Con un emendamento al decreto legge Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno del 20 giugno 2017, il senatore Paolo Naccarato ha recentemente proposto - o meglio ancora riproposto - di destinare le risorse risparmiate dall’Ente nazionale per le strade al miglioramento delle infrastrutture calabresi. Nel dettaglio l’adeguamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria ha infatti permesso di risparmiare circa 735 milioni di euro che potrebbero essere impiegati per potenziare l’intera rete stradale della Calabria. Doveroso il condizionale poiché, nonostante la richiesta rientri nel contratto stipulato tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la stessa Anas, non è detto che si riesca a centrare l’obiettivo di sostenere concretamente l’accessibilità ai territori e la loro connessione con il Sistema nazionale integrato dei trasporti.
Per questo motivo è necessario partire dall’origine della questione. A fornire utili chiarimenti in tal senso ci ha pensato la deputata del PD Enza Bruno Bossio che, ribadendo a più riprese l’importanza del progetto, ha spiegato come la vicenda sia nata dall’incontro tra il Governatore Mario Oliviero e il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani. Quest’ultimo, nonostante l’assenso iniziale, ha subito palesato l’esigenza di regolamentare il tutto secondo legge. Da qui diversi ostacoli amministrativi hanno messo a repentaglio la buona riuscita del programma. In effetti, dopo l’esito negativo del primo intervento mosso dal gruppo del Partito Democratico alla Camera, è stato necessario l’intervento di Naccarato che, prendendo a cuore la causa, ha sostenuto il secondo emendamento adattandolo al Decreto Mezzogiorno. Insomma il guaio più grosso resta la solita burocrazia italiana.
“Il problema è la bollinatura da parte della Ragioneria dello Stato” afferma la stessa Enza Bruno Bossio che ha promesso il massimo impegno affinché la situazione possa sbloccarsi quanto prima. A chi le chiede se è convinta delle modifiche fatte da Anas al disegno originario dichiara apertamente di condividere la scelta che ha posto fine a dei lavori destinati a durare per un periodo indefinito. Che i soldi ci siano è un dato di fatto. I mancati interventi soprattutto nel tratto cosentino del Savuto ne sono una chiara testimonianza.
Per la Bossio la preoccupazione più grande resta una sola: il gravoso compito che spetta all’Anas e ai Comuni poiché, dopo l’abolizione delle Province, risultano gli unici soggetti titolari di responsabilità in fatto di strade e collegamenti. Questo ha sicuramente abbattuto - seppure in parte - il sistema di potere all’interno dei lavori pubblici tuttavia non esclude affatto la possibilità che l’accordo possa saltare. Fanno ben sperare però le parole della politica calabrese che, forte dell’accordo fra il Ministro Delrio, Armani e Oliviero, ha concluso “noi del PD vigileremo al massimo perché l’emendamento passi”. Siamo solo all’inizio di una battaglia che si spera possa concludersi nel migliore dei modi.