Dopo la prima grande ondata distruttiva di palme canari ensis di due anni fa provocata dal micidiale punte ruolo rosso, sembrava esserci stato un così forte rallentamento dei suoi mortali effetti da sem brare scomparso.
Non era così. Non era affatto così.
Il micidiale Coleottero si era soltanto addormentato nella stagione invernale per poi risvegliarsi con la buona stagione ed oggi si avvertono i malefici effetti.
Si contano a decine le palme capitozzate o comunque interessate dal ciclo mortale provocato dal punteruolo.
Se ne contano diverse sulla statale 18 attaccate dal punteruolo.
Morta anche la palma del cortile della scuola elementare A Manzoni.
Trasformata in portafiori quella della piazzetta degli emigranti nella quale ha trovato allocazione un albero di natale.
Nessun tentativo di salvataggio sembra sia stato posto in essere.
Eppure un litro di disinfettante ha un costo irrisorio( solo 18 euro) e serve per preparare ettolitri ed ettolitri di liquido da irrorare.
Se parlava addolorato stamattina Franco Vetere che è l’amanteano che ha salvato diverse palme e che si rammaricava della perdita del patrimonio arboreo locale che era identificativo anche della nostra cittadina e non solo sotto l’aspetto paesaggistico.
Possiamo ritenere che questo mancato intervento possa essere ascritto al fatto che la autoscala indispensabile per la irrorazione è guasta ormai dal luglio scorso.
Fra poco, arrivando l’inverno, il punteruolo dovrebbe ridurre la sua opera distruttiva e dovrebbe anche essere riparata l’autoscala.
E’ invocabile ed augurabile, quindi, che il comune predisponga una squadra che curi gli interventi di tutela delle nostre palme.
Sono certo che Franco sia ancora, come è stato, disponibile a collaborare con il comune. Basta chiederglielo.