Ormai ad Amantea è un fiorire di associazioni.
Alcune, come “Amantea nel cuore”, dichiaratamente “Politico-culturale” secondo l’accezione che ne contraddistingue le due pur sintetiche espressioni componentistiche.
In realtà dagli elementi colti nella fase di presentazione alla stampa la neo associazione dovrebbe essere una sorta di laboratorio politico capace di riattivare il positivo meccanismo di formazione della società civile ad un buon governo della città e soprattutto ad un governo partecipato.
“Mi sono trovato spesso solo nel mio lavoro politico all’interno della precedente giunta ad affrontare le necessarie battaglie per lo sviluppo della città e per il cambiamento . Solo e non capito, al punto da esserne considerato avulso e da essere espulso”. Questa la sintesi dell’esordio e la ragione di fondo che ha indotto Carratelli a guadarsi intorno , a cercare amici che ne condividessero il pensiero e con cui portare avanti un nuovo modello di politica culturale
Diverse le certezze e gli obiettivi
Amantea ha bisogno di svoltare pagina
Amantea ha bisogno di idee di progresso
La associazione intende attivare un laboratorio capace di far avvicinare la società civile ed in particolare quella parte che non ha un rapporto felice con la politica
Una sede aperta ai portatori di esperienze dove poter discutere i problemi della città e nella quale far incontrare i giovani per prepararli alla vita politica
La associazione parte con un primo gruppo rappresentato da
Tonino Carratelli nel ruolo di presidente
Mario Curcio nel ruolo di segretario
Tonino Bruni nel ruolo di tesoriere
E’ stato chiarito che l’ associazione non è schierata , non ha alcuna tendenza politica, non ha alcun padre putativo e non è in contrapposizione con l’amministrazione
Chiarisce, però, Carratelli che “La politica negli ultimi anni è figlia di compromessi , frutto di situazioni particolare, di portatori di voto “. E poi aggiunge, sornione” Io per esempio sono stato ricercato da più parti fino al sabato mattina di presentazione delle liste….”
Ecco perché si intende lavorare tanto sugli uomini quanto sulle idee e sui progetti
Sollecitato dalle domande dei giornalisti presenti Carratelli ha dichiarato che “ Non vogliamo terremoti ma se dovessero arrivare vorremmo essere preparati ad affrontarli”.