Abbiamo visto tutti in televisione le scene di panico scatenate dal decreto legge straordinario
sulle nuove disposizioni per contrastare il fenomeno che sta sconvolgendo l'Italia . Le
stazioni ferroviarie stracolme di persone in fuga per la paura di essere bloccate per tanto
tempo nella zona cosiddetta"rossa". Ma tante persone ,responsabilmente ,hanno deciso di
rimanere per non mettere a rischio la salute dei propri cari. Sicuramente non sarà stato facile
perché istintivamente quando c'è una situazione di pericolo tutti noi siamo protesi a rifugiarci
nei propri affetti ,nella famiglia ma tanti hanno recepito il grave problema della Sanità che
affligge la nostra Calabria. Stiamo vivendo un periodo di eccezionale gravità e molte
persone anziane hanno fatto riferimento al periodo della seconda guerra mondiale . Chi
,come me ,non era ancora nato non ha memoria dello stato di paura ma possiamo capirlo
dalle varie testimonianze di chi l'ha vissuto o per averlo studiato. Molte persone hanno
pensato alla cosa più giusta e più idonea per evitare conseguenze pericolose, per questo
l'amore per la propria terra è stato più forte della paura di rimanere. Non vogliamo
colpevolizzare chi è scappato ma confidiamo nella responsabilità di ognuno per rispettare le
disposizioni del governo e soprattutto di non sottovalutare le gravissime conseguenze che
ne derivano . Un pensiero affettuoso e riconoscente a tutti quei lavoratori, studenti ,a tutti
coloro che sono rimasti nella Lombardia,nel Veneto ,in Emilia Romagna e in tutte le
provincie interessate al contenimento dell'epidemia. Avete tutto il nostro rispetto e siamo
certi che nonostante la paura ,la solitudine in cui vi trovate ,l'amore per le famiglie rimaste
al.sud è stato più forte di tutto il resto. Vi ammiriamo e vi auguriamo di stare bene perché
uniti nell'unico scopo di fronteggiare al meglio questa calamità ce la faremo e insieme
risolleveremo la nostra bella Italia .