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nuvola gigOggi, niente pelota, niente polemiche, niente di niente. Solo bei ricordi legati al mio periodo nell’Ovest canadese.

Le lunghe strade vuote,

i cupi fuochi del tramonto, che svaniscono,

il cielo eterno e insensibile.

Un territorio con un ricco patrimonio e sede di alcuni dei paesaggi più impressionanti di questa Nazione. Dalle praterie alle spettacolari montagne punteggiate da splendidi laghi glaciali.

L’ Alberta ha numerosi fiumi e laghi per il nuoto, la pesca e gli sport acquatici. La frase più famosa per Halloween, "Dolcetto o scherzetto", fu usata per la prima volta in Alberta nel 1927.

Molti anni orsono, durante una delle prime estati passate lontane dal Mare di Ulisse, mi trovavo a Edmonton, nel nord ovest canadese, alla guida di una Galaxy 500 Ford del 1964 comprata usata per circa 600$. Era molto bella e grande come erano allora le macchine americane. Nera all’esterno e rossa internamente.

Non era una Buick alla Mickey Spillane. Autore di romanzi polizieschi. Appassionato di letteratura. Amava particolarmente i romanzi di Alexandre Dumas. Dopo aver abbandonato gli studi in Giurisprudenza,  si dedicò anima e corpo totalmente alla scrittura. Nel frattempo sbarcava il lunario vendendo cravatte, facendo il bagnino sulle spiagge di Long Island e finanche l'uomo proiettile – in nomenomen  - al circo. Come uno dei suoi più famosi personaggi, il detective Mike Hammer, moralista violento, protagonista di best seller (il primo fu Ti ucciderò, I, the jury, 1947) le cui trame sono al limite del sadismo. Come Hammer, senza la componente sadica, andavo alla ricerca di solitudine. Le immense foreste dei pini canadesi sembravano proseguire all’infinito. Un’attrazione irresistibile.

Lasciato Edmonton percorrendo l’autostrada 43 nord che portava in Alaska, ma non era quella la mia destinazione. Il luogo che attirava i miei interessi si chiamava Grand Prairie. Una cittadina distante da Edmonton circa 450 km. Uno dei passaggi del cigno trombettiere che è la più grande specie vivente degli uccelli acquatici del mondo, quindi anche il più grande cigno del mondo.

Si pensa inoltre che esso sia il più grande uccello originario del Nord America. È chiamato cigno trombettiere perché il suo verso ricorda il suono di una tromba. La loro apertura alare media è di 2 m. Il nome Grand Prairie deriva dalla sua vicinanza alle grandi praterie del nord e dell’ovest e ricoprono buona parte della Provincia dell’Alberta. Il giorno dopo ripresi la strada. Direzione nord ovest e mi ritrovai a Peace River.

In quello che allora era un piccolissimo paese venni a contatto per la prima volta con alcuni indiani del nord, le loro usanze e riti. La danza del sole, una delle più sacre cerimonie delle popolazioni pellerossa delle Grandi praterie, si svolgeva da quelle parti in località riservata e segreta. Questo giustificava la numerosa presenza di indiani nel piccolo paese. Così mi spiegava un “Cree” nel suo inglese molto particolare, mentre consumavamo un bibitone di caffè seduti nell’unico coffee shop di Peace River.

Gordon Redbird, così si chiamava l’indiano cacciatori di pelli, mi spiegava che la cerimonia non era per tutti e si trattava di un’esperienza di grande impatto emotivo. Finito il litrozzo di caffè mi ritrovai in strada, invitato dal trapper a seguirlo fino a raggiungere una piccola radura in mezzo a betulle, abeti rossi, pioppi e libellule. Uno strano cerchio fatto di arbusti occupava gran parte dello spazio. Nel centro un bel po’ di pietre levigate di fiume.

Si trattava di uno spazio dove gli indiano costruivano la loro “Sweat lodge”, una capanna sudatoria. Un luogo dove mettersi alla prova nel sopportare il calore resistendo al gran desiderio di voler uscire al più presto all’aria aperta. Nella capanna del sudore, si impara a controllare le proprie paure restando dentro fino alla fine della cerimonia.

Secondo Gordon, in quel sudario l’uomo affronterebbe il suo grande nemico: se stesso. Tutto questo è riaffiorato nella mia mente in una giornata bellissima passata, insieme a due vecchi e carissimi amici Enrico e Mario Potestio, a Fort Edmonton sulla riva sud del mitico “Saskatchewan river”, regatato da Giubbe Rosse e dal Grande Blake, l’eroe dei fumetti a strisce di un tempo andato, del fraterno amico Orly.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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LUZZI3Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

COSENZA 9 Agosto 2023 – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Pietro in Guarano hanno posto sotto sequestro il depuratore comunale di Luzzi. Il sequestro è avvenuto a seguito di un controllo effettuato nei giorni scorsi che ha evidenziato il non corretto funzionamento dell’impianto di depurazione. In particolarenell’impianto di depurazione e trattamento delle acque reflue urbane, ubicato in località “Ischia del Crati” si è accertata la presenza di un’elevata quantità di fanghi di depurazione maleodoranti sparsi su tutto il piazzale dell’impianto ed ai piedi delle vasche che hanno provocato l’otturazione e l’intasamento delle griglie di raccolta delle acque bianche dell’impianto. Inoltre si è constatato, ispezionando tutta la condotta di scarico, la fuoriuscita e la tracimazione direttamente sul suolo di reflui urbani maleodoranti allo stato liquido che ha interessato una superficie di mille metri quadri. A seguito del controllo siè pertanto proceduto al sequestro, convalidato dalla Procura della Repubblica di Cosenza, dell’area oggetto della tracimazione e dell’intero impianto di depurazione. Si è inoltre proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria competente l’Amministratore e il tecnico della società che gestisce l’impianto per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e scarico sul suolo di acque reflue non autorizzato.

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ombrelloni sequestratiNel corso della settimana la Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, anche in ragione dell’affluenza di numerosi turisti, ha intensificato i controlli lungo tutto il litorale di competenza, rafforzando il dispositivo operativo già messo in atto nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”, finalizzato a garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti, nonché il corretto espletamento delle attività balnearia favore della collettività.

Le verifiche condotte lungo il litorale, finalizzate a verificare il corretto uso degli arenili liberi, hanno permesso di individuare e porre sotto sequestro numerose attrezzature balneari di vario genere (ombrelloni, lettini, sdraio) lungo la “Costa degli Dei”, illegittimamente posizionate sulle spiagge da privati al fine di precostituire una riserva di posto in “prima fila”.

Nello specifico, proprio in località Bivona del Comune di Vibo Valentia, i militari della Guardia Costiera oltre alle attrezzature balneari hanno rimosso un gazeboin legno arbitrariamente posizionato sulla spiaggia che oltre ad impedirne la libera fruizione rendeva difficoltoso il transito dei mezzi incaricati dalla Civica Amministrazione per la pulizia dell’arenile.

Ulteriormente personale della Guardia Costiera di Tropea, congiuntamente alla Polizia Locale di Ricadi, ha rimosso e posto sotto sequestro oltre 170tra ombrelloni, lettini e sedie posizionate in maniera abusiva lungo le spiagge di “Santa Maria di Ricadi”, in violazione delle norme che sanciscono la libera fruizione del demanio marittimo.

L’attivitàcondottadallaGuardiaCostiera diViboValentiasegueadaltriinterventi operati nei giorni precedenti che avevano già comportatoilsequestrodi ulteriori attrezzature erientranellacornicepiùampia delle attività organizzatedalComandoGeneraledelCorpo delle Capitanerie diPortoGuardiaCostierae coordinate, alivelloregionale, dalla DirezioneMarittima diReggioCalabriaal finedigarantireunastagionetranquillaa bagnantiediportisti edassicurarelaliberafruizionedegliarenilidapartedei cittadini.

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