Salvini: i responsabili siano presi il prima possibile
Dopo la morte del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, il leader della Lega chiede "lavori forzati e carcere" per gli aggressori.
Di Maio: "Se i responsabili sono stranieri vadano in carcere nel loro Paese".
Meloni: "L'Italia non può essere l'approdo di queste bestie"
Sono molti i politici che si sono espressi sul caso di Mario Cerciello Rega, il carabiniere di 35 anni ucciso a coltellate nella notte a Roma da due aggressori.
"Il primo pensiero va a questo ragazzo di 35 anni, che si era sposato da un mese e aveva appena festeggiato il compleanno e ai due bastardi - stiamo lavorando perché vengano presi il prima possibile - per cui la vita di un ragazzo di 35 anni vale un cellulare e un portafogli con 100 euro", ha detto Matteo Salvini.
L'altro vicepremier, Luigi Di Maio, ai microfoni di Sky Tg24 ha definito l'accaduto un "atto vile" e ha aggiunto: "So che si stanno cercando due stranieri.
Se gli assassini dovessero essere effettivamente non italiani spero che il carcere se lo facciano a casa loro, se sono irregolari non devono stare qui”.
Mentre, da Twitter, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, fa sapere:" All’Arma e alla sua famiglia va la vicinanza mia e di tutto il Pd".
Salvini: "Lavori forzati e carcere per i responsabili"
Il ministro dell’Interno ha spiegato anche che c'è una "caccia all'uomo a Roma". Poi ha chiesto "lavori forzati in carcere finché campa" per l'assassino.
Mentre la vice presidente della Camera e coordinatrice di Forza Italia, Mara Carfagna, ha espresso vicinanza ai familiari della vittima con un post su facebook: "Ci stringiamo alla famiglia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso questa notte a Roma mentre era in servizio.
Gli episodi violenti verso le nostre forze dell'ordine stanno diventando all'ordine del giorno.
Lo Stato e le istituzioni non possono più assistere inermi, devono tutelare le donne e gli uomini che rischiano la loro vita per proteggere la nostra.
Esprimo profonda solidarietà all'Arma".
Meloni: "L'Italia non può essere l'approdo di queste bestie"
Anche Giorgia Meloni si è espressa attraverso facebook, commentando le prime ricostruzioni secondo cui gli aggressori sarebbero stranieri: "La scorsa notte un carabiniere di 35 anni è morto ammazzato da 2 magrebini ancora latitanti, 8 coltellate di cui una dritta al cuore, a pochi passi dal Vaticano.
Provo tanta rabbia e profonda tristezza, l'Italia non può più essere il punto di approdo di queste bestie.
Vicinanza alla famiglia di questo servitore dello Stato e all'Arma dei Carabinieri, spero che questi animali vengano presi subito e che possano marcire in galera".
Boldrini: "Sono vicina alla famiglia e ai colleghi"
"Sono vicina alla famiglia e ai colleghi del carabiniere ucciso a Roma – sono invece le parole dell’ex presidente della Camera ed esponenti di Liberi e uguali, Laura Boldrini - Mi auguro che i responsabili di questo crimine orrendo vengano arrestati quanto prima e puniti con severità.
Essere uccisi a 35 anni mentre si compie il proprio dovere per la comunità è intollerabile