Il fax è uno di quegli strumenti in grado di accompagnarci nel corso degli anni grazie alle sue funzionalità imprescindibili. La sua invenzione risale al 1843 per mano di Alexander Bain e, da allora, nonostante lo scorrere del tempo e le nuove tecnologie, il fax fa ancora parte della nostra vita privata e lavorativa.
Grazie alle sue caratteristiche, infatti, molte aziende e attività come studi legali, laboratori medici o compagnie di fornitura di energia, non lo considerano un mezzo anacronistico ma, anzi, gli si affidano ancora come metodo sicuro ed efficiente per lo scambio di documenti. E anche molti utenti vi sono rimasti affezionati, per quell’aura di sicurezza che solo i supporti analogici sembrano avere.
Gli esperti della rete hanno dato nuova linfa al fax, tanto che una società che supporta i ristoranti di Rochester, in America, per le prenotazioni online, si è affidata ad un particolare service, un fornitore di fax virtuali basato sul cloud che consente di inviare documenti senza preoccuparsi di carta, toner e macchinari.
La scelta di tale aziende nasce dal fatto che un numero considerevole di esercenti che si affidano al loro servizio preferiscono avere ancora gli ordini dei clienti attraverso una tecnologia che sembrava in via d’estinzione.
In Giappone, paese avanzato tecnologicamente, il fax è un vero e proprio mostro sacro in quanto è ritenuto il sistema più pratico e veloce per inviare ideogrammi, sicuramente molto più rapido che digitarli su tastiera e spedirli da un computer. Non c’è dubbio che il fax sia stato un eccezionale risparmio di tempo per l’epoca; tuttavia, non può competere con i nostri standard odierni, che ci hanno abituato alla possibilità di inviare e ricevere su internet, piuttosto che tramite linee telefoniche convenzionali. La differenza è stupefacente. Anche se l’aumento della velocità non può essere drastico come fu per il passaggio dall’ufficio postale al fax tradizionale, è innegabile che i fax online rappresentino oggi l’onda da cavalcare per sostituire rapidamente i vecchi fax posti a far polvere sulle scrivanie del mondo.
Perché i lavoratori professionisti dovrebbero sbarazzarsi delle loro vecchie macchine? Per prima cosa, i fax sono pezzi di hardware. E, ovviamente, un hardware può rompersi o diventare obsoleto in qualsiasi momento, anche se si ha a disposizione una fantasia sufficiente per rimetterlo a posto o una macchina costosa con un buon numero di funzionalità. Con le applicazioni moderne non vi è alcun hardware di cui preoccuparsi, senza toner e carta da acquistare. Inviare un fax diventa dunque più facile, economico e possibile da più dispositivi (pc, smartphone e tablet).
Il secondo punto a favore, ma non in ordine di importanza, sta nel fatto che i fax richiedono normalmente una linea telefonica aggiuntiva. Perdere il fax, significherebbe dire addio al canone mensile per quella linea. In realtà, la questione assume un valore maggiore se si fa riferimento ai professionisti che lavorano da casa. Vivere in una famiglia in cui non si vuole o non si ha bisogno di un telefono fisso risulta di certo controproducente.
La Universal Robots è un’azienda che offre una selezione completa di prodotti e servizi di automazione. La sua priorità è di aiutare i clienti a ottenere una maggiore competitività sul mercato attraverso l'uso efficiente e creativo della tecnologia robotica. Concentrandosi su prodotti di fascia alta, l’azienda con sede ad Odense fornisce soluzioni hardware e software innovative e un servizio di assistenza e supporto tecnico di livello superiore.
Una tecnologia all'avanguardia
Il successo della Universal Robots si basa sulla capacità di rimanere all'avanguardia nella tecnologia dell'automazione industriale, in particolare dei robot collaborativi. Il team di ingegneri supportano le specifiche, l'implementazione e la manutenzione di questi prodotti, consentendo all'azienda danese di proporre una linea completa per l'automazione di fabbrica, tra cui:
• sistemi di movimento
• sensori intelligenti
• controllori logici
·• robot collaborativi
I modelli UR3, UR5 e UR10 sono senza dubbio i top di gamma, ognuno con delle caratteristiche specifiche e in grado di ottimizzare ogni esigenza di aziende per la loro produzione automatizzata.
Cos'è un robot collaborativo?
Effettuando una ricerca sul web a riguardo, ci sono alcune varianti di quello che è effettivamente; infatti, la definizione letterale di collaborazione è “l'azione di lavorare con qualcuno per produrre o creare qualcosa”, ossia lo scopo esatto dei robot collaborativi.
La maggior parte della gente pensa che un robot collaborativo sia usato senza schermature attorno agli umani. Beh, sì, questo lo rende collaborativo, ma non nel senso giusto della definizione, per questo è importante sottolineare che esistono vari tipi di robot collaborativi e solo, univocamente, è possibile utilizzarne un tipo di senza funzionalità di sicurezza.
Nello specifico questa tipologia presenta una limitazione di potenza e forza, il che significa poter funzionare a fianco dell'uomo anche senza dispositivi di sicurezza aggiuntivi. Il robot può, infatti, percepire forze anomale nel suo percorso e fermarsi in quanto è programmato quando legge un sovraccarico in termini di forza.
Questi robot collaborativi meglio conosciuti nel settore con l’acronimo di cobot, sono inoltre progettati per dissipare le forze in caso di impatto su un'ampia superficie, tuttavia la loro caratteristica principale è la capacità di leggere le forze nelle proprie articolazioni. Tale abilità gli consente di rilevare quando vengono applicate forze anomale su di loro mentre stanno lavorando. In queste situazioni possono essere programmati per arrestarsi del tutto o invertire le posizioni attenuando il contatto iniziale.
Ciò significa che possono rispondere immediatamente anche nel caso entrino a contatto con un essere umano e senza contare che possono dissipare parte dell'energia trasferita dall'impatto stesso.
I cobot omologati della Universal Robots
La sicurezza è una delle priorità degli ingegneri che progettano i cobot per conto dell’azienda danese che sin dal giorno della sua nascita ha cercato di rendere questi sofisticati strumenti dei veri e propri amici dei lavoratori umani e in grado di operare fianco a fianco con loro senza dispositivi di sicurezza aggiuntivi oltre a quelli già in dotazione e rispettosi delle normative che la regolano.
I cobot della Universal Robots possono, infatti, percepire le suddette forze anomale durante il loro percorso lavorativo e fermarsi quando il software incorporato avverte un sovraccarico in termini di forza. Tutti i cobot che vengono immessi sul mercato dal brand danese sono tra l’altro certificati da terze parti e con specifiche tecniche del tipo ISO / TS 15066.
Questo codice alfanumerico chiarisce i requisiti di sicurezza necessari per la corretta collaborazionetra l’uomo e i cobot. Non solo: vale anche per i robot industriali che, rispetto ai primi, agiscono da soli senza alcun intervento da parte di collaboratori umani.
Acquistare oggi un cobot della Universal Robots e sceglierlo in base alla tipologia di mansione da affidargli, significa dunque per un’azienda che intende automatizzare il suo processo produttivo, garantire sicurezza ai lavoratori e nel contempo massimizzare i risultati in termini di quantità, qualità dei manufatti.
Anche gli introiti di denaro risultano decisamente soddisfacenti, tali da consentire di ammortizzare i costi dell’acquisto dei cobot nel giro di uno o due anni.
Se state cercando uno smartphone dal prezzo contenuto e dalle caratteristiche “funzionali” per tutti i giorni, senza grandi pretese ovviamente, possiamo darvi una mano.
Lo smartphone in questione è prodotto dalla Motorola ed è un medio/basso gamma il nome è Moto E4 Plus.
Gli ingegneri Motorola, però sono riusciti ad ottimizzarlo al meglio ed a garantire a questo smartphone davvero una buona usabilità ed una ottimizzazione google fantastica, se consideriamo il fatto che il processore è un Mediatek Quad-core MT6737 da 1,3 GHz con GPU ARM Mali T720 MP1 da 650 MHz.
Ecco alcune caratteristiche importanti:
Peso 198 g;
Dimensioni 155 x 77,5 x 9,55 mm (A x L x P);
Display HD da 5,5" (1280 x 720) 267 ppi | Vetro in 2,5D | Tecnologia GFF;
Colori Iron Gray | Fine Gold;
Materiali Scocca in vero metallo;
Tipo touchscreen Schermo capacitivo multi-touch, supporta fino a 10 punti;
Sistema operativo Android 7.1, Nougat;
Processore Quad-core MediaTek MT6737 da 1,3 GHz;
GPU ARM Mali T720 MP1 da 650 MHz;
Audio Dolby Atmos, presa da 3,5 mm, doppio microfono;
Memoria RAM da 3 GB;
Sensori Vibrazione | Prossimità | Luce | Accelerometro;
Memoria Interna da 16 GB.
Inoltre vi è da aggiungere che nello smartphone è possibile inserire una doppia sim ed anche qui l’interfaccia creata dagli ingegneri Motorola è davvero funzionale è priva di “ottimizzata” come forse nessun produttore di Dual Sim abbia mai sviluppato.
LINK AL PRODOTTO:
LINK AL PRODOTTO:
Motorola Moto E4 Plus - Grigio