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foto cannabisCOSENZA 8 settembre 2021 - I Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, hanno rinvenuto e sequestrato nei giorni scorsi all’interno di un terrenoin località “Fiumarelli” di San Benedetto Ullano due piante di cannabis con infiorescenze di notevoli dimensioni. La cannabis veniva coltivata in vasi di plastica ed era concimata e innaffiata con metodi manuali. I Militari nel corso del servizio hanno notato la presenza delle cimature delle piante che ergevano dalla finestra di un vecchio rudere, insospettiti hanno così proceduto alla perquisizione dell’intero appezzamento e del limitrofo fabbricato, ritrovando la sostanza stupefacente che è stata sottoposta in sequestro penale. Il proprietario del terreno, un 51 enne del posto, dovrà pertanto rispondere del reato di coltivazione di sostanza stupefacente, mentre sulle piante in sequestro, una volta essiccate, sarà eseguito da parte dei Carabinieri del L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) un esame per stabilire la quantità del principio attivo, nonché il numerico di dosi ricavabili dalla sostanza.

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Motovedetta-Guardia-costiera-Capitaneria-470x264Durante la settimana di ferragosto, caratterizzata dal bel tempo e da una notevole affluenza sulle spiagge e negli specchi acquei antistanti la “Costa degli Dei”, la Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina ha intensificato i controlli lungo tutto il litorale di competenza, rafforzando il dispositivo operativo già messo in atto nelle scorse settimane nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”, finalizzata a garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti, nonché il corretto espletamento delle attività balneari.

Durante i controlli effettuati sul demanio marittimo dalle pattuglie terrestri, molteplici sono state le sanzioni comminate per inosservanza delle disposizioni contenute nella vigente Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina e nelle ordinanze balneari emanate dai Comuni rivieraschi.

Al riguardo, sono stati sanzionati i titolari di diverse strutture balneari site nei Comuni di Ricadi, Zambrone e Tropea che, a vario titolo, hanno violato le norme che disciplinano la sicurezza della balneazione e della navigazione.

Inoltre, nell’ambito dei servizi di vigilanza demaniale posti dalla Guardia Costierain località Bordila del Comune di Parghelia, sono stati elevati quattro verbali amministrativi per violazione delle norme che disciplinano l’uso del demanio marittimo e deferito il titolare di una struttura ricettiva alla Procura della Repubblica per occupazione abusiva di demanio marittimo.

Nella nottata di venerdì, i militari della Guardia Costiera dell’Ufficio Locale Marittimo di Pizzo, congiuntamente alla Polizia Locale,hanno posto sotto sequestrooltre 270 attrezzature balneari posizionate in maniera abusiva lungo le spiagge del comune di Pizzo, in violazione delle norme che sanciscono la libera fruizione del demanio marittimo. 

Anche gli equipaggi dei mezzi navali dipendenti sono stati particolarmente impegnati, sia in attività di assistenza a diportisti in difficoltà, sia in attività di vigilanza. 

Nello specifico, gli equipaggi delle motovedette della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina hanno sanzionato numerosi conduttori di unità da diporto ed acquascooter che, in violazione ai limiti imposti dall’ordinanza di sicurezza balneare, transitavano nelle fasce di mare riservate alla balneazione ed inflitto tre verbali amministrativi ad una società di Tropea,poiché effettuava escursioni marine lungo la “Costa degli Dei” mediante unità da diporto con a bordo più persone di quelle previste dal certificato di omologazione.

Nel complesso, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 8.836 Euro e restituite alla libera fruizione della collettività oltre 1000 mq di spiagge.

Leattività operative della Guardia Costiera proseguiranno,senza sosta,a tutela della salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e dell'ambiente marino e costiero.

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area oggetto dei prelieviCOSENZA 11 agosto 2021 - I Militari delle stazioni Carabinieri forestale di San Pietro in Guarano e Montalto Uffugo, coadiuvati dalla stazione Carabinieri di Rose, nell’ambito di un servizio volto al controllo ed alla tutela del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato due persone per furto aggravato di materiale inerte (sabbia e ghiaia). Materiale questo prelevato illecitamente dal greto del fiume Crati per poi conferirlo presso un vicino impianto di lavorazione inerti di Rose. Si tratta di due operai, A.P. di 64 anni e C.C. di 35 anni, conducenti dei mezzi da movimento (un escavatore e due camion), dipendenti di una ditta di lavorazione inerti, mentre il titolare della stessa ditta, t M.C di 40 anni è stato deferito in stato di libertà.

L’attività è partita nei mesi scorsi, quando i militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno riscontrato come un tratto del letto del fiume fosse stato interessato di recente da una intensa attività di scavo e prelievo di materiale inerte. Sono stati così intensificati i controlli che hanno portato all’accertamento della commissione del reato, proprio mentre gli autori prelevavano in una zona ben occultati, il materiale inerte in corrispondenza dell’argine che collega il territorio del Comune di Rende (CS) con quello di Rose (CS). Le tre persone dovranno rispondere davanti alla Autorità Giudiziaria di furto aggravato, violazione normativa urbanistico-edilizia, deturpamento di bellezze naturali. Si è quindi proceduto a porre sotto sequestro l’escavatore e gli autocarri e il materiale inerte circa 100 mc che era stato illegalmente prelevato. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari per i due soggetti tratti in arresto per i quali processati per direttissima nella giornata di ieri, dopo la convalida della misura cautelare, è stato disposto la rimessa in libertà, fino al processo.

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