L’ultima che ci ha provato ha rischiato il linciaggio e il licenziamento, ma i precedenti violenti evidentemente non hanno scoraggiato la capotreno in servizio sulla tratta Villamassargia-Cagliari, ferma nella sua risoluzione di far scendere dal convoglio gli immigrati comodamente seduti ma “regolarmente” sprovvisti del titolo di viaggio.
«Non è giusto, siete più di 30 ragazzi.
La gente paga per viaggiare, parliamo di tre euro di biglietti», fa notare risentita la donna che, per essere sicura di venire compresa dagli extracomunitari. a un certo punto ripete il messaggio anche in perfetto inglese: impossibile, dunque, non capire il messaggio e non cogliere l’inflessibilità con cui viene comunicato.
Sorda a qualunque richiamo illecito e iniquo nei confronti degli altri passeggeri a bordo muniti di biglietto pagato, l’inflessibile capotreno non si è lasciata impietosire da quegli sguardi languidi lanciati dagli extracomunitari sgomenti dal comportamento di qualcuno pronto, non solo alla reprimenda orale, ma anche a mettere in atto ciò che i provvedimenti prevedono: scendere dal treno.
Non si è fatta convincere dalla gamba malandata ostentata da uno degli abusivi – «Non me ne frega niente della tua gamba, sei giovane e vai a lavorare se vuoi e ti paghi il biglietto», ha tuonato ferma la capotreno –o non si è fatta intimidire dalla presenza di un bambino in braccio a una donna, evidentemente utilizzato per impietosire colei che, in quel momento, stava assolvendo alla funzione di tutore dell’ordine e di rispetto delle leggi.
«Scendete tutti», ha ribadito a più riprese la donna, e loro – controvoglia almeno quanto stupiti – hanno abbandonato il vagone alla prima fermata utile, non senza incedere in un atteggiamento di esasperante lentezza, mirata a scoraggiare fino all’ultimo la donna in uniforme.
E non senza aver provato – almeno in un caso – a risalire abusivamente: la porta è chiusa (e a doppia mandata di chiave assicurata dalla capotreno in persona), il convoglio può ripartire.
Qualcuno, nel frattempo, ha ripreso tutto con il telefonino e postato il video della coraggiosa e risoluta capotreno in rete: video che, neanche ci sarebbe bisogno di dirlo, è diventato virale nel giro di breve dalla sua diffusione su Youtube.