Riceviamo e pubblichiamo il seguente ed appassionante contributo di Ersilia Magurno sullo spettacolo che si terrà in Amantea, al Campus Temesa, il 24 aprile 2013, dove “:il rombo della Ferrari del Rock Clara Moroni si amalgama con la scoppiettante musicalità a scarichi scoperti delle “Custodie cautelari”…chi ha il coraggio di mancare?!”
“Esattamente la data da tenere impressa nelle nostre menti è il 24 aprile…ore 22,00…momento dell’inizio del concerto inerente al “Sono quel che sono tour 2013: Clara Moroni e Custodie Cautelari”, spettacolo organizzato dall’”Associazione Stefano Medaglia 78” senza alcun scopo di lucro, con ingresso ad offerta libera.
Ci apprestiamo ad ascoltare un’artista che non solo collabora con Vasco Rossi, militando sul suo palco dal 1996, ma soprattutto possiede una propria personalità eclettica che la porta ad esibirsi in performance che ci presentano un talento a 360 gradi…si potrebbe dire che Clara Moroni è nata cantando, le sue prove canore risultano in registrazioni che risalgono a quando aveva 3 anni! Con i “The Arms”, suo primo gruppo, è infatti prima batterista e poi cantante. Nel 1995 fonda la DMI, sua etichetta musicale, che produce successi per il Giappone ed il Nord Europa, dimostrando di essere un’ottima imprenditrice oltre che musicista.
Clara Moroni è al suo terzo album da solista, intitolato appunto “Sono quello che sono” nel quale dà ampia prova di una musicalità che attinge dalle esperienze personali, quali racconti di vita per i testi, aggiungendo un’ epica sfida con la sua reinterpretazione del brano “Vola”, di Ivano Fossati, già cantato da due mostri sacri del panorama musicale italiano quali Patty Pravo e Mia Martini nella quale esterna tutto il suo carisma.
Non possiamo dimenticarci che nel 2013, inoltre, si festeggia un compleanno importante: le “Custodie Cautelari”, compiono 20 anni, un ventennio di onorata attività in cui sono riusciti, nella fattispecie la voce solista e chitarra Ettore Diliberto, che nasce con la band e prosegue con questo spettacolare percorso costituito da live di prima qualità con l’instancabile professionalità e talento che lo contraddistingue.
La band ha inoltre una nuova formazione, dalla primavera 2012, che mantiene alti gli standard ventennali .
Elenchiamo i componenti che danno quella marcia in più ad una band collaudata:
la chitarra di Antonio Cordaro , uno dei più accreditati insegnanti di questo strumento di Milano, uomo che riequilibra i vari modi e stili del suono dello strumento a sei corde che imbraccia;
il basso di Anna Portalupi che ritma l’andamento dei live con uno stile acquisito dalla sua militanza rock sui palcoscenici internazionali, in particolare , con alcuni membri della storica band Toto;
la batteria di Alessandro Mori che ha già accompagnato Anna Portalupi con Steve Lukather , chitarrista statunitense leader dei Toto, da non dimenticare la sua collaborazione con il bassista e cantante dei Deep Purple Glenn Hughes;
ultime in ordine di apparizione, ma non di importanza, sono le tastiere, chitarre ritmiche, il sax ed anche i cori, di Salvatore Bazzarelli, peraltro nato e cresciuto ad Amantea, che ha il dono di personalizzare e rendere suo ogni brano, grazie anche alla molteplici sfaccettature musicali che lo contraddistinguono.
Ovviamente la band è capitanata dal già citato fondatore Ettore Diliberto, capostipite del progetto.
Attendendo l’uscita dell’album delle Custodie Cautelari intitolato “Noi e L’Oro” , speriamo di ascoltare il 24 aprile il brano “Il Battito” di Ivano Fossati, contenuto nel cd.
ERSILIA MAGURNO”
Il Coordinamento pro tempore ( così è firmato l’invito distribuito stamattina tra i commercianti di Amantea ) ha indetto la I^ Convention degli esercenti commerciali di Amantea ( seconda riunione operativa), e questa volta presso l’Albergo la Tonnara.
La Convention è fissata per il 15 Aprile ore 18,30.
Nell’invito si ricorda che il 25 marzo si è tenuta in Amantea la “I^ Convention degli esercenti commerciale”.
Poi l’invito continua sostenendo che “ da quella esperienza, molto bella e formativa per tutti noi, abbiamo deciso di “promuovere” un secondo incontro plenario tra Noi, così da valutare in maniera chiara e netta la partecipazione di tutti Noi attori”.
E di seguito” Abbiamo deciso una seconda “riunione” operativa SOLO Noi esercenti commerciali, così da poterci confrontare in modo diretto sul prosieguo delle Ns attività, che comunque ad oggi consta di 40 “aderenti” tra noi. Vogliamo meglio illustrare qual è la nostra idea circa il Programma che intendiamo realizzare da adesso alla fine dell’anno 2013, e tutti insieme “Confrontarci” per avanzare migliorie al progetto”
Infine l’invito così si esprime:” Per dare un impulso forte alla nostra iniziativa, abbiamo deciso di stabilire alcuni punti di discussione così da decretare TUTTI insieme un punto di partenza:
- Costituzione di NUOVA Associazione di Categoria;
- Discussione sulla programmazione ANNUALITA’ 2013
Tu? Cosa Aspetti a partecipare?
Il coordinamento sembra allontanarsi dalla posizione del Consorzio tra imprese per ricondursi sul vecchio binario della costituzione di una associazione. Viene soltanto aggiunto l’aggettivo NUOVO, per allontanarsi dalla VECCHIA.
Ma resta fermo la definizione di una programmazione annuale per cambiare la situazione commerciale di Amantea, iniziando un percorso di condivisione che porterà sicuramente migliorie al ns settore, migliorie atte a difendere e migliorare la nostra categoria.
Dopo la tessera annonaria del periodo della seconda guerra mondiale che fu l’unico modo per assicurarsi un minimo di alimentazione ( insufficiente in verità), si ebbe la tessera dei poveri( quella che ad Amantea si aveva se si era iscritti nella cd “lingua di poveri”). Anche questa assicurava ai meno abbienti un minino di assistenza. Poi negli anni cinquanta e sessanta si diffuse il credito alimentare, cioè quella forma che garantiva l’acquisto di pochissimi prodotti come il pane, la pasta, la “conserva”, e pochi altri alimenti. E gli acquisti venivano registrati giornalmente su di un quadernino chiamato “ a libretta”.
Le trascrizioni erano fatte sui due libretti del quale uno restava al creditore ed uno al debitore. E quando il credito diventava eccessivo non era certo raro che il commerciante “ u putigaru” sbottasse e talvolta rifiutasse ulteriore credito.
Ma poi, od iniziava il cantiere di lavoro del Piano Marshall, o cominciavano i lavori del raddoppio ferroviario, o quelli della Statale 18, o quelli dell’Ente Sila, o si emigrava( in Italia ed all’estero) o l’Inps erogava gli assegni familiari e si riusciva a spegnere il debito o quantomeno ad abbassarlo.
Ci vollero gli anni settanta quando cominciarono ad arrivare le rimesse degli emigranti dalla Francia , dalla Germania, dal Venezuela( soprattutto) ed iniziò un fortissimo processo costruttivo che diede lavoro a chi era rimasto ad Amantea , perché le “librette” sparissero del tutto.
Il welfare, poi, fece il resto. Il turismo ci mise una grossa mano. Il Papa Giovanni, il comune e l’Asl il resto.
Ora si rivedono. Oh, non più come libretti veri e propri, come negli anni 50-60, ma se guardate nei cassetti di molti commercianti troverete mazzi di foglietti con trascritto di tutto.
Ne ho visti alcuni con scritto la data , il nome, e poi la quantità ed il prezzo del prodotto somministrato e non pagato.
E non parlo del vestiti del matrimonio ma della carne, della frutta, dei prodotti alimentari
Più o meno come negli anni 50-60.
Solo che al tempo la gente si faceva punto di pagare i debiti ora non più.
Salvo emigrare!