''La Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha ancora trovato il tempo per decretare la sospensione di Antonio Rappocco pur ''ope legis'' disciplinata'.
Ciò nonostante l'iter preveda soltanto di “sentire” il Ministero per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport ed il Ministro dell'Interno. Eppure quando si è trattato di disporre la reintegra del predetto Rappoccio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, opportunamente investita in data 15 luglio 2013 di un delicatissimo quesito tecnico da parte del Dott. Pasquale Crupi, Capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio della Regione Calabria, con tempistica anglosassone, in data 16 luglio 2013, ovvero appena in 24 ore, liquidava qualsiasi dubbio giuridico affermando incredibilmente che trattasi di un ''errore materiale'' della legge (sic!), sdoganando il ritorno del pluri-imputato ed indagato ex ante cautelato'.
Adesso che invece Rappoccio dovrebbe essere sospeso, a Palazzo Chigi c'è qualcuno che funambolicamente ancora cincischia''
E' con queste dure parole che l'ex Consigliere Regionale Aurelio Chizzoniti torna a farsi sentire nell'infinita querelle che lo vede contrapposto al consigliere, recentemente reintegrato ma ''risottoposto” alla misura cautelare del divieto di dimora in Calabria Antonio Rappoccio.
Poi Chizzoniti conclude: ''Si sollecita pertanto l'autorevole intervento di Codesta Presidenza perché venga bandita qualsiasi subdola ambiguità istituzionale che, di fatto, preclude la indifferibile ricostituzione del quorum strutturale della massima Assise Assembleare della Regione Calabria''.
NdR:
1)Chi è che cincischia?
2)Perché?
3)Ed ora cosa farà il Presidente Napolitano?