Era il 10 giugno 1940 quando, dal balcone di una piazza Venezia riempita ad arte, come tante piazze di queste elezioni in corso, Benito Mussolini pronunciò il suo discorso più tragico.
Riecheggiano nei documentari la sue parole :”La parola d’ordine è una sola, categorica ed imperativa: Vincere. E Vinceremo!”
E poi le altre terribili parole:” Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria. L’Ora delle decisioni irrevocabili”!
E fu guerra. E perdemmo.
Difficile non sentire riecheggiare quelle parole negli appelli dei politici di ogni livello di ogni ordine e grado.
L’Italia ed Amantea sono confuse come lo erano settantaquattro anni fa quando si entrò in guerra senza volerlo, costretti dalla Germania, con la supponenza degli arroganti, dei gestori del potere, pronti a perdere ancora una volta, pronti a lasciare sui campi la faccia di un popolo e la vita dei soldati, mentre i generali dietro le loro scrivanie continuavano e continuano a percepire alti stipendi senza rischiare.
Tanto si sa come finisce la storia.
I generali saranno sempre tali, i ricchi saranno sempre tali, ed il male sopravviverà cambiando partito o divisa e quelli che pagheranno saranno sempre coloro che non hanno la forza di opporsi a chi decide per essi.
C’è una sola possibilità :il VOTO.
Un voto responsabile, un voto dignitoso, un voto a coloro che vogliono affrontare i problemi di tutti e non soltanto i propri, a coloro che vogliono scendere in prima linea e non salire sul balcone a vedere la piazza osannante, a coloro che vogliono essere degni e riconoscere l’altrui dignità, a coloro che non vanno per fare la differenza tra figli delle galline bianche e figli delle galline nere, a coloro che non vanno per mettere le mani sulla città.
Attenti allora. Attenti ai falsi profeti, attenti a coloro che parlano senza dire nulla, attenti ai bugiardi, attenti a coloro che hanno 3000 voti e non riescono a mettere su una lista, a coloro che sono figli putativi del male e che hanno solo l’obiettivo di essere loro stessi il male, a coloro che credono solo in quello che loro stessi dicono, a coloro che salgono sul cavallo che passa diventando Amazzoni o piccoli Napoleoni e se ne immaginano perfino proprietari, a coloro che hanno una faccia d’angelo ed un animo da diavolo, attenti agli ipocriti, attenti a quelli che vendono i posti di lavoro o danno in posti di lavoro ai figli, agli amici e perfino agli amanti, attenti a coloro che vi riempiono di tasse solo per favorire gli amici.
Amantea ieri come oggi è di fronte ad un momento difficile ed è necessario far la scelta migliore
Auguri Amantea! Scegli il BENE! Di male ce n’è già troppo!
Giuseppe Marchese