Il Comitato Giovani Carristi di Campora San Giovanni, Infischiandosene dell’analisi logica e grammaticale, in un comunicato annuncia ufficialmente che i 3 carri di Campora non parteciperanno alle sfilate del Carnevale di Amantea.
In verità, i tanti che erano presenti alla prima sfilata del 17 febbraio ad Amantea si erano accorti di questa assenza. Ma perchè annunciare solo ora questa assenza attribuendo colpe e inveendo contro il Comitato “G. Brusco”, reo di non avere inserito il “Carnevale di Campora” nel “Carnevale di Amantea” e di non avere imposto ai carristi di Amantea, Belmonte e Longobardi di partecipare alle sfilate di Campora?
Se a Campora è stato organizzato autonomamente un Carnevale, così come è stato, quali sono le ragioni per cui il Comitato avrebbe dovuto inserire il programma del Carnevale di Campora in quello di Amantea? Oltre tutto, l’inserimento eventuale del programma di Campora in quello di Amantea avrebbe comportato l’assunzione di responsabilità a carico del Comitato G. Brusco che sarebbero andate ben oltre la sopportabilità del già pesante carico organizzativo della manifestazione di Amantea. Ma di questo avremo modo di parlare in seguito.
Su quanto vogliono fare i gruppi di carristi, nello specifico se partecipare o meno alla sfilata a Campora e in altri posti, il Comitato non ha alcun potere di intervento, come è giusto che sia. La manifestazione si regge sulla volontarietà di quanti intendono partecipare. Tant’è vero che i carristi di Campora, la cui iscrizione al concorso di Amantea è avvenuta a fine gennaio e non tre mesi fa, in piena autonomia (ce lo auguriamo) hanno stabilito di non partecipare alle sfilate di Amantea.
Nel comunicato si parla di dignità calpestata dei Camporesi “che sono Amanteani” quando votano, quando pagano le tasse e che vogliono essere Amanteani “per il carnevale e per qualsiasi altra manifestazione che si deve organizzare insieme”. Francamente tali affermazioni ci sembrano molto fuori dalle righe. Il Carnevale di Amantea non è un servizio erogato dal Comune a tutti i cittadini (anche tanti residenti nel capoluogo o in periferia, se costretti in casa, purtroppo non riescono a vedere la sfilata). L’iniziativa e l’organizzazione della manifestazione, con tutti i limiti, è di un gruppo di cittadini “privati” che hanno cercato e cercano di contribuire, sempre in forma volontaria, al bene comune della nostra collettività. Il Comune ha un interesse, invece, a far svolgere la manifestazione nel migliore dei modi perché porta innegabili benefici all’economia del luogo oltreché accrescere il senso di socialità soprattutto dei giovani.
A Campora, come in altri quartieri di Amantea, si svolgono manifestazioni di successo di partecipazione consolidate nel tempo, ma non ci risulta che alcun rappresentante politico o residente di Amantea centro (che paga le tasse, rispetta le leggi, ecc.) abbia mai rivendicato un parziale spostamento o una duplicazione dell’evento nel capoluogo.
Non vorremmo che i ragazzi di Campora siano caduti nella trappola di consiglieri, mancati consiglieri e di altre persone che pensano di speculare “politicamente” con le fasulle rivendicazioni di campanile della frazione di Campora e nel tentativo di affossare una manifestazione che dà lustro all’intera città, perché può contare sull’impegno collettivo di una moltitudine di persone.
I carristi camporesi, nel loro comunicato, non esitano a falsificare anche i contenuti dell’ultimo incontro avuto con il presidente del Comitato, nello stesso stile di chi fa cattiva politica rendendo un pessimo servizio alla nostra comunità. Ed è per questo che siamo colpiti dalle parole dei ragazzi di Campora ed amareggiati per la constatazione che una manifestazione che dovrebbe tenere unita la nostra comunità – e in modo particolare la popolazione giovanile – crea, invece, divisioni e dissapori.
Carnevale di Amantea - Edizione 2015: Quali sono secondo te i carri da premiare nelle prime tre posizioni? Si possono esprimere 3 voti (anche tutti ad un singolo carro)
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