e chiunque può prenderne visione. Il mio impegno è stato sempre proteso a sostenere deliberazioni che andassero nell'interesse di tutta la collettività.

Mi si accusa: " La sua presa di posizione in merito alla deliberazione giuntale n.144 del 07.09.2013 sulla stampa e sui siti locali". Per intenderci si tratta della sosta veicolare su via Margherita durante l'isola pedonale.

Quante volte pubblici amministratori hanno esternato pubblicamente le loro posizioni? Tantissime. Ritengo invece che, visto i miei distinguo in Giunta, sia stata utilizzata la circostanza per eliminare una presenza scomoda. L'imbarazzo per la decisione assunta lo si deduce dal fatto che neanche in sede di Consiglio Comunale e solo dopo mesi, peraltro su mia reiterata richiesta, sia stata fornita la specifica motivazione.

La cosa che però più mi allarma, in un momento storico dove si chiede trasparenza al "palazzo", è quando mi si dice:" l'ho invitata a ristabilire un clima di collaborazione con una presa di posizione pubblica mai avvenuta". I miei distinguo sono stati su decisioni importati per il comune. Il clima di collaborazione non poteva e non può avvenire se non vengono rimosse le cause. O forse per clima di collaborazione si intende riposizionamenti in vista delle prossime elezioni ?.

Con coerenza ho dimostrato di non essere interessato a carica di assessore, nè a promesse di riposizionamenti futuri. Si assiste invece ad operazioni di spudorato potere con una ipotetica ricomposizione della lista Margherita che passa dal ritrovamento di pecorelle smarrite alla spartizione della preda.

Da cittadino sono preoccupato da chi ci amministra come l'assessore Suriano che nel dare le dimissioni in data 17.12.2013 le motiva: "dopo un'attenta valutazione e riflessione" ed ancora "tale decisione nasce dalla consapevolezza piena di aver constatato che non esistono più le condizioni politiche amministrative".

Lo stesso Suriano in data 20.12.2013 (dopo solo 3 giorni) ritira le dimissioni affermando "che quanto accaduto è stato solo frutto di un equivoco".

Il mio operato, pur con gli errori che fanno parte della vita di un uomo, è stato e sarà sempre improntato a trasparenza, correttezza e coerenza.

                                                                                                             Antonio Carratelli

                                                                                                          Consigliere Comunale

Pubblicato in Primo Piano

Lunga discussione quella relativa al bilancio 2013.

Una discussione preceduta dalla dichiarazione di astensione da parte di Pizzino e di Carratelli, che si sono differenziati da Marcello Socievole dando probabilmente luogo ad una spaccatura od almeno forte frizione del gruppo di centro destra in consiglio. Pizzino ha ribadito che “Il nostro sarà non un voto contro, ma un voto di attenzione; attenzione verso un gruppo di maggioranza che non resta rappresentato nella Giunta”. Pizzino si è riferito alla revoca della delega a Carratelli, ha osservato “lo sbilanciamento tra le diverse forze politiche “ in consiglio comunale, ha ribadito che nella vicenda Carratelli “ non si è utilizzata tutta la dovuta diplomazia politica necessaria” significando che “ Quando due parti litigano entrambi hanno torto”.

Come al solito la presentazione tecnico politica è avvenuta a cura dell’assessore Sergio Tempo che ha evidenziato i parametri di entrata ed uscita del bilancio , sostenendo, in buona sostanza, le qualità gestionali dell’ente comune che pur in un momento di forte contrazione delle rimesse statali è riuscito in buona sostanza a portare avanti l’ente garantendo i servizi generali necessari per la gestione del territorio comunale.

Per la minoranza, prende parola il consigliere Rubino Antonio il quale segnala in primis la enorme quantità di residui attivi ed il forte aumento delle tasse comunali.

In ordine ha richiamato che i residui attivi ammontano ad oltre 20 milioni di euro, così ripartiti:

2.351.271 per ici

393.496 per tassa occupazione suolo ed aree pubbliche

10.281.385 per tassa rifiuti solidi urbani

5.955.000 per proventi acquedotto

Contesta, quindi, il consigliere Rubino che nulla o molto poco si sia fatto per recuperare i crediti vantati anche al fine di alleggerire le tasse che gravano sui soliti noti, cioè su coloro che pagano le tasse ed i tributi, e come , pertanto, si imporrebbe e si impone una forte revisione delle uscite, in particolare delle spese non obbligatorie, al fine di ridurre la impossibile pressione fiscale gravante sugli amante ani.

A tal proposito ricorda che nel 2012 la Tarsu è stata aumentata del 37,72% ( da 2.198.000 a 3.027.792) per euro 829.000

E ricorda ancora che sempre nel 2012 il comune ha aumentato l’acqua del 45,28% ( da 1.513.000 ad euro 2.197.230) per euro 684.000.

Pronta e stizzita la risposta di Tempo il quale ha osservato che i costi della rete fognaria sono altissimi, gravati come sono delle fortissime spese di energia per sollevare le acque fognarie.

Poi la approvazione con la sola astensione della minoranza ( Rubino, Nesi, Chilelli) e di parte della maggioranza( Pizzino e Carratelli)

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa “molto tosto” da Antonio Carratelli che senza peli sulla lingua e senza ipocrisia attacca di petto uomini e pseudo posizioni. Ecco le sue voci:

Il futuro politico: «In queste settimane ho avuto modo di confrontarmi con molti cittadini che mi hanno confidato dubbi e perplessità sull’operato dell’esecutivo che da quello che vedo si trascinerà stancamente fino alla prossima consultazione elettorale. Mi rendo conto che i tempi non sono del tutto maturi per un cambiamento politico. Da parte mia ho cercato sempre di servire la città non solo con la testa, ma adoperandomi in prima persona per facilitare il decorso delle cose. Proseguirò su questa strada, cercando compagni di viaggio che si rivolgono alla politica con il mio stesso approccio. Sarà la gente eventualmente a premiare o meno questo mio percorso».

La mia dignità vale molto più di una poltrona:«Quello che dico trova riscontro anche nella querelle che ha messo di fronte Mario Pizzino e Marcello Socievole. La loro solidarietà mi è sembrata indirizzata a mantenere le proprie posizioni e ad ambire a qualcosa di meglio, piuttosto che per dimostrare una maggiore coesione nel gruppo consiliare che fino ad ora abbiamo mantenuto nel civico consesso. Peraltro la loro solidarietà è la stessa che ho ricevuto dalla minoranza. Probabilmente questo gruppo consiliare non è mai esistito. Non si è trovato neanche un accordo sul contenuto di una nota di stampa contro la mia rimozione dall’incarico. Ad entrambi vorrei dire che la mia dignità vale molto di più di una poltrona, tanto che nei mesi scorsi avevo già rinunciato al ruolo di assessore, presentando una lettera di dimissioni all’indirizzo dell’attuale sindaco facente funzioni Michele Vadacchino. Ed allo stesso tempo vorrei ricordare che di quei mille voti paventati da Pizzino, nell’ambito della rappresentanza consiliare all’interno della giunta, oltre 400 sono i miei. Così giusto per ricordarlo.

Carneade chi era costui? Infine una precisazione a “Carneade” Vincenzo Lazzaroli. Non credo di dovergli fornire spiegazioni sul mio impegno politico, considerato che “Carneade Pdl” in passato ha sempre criticato il mio operato da assessore, mentre oggi mi cerca per coinvolgermi in un presunto progetto politico. Non sono a conoscenza del suo incarico quale responsabile del Pdl ad Amantea, ma voglio ricordare a me stesso che un segretario, un referente o un dirigente di partito, da quel che ne so io va designato dalla base e dai tesserati della sezione locale. Posso tranquillamente affermare che negli ultimi due anni, e comunque dalla campagna per le elezioni regionali, qui ad Amantea non c’è stata alcuna riunione degli iscritti in merito». Antonio CARRATELLI

Pubblicato in Primo Piano

“Ho lottato contro gli atteggiamenti dittatoriali in seno all’ente”. E’ questo il sub titolo dell’Ora della Calabria di oggi domenica 13 ottobre.

Un sub titolo sorretto da una precisa affermazione dell’ex assessore, della ex giunta Tonnara, della ex grande città del Tirreno cosentino, “ In questi anni sono cosciente di aver agito per il meglio, cercando di combattere un sistema di potere consolidato che è presente da tempo nella casa comunale e che non cessa mai di esercitare il proprio predominio. Questi atteggiamenti di stampo dittatoriale allontanano sempre di più la gente onesta dalla politica”.

Una affermazione nella quale si legge molta amarezza, ma anche quello che viene identificato come un vero e proprio sistema “ di potere consolidato”, non nato certo ieri ma duraturo nel tempo “ in questi anni” (quanti non lo dice, ma si presume che siano tanti) , e che non molla mai di esercitare il suo predominio, di “ stampo dittatoriale”.

Ma chi è questo dittatore onnipotente di cui Carratelli non riesce a fare il nome? Chi in questi anni ha realmente governato la città? Non certamente Tonnara visto che la esautorazione dell’assessore Carratelli è avvenuta solo dopo che Tonnara è morto! Deve essere sicuramente qualcun altro!

A meno che non esista da tempo al governo di Amantea una teocrazia, cioè un governo in cui la sovranità è esercitata da una o più persone, in genere appartenenti ad una casta di “sacerdoti” che si ritiene sia investita di poteri sovrannaturali.

Dittatori espressione di “Dio”!!. Ma quale Dio? Forse quello onnipotente, universale e trasversale al mondo, cioè i SOLDI?

Se è così quella di Carratelli è una battaglia che non può essere vinta da solo! Una battaglia che abbisogna dell’entrata in campo di tutta        quella gente che non vuole dittatori & dittature. Ma ce n’è gente simile ad Amantea o gli amante ani sono incapaci di alzare la schiena e tenere il capo eretto?

Anche in questo caso concludiamo dicendo : vedremo!

Pubblicato in Politica

La “questione” Carratelli può diventare esplosivamente “politica”

I commercianti di Via Margherita, “feriti” da tasse, quantomeno, stabili se non in crescita e da incassi sempre meno remunerativi dei loro investimenti e dei loro alti costi gestionali , hanno dato al problema sollevato e portato avanti da Tonino Carratelli, una valenza certamente ultronea a quella che obiettivamente ha. Non è ,infatti, “la soluzione”

E per quanto non si veda chi sia davvero in grado di trasformare le loro ragioni in ragioni generali e come intenda fare, né ancora meno, si veda una trasformabilità di un malumore in orientamento politico tale da sviluppare candidature di posizione, la vicenda potrebbe avere qualche sia pur minimale risvolto elettoralistico.

Intorno il silenzio dell’amministrazione comunale che non difende la sua posizione come oggettiva e di interesse sociale.

Ma la “questione” Carratelli sembra orientarsi verso un posizionamento fortemente politico.

Si dice che intanto ricorderà a Marcello Socievole ed a Mario Pizzino, soprattutto, nella sua qualità di presidente di una commissione consiliare, l’appartenenza ad un medesimo “gruppo” che avrebbe dovuto comportare la loro presa di posizione quantomeno individuale se non di gruppo.

Se davvero Carratelli dovesse entrare in questo circuito si potrebbero anche avere reazioni politiche.

Si dice poi che Carratelli voglia parlare alla città e dire la “sua verità” sulla vicenda del suo esautoramento , che sarebbe figlio non della difesa da parte sua delle ragioni dei commercianti della principale via amanteana, ma di ben altro

Le voci che circolano parlano di un regista occulto di cui sarebbe espresso il nome ed il cognome.

Le voci che circolano porterebbero ad uno specifico reato di “lesa maestà”.

Le voci che circolano offrirebbero il quadro di un Carratelli ,unico assessore capace di pretendere cambiamenti radicali ed indispensabili per garantire lo sviluppo della città e di come queste pretese corrette e necessarie siano la possibile ragione del suo esautoramento

E questo nel silenzio della restante politica, opposizione compresa, e di come si sia colpito Carratelli per inibire altri possibili conati di libertà!

Qualcuno addirittura è convinto che nella foga Carratelli possa raccontare alla città anche altro, tanto altro!.

Vedremo.

Pubblicato in Politica

Non scherzavamo. Affatto. C’era, eccome, la “Guerra” nella “ex giunta ex Tonnara”.

La voce era già corsa nel pomeriggio di ieri e la nostra fonte ordinariamente ben informata ci aveva preannunciato una novità importante.

Nientemeno che la revoca delle tre deleghe a Tonino Carratelli

La minaccia l’aveva profferta il vicesindaco facente finzione Michele Vadacchino.

Minaccia alla quale Carratelli aveva risposto con un “ Provaci” di vera e propria sfida.

La vicenda ci è stata confermata stamattina da altra fonte attendibilissima.

E stamani aspettavamo la consequenzialità della vicenda e cioè la revoca delle deleghe . Attesa inutile.

Anzi i commercianti di Via Margherita hanno preso una decisa posizione a difesa dell’isola pedonale SENZA ECCEZIONI, così sostenendo la posizione espressa da Carratelli.

Ed a chiunque la supposta revoca sarebbe apparsa come una reazione da parte di Vadacchino che è stato il proponente della sosta permessa ai residenti.

Come andrà a finire?

Difficile saperlo.

Ma due sono le evoluzioni possibili.

La prima è la conferma della volontà della maggioranza è che ha anche trovato legittimazione nelle firme apposte sulla delibera dal comandante della Polizia Municipale Emilio Caruso, per la regolarità tecnica, e da Giuseppe Sabatino per la legittimità.

La seconda è un voltafaccia della giunta per rispetto della forza dei commercianti di Via Margherita, un voltafaccia che presterebbe il fianco a tanti altri sotto la pressione degli elettori!

Pubblicato in Cronaca
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