La ex Porno Diva Milly D'Abbraccio, icona del cinema hard degli anni '90, attraverso una serie di post pubblicati sui suoi profili social di Facebook ed Instagram, si è schierata apertamente a favore del 'Sì' nelle votazioni per il referendum costituzionale del 4 dicembre. Minacce ed accuse sono state rivolte all'artista per la posizioni assunta, e alle quali la Diva ha risposta con estrema durezza e decisione.
''Ho fatto questo lavoro perché capite solo quello voi italiani!'', è stato uno dei tanti sfoghi postati dalla ex porno attrice come reazione alla valanga di offese ricevute. I commenti che sono seguiti, successivamente, hanno definitivamente convinto Milly D'Abbraccio nel rilasciare un' intervista che le permettesse di chiarire una volt per tutte la sua posizione per 'Sì' ed il suo sostegno a Renzi.
Dichiarazioni che non si limitano alle solo critiche ricevute, ma che scavano più a fondo nelle ragioni che hanno portato gli italiani a preferire il ''No'' e che sorprendono per l'inaspettato desiderio di voler intraprendere una carriera politica a fianco di Renzi, nei cui confronti e nei cui ideali si rispecchia, e di cui loda l'autorevolezza e il decisionismo.
Un passato da femminista, da radicale, da socialista ed un approdo al ''modello Renzi'', che stando alle sue parole, con un netto e singolo 40%, è stato preferito alla frammentaria alternativa dell'opposizione, composta da un diviso 68% ,e di cui dubita fortemente la coesione nell'avallo di un nuovo governo. Un pensiero articolato ma lineare quello di Milly D'Abbraccio, che viene espresso con affermazioni dure, che non lasciano spazio a fraintendimenti, e che segnano il pensiero di un personaggio pubblico che ha deciso di esprimersi senza veli e senza censure agli occhi del suo pubblico.
- Qual è stata la sua reazione alle accuse?
Questa accuse fatte sui miei profili social mi hanno dato l'impressione che esista un'Italia che non ami l'Italia.
Quando ho letto queste accuse ho capito che il problema non sono i politici, il parlamento o il referendum: il problema sono gli italiani.
Gli italiani oramai sono ignoranti in politica.
L'elettore medio che va a votare non ha nessuna cognizione di quella che è la politica, non sa nulla, non ha ideali politici, è una pecora. Il 68% dei 'No' che si è espresso alle urne è un insieme composto prevalentemente dal voto dei giovani. Noi anziani abbiamo votato paradossalmente per il 'Sì', per il cambiamento. Questo è drammatico. Negli anni '60, nel '68, erano i giovani a fare la rivoluzione. Erano i giovani a buttare le bombe molotov nelle scuole, nei licei, nelle piazze. Ed io c'ero, li vedevo.
Erano i giovani che ribaltavano le istituzioni degli anziani. Oggi invece è il contrario. I giovani hanno detto di 'No'',mentre le persone mature hanno scelto il ''Sì''.
Questo fa riflettere, e fa capire che non ci sono più ideali politici. Di conseguenze non essendoci più ideali politici, quando si vota le persone non hanno più nessuna cognizione di voto, e tutto questo è una tristezza, un vuoto che l'Italia ha per il proprio paese.
- Alcuni l'hanno ''accusata'' di essere di sinistra.
Sono commenti senza senso. Non consideriamo poi che sono una libera professionista. Non esercitando la politica per mestiere, sono libera di scrivere ciò che voglio.
Riconoscendo un valore importante, in quanto personaggio pubblico, alle mie dichiarazioni, mi hanno fatto intendere di essere importante quasi come fossi una parlamentare.
Io non ci sono in parlamento, ma ci vorrei essere, poiché a modo mio ho ho fatto la mia politica attraverso i social.
Io ho provocato, ho detto che ho fatto la porno diva perché gli italiani capiscono sono ''quella''.
Io sono di sinistra adesso perché ho un leader che mi rappresenta, ma in passato sono stata socialista. Addirittura, quando ero ragazzina mi associavo alle femministe, poi sono stata radicale e poi ho abbracciato i socialisti. Ora sono renziana, ma di sicuro non di destra. Non mi ci rispecchio.
- Come interpreta la vittoria del ''No''?
Il ''No'' è una delusione, è una chiusura dell'Italia.
Ho sentito politici che parlavano di un ritorno alla Prima Repubblica.
Stiamo tornando indietro, non stiamo facendo un passo avanti.
In realtà Renzi non ha perso, ma ha dimostrato di aver conquistato da solo il 40% per cento. Ciò dimostra che il modello Renzi ha vinto e che l'italia vuole questo modello. Se si presentasse domani alle elezioni, sono sicura che avrebbe tanti di quei voti che nessuno mai potrebbe immaginare. Il 68% risultante dal n, è composto una coalizione di partiti in cui nessuna componente è d'accordo. Stando così le cose, che succederà per il prossimo Governo?
Quando Renzi era al governo, lui decideva. ''E' un dittatore'' dicevano, ma è quello che vi vuole per l'Italia. Da noi, se fai parlare tutti non combini niente. Io non amo Mussolini, né il fascismo, tanto meno il nazismo, ma devo dire che l'Italia ha funzionato solo quando ''c'era lui''. Questo vuol dire che, siccome gli italiani sono dei caproni, c'è bisogno di uno che prenda le decisioni fa per tutti. Quindi Renzi va benissimo.
Gli italiani sono un popolo di pecore, e lo dimostra il fatto che stanno sempre a lamentarsi. Per loro, sono tutti papponi, tutti puttanieri, tutti inciucisti, ma quando negli effetti hanno l'opportunità di cambiare, di una svolta, ecco che tornano indietro non prendendo nessuna posizione. Il marcio non è in parlamento, ma nella società, nella popolazione. Nell'impiegato che fa timbrare il cartellino e che non va al lavoro. Il parlamento è lo specchio di quello che è la popolazione, cioè il nulla. Quindi, di che ci lamentiamo?
Chris Barlati.