
La lezione si svolge normalmente ma all’improvviso viene avvertita una forte scossa e si sentono i vetri vibrare.
Non sono solo i ragazzi a registrare il fenomeno ma anche la docente Francesca Furgiuele.
Immediato il pensiero che sia un terremoto.
Ed infatti si registra un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto stamattina nelle fronteggianti Isole Eolie.
Peraltro è proprio di ieri il forte terremoto sulla costa greca occidentale.
Scappare in questi casi è la cosa istintiva, difficile da contenere.
E così tutto l’istituto esce in strada. Facile per chi è al piano rialzato. Quasi facile per chi sta al primo piano. Più difficile per chi sta ai piani superiori.
Ed è qui che i ragazzi scoprono che le porte della scala di sicurezza sono chiuse con catenacci che le rendono inutilizzabili.
Entrano comunque per riprendere gli zainetti.
Ma non si fermano, discutono sul rischio corso o comunque che si può correre in caso di terremoto e decidono di salire su al comune per parlare con gli amministratori.
Hanno sollecitato il professore incaricato della sicurezza ma sembra senza la attesa risposta.
Ed allora con pieno e consapevole senso di responsabilità sono saliti a piedi fino al municipio per essere ricevuti dal sindaco
Eccoli davanti al portone .
Segue…..
Tutto è oramai pronto per l’undicesima edizione di “Racconti e desideri: storie di sogni e realtà”, il particolare evento culturale organizzato dall’associazione CP Produzioni con il supporto dell’amministrazione comunale di Amantea. Rispetto al recente passato tutto è stato traslato nel mese di novembre.
L’appuntamento, infatti, è fissato per sabato 21 a partire dalle ore 18.30 presso il complesso conventuale di San Bernardino.
«Come di consueto – spiegano gli organizzatori – sarà una serata da trascorrere sul filo delle emozioni. Davanti l’altare, trasformato in una sorta di macchina del tempo, racconteremo le storie di alcuni amanteani, che con il loro agire quotidiano, si sono tramutati in esempio per l’intera comunità.
Non mancheranno di certo le soprese. A distanza di trenta anni dalla morte, celebreremo la figura di don Giulio Spada, il sacerdote che più di ogni altro ha saputo aprire le porte della sua chiesa, facendo in modo che per tanti giovani l’oratorio diventasse luogo di confronto e di crescita.
Un percorso che ha segnato il cammino di un’intera generazione. Proseguendo nel solco della tradizione verranno premiati anche i quattro migliori studenti delle scuole superiori presenti ad Amantea. Un riconoscimento che vuol essere un incitamento ad andare avanti, dando concretezza alle singole aspettative».
«Chiaramente – concludono i promotori del progetto istituzionalizzato nel 2010 dall’ente municipale – non mancherà il giusto tributo alle eccellenze nepetine che si sono distinte nell’arco dell’anno. È un evento da vivere insieme, ma soprattutto da portarsi nel cuore. Esprimiamo il nostro più sentito ringraziamento a padre Francesco Celestino che, ancora una volta e senza alcun condizionamento, ha aperto le porte del convento per fare in modo che questa idea si trasformasse in realtà. E grazie anche alle aziende e agli enti che hanno reso possibile le varie fasi organizzative della kermesse. Per essere sempre informati è sufficiente cliccare sulla pagina Facebook “Racconti e desideri – storie di sogni e realtà”».
Sappiamo che la situazione della villa comunale rappresenta una delle problematiche principali che l’amministrazione deve affrontare, ovviamente, dopo il problema della gravissima situazione finanziaria del comune.
Non tanto perché i bambini di Amantea non la possono usare, quanto perché occorre trovare una soluzione per la prossima estate, dove potrebbero essere fatte le tante manifestazioni a cominciare da “La Grotta dei desideri”; e poi c’è il problema dei matrimoni civili nella straordinaria location della villa , cavallo di battaglia della consigliera Giusi Osso.
Forse è per questo che l’amministrazione comunale non ha inteso adottare la soluzione più semplice quale è quella dell’acquisto di un congruo numero di recinzioni atte ad impedire l’accesso alla parte pericolosa sottostante la roccia.
Addirittura le recinzioni potrebbero anche essere fittate.
Ed invece si parla di una rete da chiodare alla roccia , ritornando indietro nel tempo: chi ricorda che un tempo c’erano le reti in basso, ai piedi della roccia, reti poi tolte e non si sa dove finite!
Ma come si coprirà il costo rilevante di reti sulla roccia?
Forse vogliono usare parte dei soldi del lungomare?
O vogliono chiedere l’intervento dell’ente provincia, attesa la presenza di tecnici di tale ente?
Non resta che aspettare il comunicato stampa.
E concludiamo evidenziando che non crediamo alla bufala dell’apparecchio scanner che sembra sia stato proposto per visualizzare la entità-qualità delle chiodature e la stabilità delle rocce e che non sarebbe stato voluto dall’amministrazione.
Ma “in attesa della Tua venuta o Signore” non sarebbe meglio sistemare le recinzioni e ridare in disponibilità ai bambini di Amantea la villa come è nel loro diritto?