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Se domani 18 maggio sarà buon tempo avremo modo di vedere tantissimi bambini con le loro insegnanti a pulire le spiagge di Amantea.

Ci saranno i ragazzi della Scuola media di Amantea ed i ragazzi della scuola media di Campora San Giovanni.

Da Nuccio Morelli la proposta che ha come titolo “Mare d’A … mare”.

Ma non solo ragazzi.

Hanno assicurato la presenza anche alcuni amministratori del comune di Amantea.

Parliamo della maggioranza ; sia assessori che consiglieri .

Ancora nulla dalla minoranza ma non escludiamo la loro presenza.

La Scuola media di Campora San Giovanni curerà la pulizia della spiaggia da sud fino agli scogli di Coreca.

La Scuola media di Amantea curerà la pulizia della spiaggia da Cristaudo fino agli scogli di Coreca.

Un gruppo di cittadini cureranno anche la pulizia della piccola spiaggia di Catocastro.

Non ci saranno- ma solo per questa volta- né Alfonso, né Patrizia che sono usi renderla pulita e che comunque seguiranno via web i lavori.

Per gli amanti –non a parole- della spiaggia di Catocastro appuntamento alle 9.00 nei pressi del “pontino”.

Si raccomandano i guanti .

La Multiservizi pur con la forte carenza di personale ha garantito che curerà il ritiro di quanto raccolto.

Il prof Morelli ha disposto alcuni voli di drone per verificare gli effetti della giornata di pulizia ed il confronto degli effetti del lavoro individuale e di gruppo.

Pubblicato in Cronaca

Scrive Vincenzo Lazzaroli:

“In una situazione di emergenza come quella che interessa l'istituto Mameli si poteva e si DOVEVA trovare, nei tempi giusti, una soluzione quantomeno ottimale per tutti, anche per gli uffici di segreteria e di presidenza.

 

Non si possono sistemare gli alunni in vari istituti senza anche prendere a cuore la sistemazione del motore didattico. Mi auguro perciò, come amanteano, che ci si renda conto del grave danno che stiamo arrecando ad Amantea, luogo nevralgico e di riferimento di un intero comprensorio.

E’ necessario che si si prendano le dovute e definitive decisioni, non è pensabile arrivare a meno da una settimana dall’inizio dell’anno scolastico e ancora non si ha certezza sulla ubicazione degli uffici di segreteria.

Non si può, come sottolinea anche la Dirigente Bozzo, attendere che ci si decida sul da farsi e ci si attivi per la collocazione temporanea e straordinaria degli uffici - oltre tempi ragionevoli - per poter consentire l'inizio dell'attività scolastica in condizioni decenti.

La troppa indecisione ha portato a ritardi inaccettabili e non più tollerabili.

Tutto quello che coinvolge la scuola, quale ambiente di formazione, crescita e sviluppo, è stato ed è – e lo dico con forte rammarico – considerato troppo spesso problema secondario.

In tre mesi dall'inizio dei confronti e incontri di collaborazione tra amministrazione e dirigenza – ripeto - si poteva e si DOVEVA arrivare ad una soluzione; in tre mesi – anche al costo di perdere il sonno – ognuno avrebbe dovuto proporre, valutare, incentivare sopralluoghi e possibili soluzioni.

E invece, a distanza di pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, ci ritroviamo ad avere sempre più dubbi e poche certezze.

Si parla addirittura di assenza di servizi indispensabili, quali per esempio gli spazi funzionali per i ragazzi diversamente abili, oltre a quelli per le attività laboratoriali o alternative. Se tutto questo fosse vero, ai già noti disagi se ne aggiungerebbero altri, di non poco conto.

Tutto quello che dirigenza, personale, docenti e alunni ( famiglie comprese) andranno ad affrontare è , già così com'è, di una gravità inaudita!

Si svegli la cittadinanza, si diano ancor più da fare gli amministratori, si collabori senza rancore e ostruzionismo per trovare una soluzione ragionevole che metta il personale scolastico nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro e le attività scolastiche in maniera efficiente, i ragazzi ad avere ciò che spetta loro di diritto, un diritto inviolabile.

Ognuno poi, per le proprie responsabilità, si passi una mano sulla coscienza e chieda scusa alle famiglie, agli alunni, al personale della scuola e a tutti coloro che hanno pagato e pagheranno per gli errori commessi in passato e per la superficialità con cui è stata affrontata quest' annosa situazione.

La scuola è il futuro dei nostri ragazzi, il passato e il presente non vadano a mortificarli oltremodo.

Vincenzo Lazzaroli

Carissime cittadine e carissimi cittadini,

sentiamo il dovere di informarvi che - durante la Conferenza dei Capigruppo del 25 agosto - abbiamo deciso che temporaneamente gli studenti delle Scuole Medie "G. Mameli" svolgeranno il proprio percorso formativo presso i plessi "A. Manzoni" (10 classi) e "Don Giulio Spada" (4 classi).

Dall’inizio della consiliatura le problematiche connesse alle Scuole Medie sono state centrali nell'azione dell’Amministrazione.

Il Sindaco della Città Mario Pizzino e l'Assessore all'Istruzione Emma Pati hanno sin dal giorno dell’insediamento lavorato incessantemente al fine di individuare la migliore soluzione possibile - seppur momentanea ed in attesa della ricostruzione della scuola - capace di garantire la sicurezza degli alunni e l'adeguatezza dei luoghi della formazione.

In apertura dei lavori è stato proprio il Sindaco Pizzino a comunicare la decisione dell'Amministrazione - condivisa dalle opposizioni - frutto delle positive interlocuzioni con i rappresentanti dei genitori e la dirigenza scolastica.

Durante la sua relazione il Primo cittadino ha dato, inoltre, la disponibilità a trasferire gli Uffici Amministrativi presso il Campus "Francesco Tonnara" dove l'Ufficio Tecnico del Comune ha già predisposto l'iter di realizzazione degli adeguamenti richiesti dalla dirigenza scolastica nella missiva dell'11 agosto.

Teniamo a precisare che - come già dichiarato dal Capogruppo della maggioranza Enzo Giacco durante la conferenza del 23 agosto - nessuno spostamento riguarderà gli alunni degli Istituti Mameli, Don Giulio Spada e Pascoli.

Sul tema delle scuole resta alta l'attenzione dell'Amministrazione per riportare nel più breve tempo possibile alla normalità la situazione di emergenza ereditata.

Con i più cari saluti

Il Sindaco Mario Pizzino

Il Portavoce dell’Amministrazione Enzo Giacco

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Scrive Francesco Provenzano dopo aver partecipato alla conferenza dei capigruppo indetta dall’ amministrazione comunale sul problema della scuola media:

"Vinca il migliore" è l'auspicio che viene normalmente formulato, all'inizio dello svolgimento di un evento sportivo, da parte di chi non è intrappolato nella gabbia asfittica del tifo.

Ma questa volta hanno davvero vinto i peggiori. E mi riferisco alla Giunta La Rupa/ "Pizzini" uscita premiata dai cittadini amanteani nelle recenti consultazioni elettorali dell'11 giugno 2017.

Uno sconfortante spettacolo infatti quello "andato in onda " nella giornata di ieri, 23 giugno 2017, nel corso di una Conferenza dei Capi-gruppo convocata per discutere del problema della scuola media Manzoni.

Salta agli occhi anzitutto la data della convocazione che anticipa di pochi giorni l'avvio del nuovo anno scolastico.

E, come se non bastasse, pressapochismo, improvvisazione, demagogia e atteggiamento "ponziopilatesco" dal portavoce Giacco attribuito alla Dirigente scolastica, che ha comunque brillato per l'assenza, e prontamente adottato dalla Giunta nella prospettazione della soluzione al problema.

Cosa vuol dire infatti illustrare ben 5 possibili soluzioni se non delegare di fatto ad altri (a chi?) la scelta e la connessa responsabilità della soluzione di maggiore rapidità, efficacia ed equilibrio.?

Di grande sconcerto, a distanza di 5 mesi (marzo 2017) dell'apertura del problema e di due mesi abbondanti dell'insediamento della nuova Giunta, la mancanza di dati certi sui quali ragionare, in particolare la disponibilità di spazi nei plessi scolastici cittadini, tant'è che è prevista per la mattinata di oggi, 24 Agosto 2017, il sopralluogo presso la Manzoni.

Su tutto, tre cose:

1. L'intercalare fastidioso e completamente fuori luogo del Sindaco facente funzioni " io sono un politico e non un tecnico " come se essere politico sollevasse dall'obbligo di calarsi nella comprensione dei problemi, definirne le soluzioni ed assumersi le connesse responsabilità ;

2. Le dichiarazioni del portavoce Giacco "noi vogliamo che nessuno si sposti dalla Manzoni, dalla Pascoli, dalla Don Giulio Spada" che vuole esattamente dire vogliamo che i ragazzi delle medie continuino a stare nel forno a microonde del Campus Temesa;

3. L'uso indecoroso e spregiudicato del problema dei ragazzi diversamente abili, per i quali la normativa prevede un percorso di integrazione, e quindi la coesistenza armoniosa con gli altri ragazzi, per negare l'esistenza di spazi sufficienti negli altri plessi.

Il tutto condito dalla dotta loquela del portavoce che attraverso la demagogica prospettazione di tante possibilità e nessuna certezza si è confermato a giusto titolo segretario del PD cittadino, il partito del Può Darsi.

Le famiglie presenti hanno da un canto manifestato a più riprese l'apprezzamento dell'impegno e dell' approfondimento del problema da parte delle opposizioni, M5S in particolare, e la delusione, lo smarrimento, il senso di impotenza e la frustrazione per la improntitudine e l' inettitudine di chi è istituzionalmente preposto alla soluzione del problema ma che chiaramente vuole affidare ad altri scelte e connesse responsabilità.

Probabilmente le loro migliori risorse sono concentrate sull'avvio dello smantellamento e ricostruzione della Manzoni, evento che aprirà grandi opportunità per burattinai e burattini.”

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scuolaIn attesa della riunione definitiva che avrà luogo il prossimo 25 agosto, alla presenza del dirigente scolastico Antonella Bozzo, le forze politiche rappresentate in seno al civico consesso nepetino si confrontano sulle diverse soluzioni prospettate dal sindaco Mario Pizzino per garantire la continuità didattica degli allievi delle scuole medie. L’obiettivo ultimo è determinare una soluzione ponte che conduca alla ristrutturazione e all’adeguamento dello stabile che un tempo accoglieva gli uffici del giudice di pace e che possa consentire la ricostruzione del fabbricato che, per oltre quarant’anni ha ospitato, le scuole in questione.

«L’analisi delle diverse problematiche – evidenzia il sindaco – è stata complessa ma al tempo stesso ponderata. Ogni soluzione possibile presenta pro e contro. Si tratta dunque di individuare il miglior assetto possibile per attendere i pochi mesi che ci separano dalla sistemazione del palazzo del giudice di pace. La prima proposta riguarda il plesso “Giovanni Pascoli” di via Baldacchini. Esso, al momento, dispone di 14 aule che potrebbero ospitare in toto le scuole medie ed inoltre, considerata la vicinanza alla palestra, si eviterebbero i problemi legati alle discipline motorie. Le 10 classi della primaria potrebbero essere spostate nel plesso “Alessandro Manzoni”, mentre le 3 segreterie andrebbero al Campus. Infine le classi della scuola dell’infanzia potrebbero essere collocate nel plesso “don Giulio Spada” di Santa Maria. La seconda soluzione riguarda la “Manzoni” dove si potrebbero allocare 7 classi delle medie, mentre le altre 7 potrebbero restare sempre al Campus. La terza soluzione riguarda sempre la “Manzoni” dove si potrebbero sistemare 10 classi per le medie, a condizione che vengano spostate le 3 segreterie al Campus “Francesco Tonnara”, unitamente ad altre 4 classi. In questo caso, per garantire la disciplina dell’educazione fisica, si metterebbe a disposizione un pullman che accompagnerebbe gli alunni del “Manzoni” e del Campus unitamente ai loro insegnanti alla palestra del “Pascoli”. Quarta soluzione: trasferire il plesso Santa Maria in toto al “Manzoni”, mentre le scuole medie verrebbero sistemate nella scuola dedicata a don Giulio Spada. Quinta soluzione: 10 classi delle medie andrebbero alla “Manzoni”, mentre le restanti alla “don Giulio Spada” di Santa Maria. Le segreterie andrebbero a finire al Campus. Nel corso della mattinata si è inoltre tenuto un sopralluogo presso la “Manzoni”, alla presenza dell’assessore Emma Pati e dei consiglieri Tommaso Signorelli e Francesca Menichino per individuare la soluzione più idonea anche e soprattutto per gli alunni diversamente abili».

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Si tratta dei fondi del Por Calabria Fesr 2014-2020.

Disponibili, 30 milioni di euro.

Trecentotrenta domande presentate dai Comunicalabresi per accedere ai fondi che consentono l’adeguamento sismico degli edifici scolastici, ma appena 20 accolte, su 40 inizialmente ammesse.

Tra queste quella del comune di Amantea e relativa alla Scuola media Mameli.

La graduatoria dei progetti ammessi è stata diffusa ufficialmente dalla Regione il 19 luglio scorso.

Tra i requisiti per partecipare con successo al bando e scalare la graduatoria, infatti, c’era l ’obbligo di indicare un particolare coefficiente tecnico che indica il livello di sicurezza statica dell’edificio oggetto del progetto.

In altre parole, più la scuola era a rischio, maggiore era la possibilità di ottenere il finanziamento.

Cosa assolutamente logica, che ha “premiato” il comune di Amantea.

Qualche perplessità la suscita il fatto che la provincia di Cosenza ha fatto la parte del leone con circa 23 milioni assegnati su 30.

Su tutti spicca quello a favore dei lavori di adeguamento per l‘Istituto tecnico industriale E. Fermi di Castrovillari, che si è visto assegnare da solo quasi 7milioni e 700mila euro.

Una cifra davvero considerevole, ma comunque non di molto superiore ai 6 milioni e 640mila euro che sono andati al Liceo scientifico Scorza di Cosenza e ai 6 milioni di euro che invece sono finiti alla Scuola media Mameli di Amantea.

La Scuola media Mameli di Amantea deve essere ricostruita

Proprio per queste ragioni il sindaco Pizzino , che ha espresso la sua piena soddisfazione, è convinto che il finanziamento per il comune di Amantea resterà intatto e tra i primi nella regione.

Appena uscirà la graduatoria definitiva ed emesso il decreto di assegnazione del finanziamento si darà il via alla procedura di realizzazione della scuola media G Mameli.

Una buona notizia.

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Non è dato sapere la verità sul perché una sola ragazza non sia stata avvertita della gita scolastica in Sicilia.

 

Probabilmente siamo in presenza di una vera e propria discriminazione. 

Certamente di una beffa, se è vero quanto denuncia la madre della giovane: “Come ogni mattina - ha raccontato all'Ansa la mamma della quattordicenne - ho accompagnato mia figlia a scuola. Una volta arrivata nell'istituto l'insegnante di sostegno mi ha comunicato che la classe era in gita per tre giorni».

 

La ragazza, che soffre di una particolare sindrome che provoca un ritardo dello sviluppo, è seguita da un insegnante di sostegno, ma non ha problemi di deambulazione.

 

Poi, continua la mamma: “Mia figlia è fisicamente più piccola rispetto alla sua età, ma è intelligente e capisce ciò che accade; quindi stamattina è rimasta male quando ha appreso la notizia.

Io nel vederla soffrire mi sono sentita morire. Ho chiesto spiegazioni alla preside che mi ha assicurato che aveva dato direttive precise, e quindi mi avrebbero dovuto avvisare, ma l'insegnante di sostegno ha scelto di non farlo.

Un fatto gravissimo perché ha precluso a mia figlia la possibilità di vivere un'esperienza nuova con i compagni».

 

Inoltre, conclude: “«Un diritto fondamentale, quello di essere felice e di visitare un posto nuovo insieme ai suoi compagni le è stato negato».

Ed Infine: “Se l’avessimo saputo, avrei anche potuto accompagnarla io”

 

Ma nemmeno questo è potuto succedere. Nessuna delle due ha saputo niente. La scuola ha deciso per lei.

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Nella tarda mattinata di oggi ( verso le 13.00) è stata pubblicata la ordinanza n 12 del 4 marzo 2017 a firma della commissaria Anna Aurora Colosimo.

Restano confermate,

purtroppo, le nostre preoccupazioni e smentiti i “sodali del silenzio”, quelli che tentano, sempre e disperatamente, di minimizzare, sfiorando il ridicolo, anzi immergendovisi totalmente.

Una brutta tegola per la preside e per la commissaria.

Una triste notizia per il mondo della scuola.

Una amara verità per Amantea.

Ma il problema è veramente serio e grave e non si può tacere.

E’ necessario premettere che il Laboratorio Tecnologico calabrese con sede in zona industriale Località Profeta di Caraffa di Catanzaro è stato incaricato con determina n 1808 del R.g. e n 137 del RS del settore LLPP, in data 28 dicembre 2016, di eseguire le indagini strutturali a mezzo prelievi di carote in cls e di barre di armatura, delle relative prove di laboratorio , dei conseguenti ripristini, da eseguire sull’edificio scolastico pubblico G Mameli di proprietà del comune di Amantea.

Purtroppo i risultati delle indagini strutturali sono preoccupanti.

Essi hanno indotto la nota tecnica n 3283 del 3 marzo 2017 inviata al responsabile del settore tecnico Lavori Pubblici che avendo acquisiti le dette relazioni tecniche ha avuto ed offerto il quadro specifico dello stato di inagibilità dell’edificio.

Dalla relazione emerge che l’ edificio non è idoneo strutturalmente e, pertanto, deve essere sgombrato, nelle more della valutazione degli opportuni interventi di adeguamento e/o di demolizione e ricostruzione.

In sostanza la commissaria Colosimo ha dovuto prendere atto che non sono garantiti i livelli minimi di sicurezza per gli utenti.

Da qui la immediata chiusura in via cautelare dell’ immobile della scuola media.

La struttura, quindi, resterà inagibile per tutto il tempo necessario ad eseguire i lavori di adeguamento e/o di demolizione e ricostruzione.

Da quanto sopra la necessità di trasferire in altri locali l’attività didattica

Sono stati eseguiti sopralluoghi e si è accertato che esiste la possibilità di ospitare le classi nella Casa della Cultura mentre gli uffici saranno spostati nei locali della scuola primaria A Manzoni di via Garibaldi.

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E’ stata davvero una tegola sulla testa quella piombata sulla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “G Mameli- A. Manzoni” professoressa Antonella Bozzo e sulla commissaria straordinaria del comune di Amantea dottoressa Anna Aurora Colosimo.

E che tegola!

Dopo 9 lustri, circa 45 anni, dalla data di costruzione della Scuola media G Mameli si scopre che il ferro delle colonne e delle travi di CA sia arrugginito( questo si dice nella cittadina) e che pertanto la sua tenuta sia nettamente minore di quella dell’epoca durante la quale venne realizzata la struttura.( Nella prima foto carotaggio del ferro, nella seconda carotaggio del cemento)

Ma sembra che ci sia altro.

Dobbiamo, però, aspettare che vengano resi noti i dati della indagine.

Certo se fossero vere le informazioni che abbiamo raccolto ci sarebbe da temere per la tenuta del plesso.

Comunque, occorre dire che le due donne che il caso ha inviato ad affrontare questa delicata situazione non solo stanno operando con attenzione ed impegno ma anche tenendo conto della necessità di informare la cittadinanza.

Ci giunge notizia, infatti, che “ Giorno 8 marzo, alle ore 15.00, presso la sala consiliare del comune di Amantea, il commissario straordinario dottoressa Anna Aurora Colosimo ed il dirigente scolastico professoressa Antonella Bozzo incontreranno i genitori degli alunni frequentanti la scuola secondaria di 1° grado “Mameli” di Amantea per informarli sulla situazione della scuola e sulla ripresa delle attività didattiche.

Alla riunione parteciperà il dirigente dell’ATP di Cosenza dott Luciano Greco”.

Atp sta per Provveditore agli studi.

Una assemblea assolutamente utile se non necessaria perché i genitori abbiano ogni opportuna chiarezza su una vicenda che ha sorpreso e rammaricato la intera città.

La comunità amanteana, infatti, è ben consapevole del fatto che le scuole sono per antonomasia i luoghi nei quali la popolazione si raccoglie nel caso di terremoti.

Ed è ovvio che si interroghi chiedendosi come mai la Scuola Media non risponda ai requisiti di sicurezza tipici di una scuola.

Ma non basta.

I genitori si rammaricano della insufficiente comunicazione e segnalano la scarsezza di notizie.

Ad oggi si sa che le lezioni sono interrotte fino a sabato ed allora si domandano lunedì riprenderanno ?

E dove saranno allocate le aule, dove andranno i propri figli?

Questo per quanto riguarda i genitori degli alunni della scuola media.

Ma altri amanteani si chiedono se siano stati condotti accertamenti su tutte le altre scuole e se in buona sostanza la scuola media sia l’unica a non rispondere, eventualmente, ai requisiti di sicurezza.

In verità sembra che l’auditorium e la palestra siano idonee.

Ma possibile che i limiti od i difetti, quali essi siano stati a creare l’allarme, siano parziali, come se i lavori siano stati eseguiti da ditte diverse e non dalla stessa ditta?

Tanti i dubbi, tante le incertezze , tante le domande senza risposta.

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Ha poco da stare serena la commissaria Colosimo.

I problemi, o tegole come si diceva un tempo, le piovono addosso uno dopo l’altra.

 

Leggiamo che la dirigente scolastica della scuola media di Amantea

Prof.ssa Antonella Bozzo ha pubblicato sul sito della scuola la nota protocollo 1585 del 1 marzo ,diretta ai docenti, ai genitori, agli alunni con la quale ha comunicato “che nei giorni 02,03 e 04 Marzo 2017, la scuola media Mameli di Amantea resterà chiusa per permettere ulteriori verifiche tecniche predisposte dal Comune di Amantea”.

 

Quali verifiche non è dato sapere.

Né sul sito del comune di Amantea viene riportata la ordinanza che la comunità in tali casi si è sempre attesa.

Si parla di indagini che sarebbero state compiute per verificare la agibilità della scuola e dalle quali sarebbero emersi dubbi che avrebbero suggerito al Comune di Amantea “ulteriori verifiche tecniche”.

 

Nessuna informazione specifica.

Ed a tutti è venuto in mente che la stessa scuola è stata interessata da un intervento finanziato con i fondi della “buona scuola”.

Ma allora questo ultimo è stato un mero intervento di facciata?.

Come mai non sono state condotte le verifiche tecniche che oggi si impongono al punto di sospendere l’attività didattica?

 

Si sente dire che le indagini esperite, ma ancora parziali, potrebbero aver esposto rischi di crollo degli intonaci, come avvenuto anche nella scuola elementare Mameli.

Se fosse vera questa notizia la scuola resterebbe interrotta per diverso tempo.

Gli uffici della direzione dovrebbero essere spostati, magari nel plesso Mameli.

Il problema reale invece sarà quello di dove allocare le 16 sezioni che operano nell’attuale plesso.

Qualcuno parla del possibile uso di stante esistenti presso il campus temesa e destinarli ad aule.

Qualcuno parla di un orario pomeridiano per i ragazzi della scuola media.

Sembra che resteranno agibili la palestra e l’Auditorium (nella foto).

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