Il deputato Pd Nicodemo Oliverio ha partecipato la seguente nota stampa: “Imu sui terreni montani, occorre una decisione urgente”.
“I parlamentari del Partito democratico delle commissioni Agricoltura e Ambiente della Camera dei deputati questa mattina hanno incontrato i rappresentanti del ministero delle Politiche agricole per un approfondimento sull'Imu agricola.
"Da parte del ministero e' stato confermato l'impegno per una ridefinizione che tenga conto delle specifiche esigenze del mondo agricolo e dei comuni".
Cosi' i deputati Pd Nicodemo Oliverio, Enrico Borghi, Sabrina Capozzolo, Chiara Braga, Luca Sani, Ermete Realacci, Massimo Fiorio, Raffaella Mariani, Tino Iannuzzi.
A seguito della riunione i deputati del Pd chiedono al ministero dell'Economia "di accelerare nella revisione dei criteri per il pagamento dell'imposta sui terreni, prendendo a riferimento i criteri Istat per la definizione dei comuni montani, parzialmente montani e non montani".
I deputati chiedono anche che "i terreni montani siano completamente esentati dal pagamento dell'Imu, anche in considerazione del quadro economico e del fondamentale ruolo svolto dall'agricoltura di montagna.
Per i comuni parzialmente montani e' necessario secondo i deputati Pd distinguere, perlomeno, tra chi fa agricoltura e chi no, esentando i terreni di proprietà o in affitto a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali".
Serve, quindi, "una decisione urgente, che tenga conto anche delle esigenze dei comuni vista la prossima scadenza del 26 gennaio".
I parlamentari del Pd, infine, "fanno appello al Governo affinchè si assuma nelle prossime ore una decisione risolutiva e adeguata alle esigenze del mondo agricolo e dei comuni". Roma, 14 gennaio 2015
NdR. Riteniamo di dover evidenziare che la classificazione attuale si riferisce a Comuni, montani e parzialmente montani. Ed appare ridicola e vergognosa
Occorre classificare i terreni, non i comuni
E quando il comune è parzialmente montano la proposta esenzione dei terreni di proprietà o in affitto a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali è una ulteriore bufalata.
Se si vuole, in teoria, aiutare i terreno svantaggiati occorre esentare TUTTI i terreni montani e non creare artificiose differenziazioni
Salvo una e preliminare. La esenzione deve essere concessa esclusivamente ai terreni coltivati, in questo modo incentivando la loro messa in coltura.
Ricordiamo che in generale i terreni/terreni agricoli sono soggetti a IMU ad aliquota ordinaria deliberata dal Comune con aliquota variabile dal 4,6 per mille al 10,6 per mille. Sappiamo di comuni che hanno deliberato aliquota al 2 per mille ma non è quanto previsto dalla norma.
Ricordiamo altresì che la corrente legislazione prevede (Art. 2 c. 2):
- Fino a 280 metri di altitudine: nessuna esenzione;
- da 281 fino a 600 metri: esenzione solo per i terreni posseduti da Coltivatori Diretti e IAP con requisito previdenza agricola; l'esenzione si applica anchein caso di terreno posseduto da CD o IAP (Art. 2 c. 3) e concesso in comodato o in fitto ad altro CD o IAP.
- oltre 600 metri di altitudine: esenzione per tutti i terreni.
Infine richiamiamo che Il TAR del LAZIO ha sospeso l'applicazione del DM per i terreni agricoli nei Comuni Montani sotto i 600 metri individuati attraverso la Circolare del 28 Novembre 2014 e che il 21 Gennaio ci sarà la seduta di Consiglio dei Ministri in cui dovrà essere affrontato l'argomento.