Si può essere d’accordo o meno su quanto scrive Francesco Gagliardi, così come si può essere ipocriti o meno, negando che la cultura dello sballo ( alcool e droga) per una minorenne che gira da sola alle 3 di notte possa essere la legittimazione della violenza ma nemmeno aiutare a che non succedano gli stupri denunciati.
Ma ecco cosa scrive il prof Gagliardi :
“Il 3 novembre u.s. una ragazza di 17 anni di Bologna ha denunciato alla Polizia di Stato di essere stata stuprata da un nord africano in un vagone di un treno fermo alla stazione ferroviaria e di essersi svegliata completamente nuda.
Aveva trascorso la serata in compagnia di amici in un locale nella zona di Piazza Verdi e di aver bevuto molti bicchieri di bevande alcoliche e ubriacandosi.
Ma una minorenne perché va in giro la notte, si ubriaca, si droga e poi si apparta in luoghi isolati con gente che neppure conosce?
Del triste caso se ne è occupato anche il sacerdote della parrocchia di San Domenico Savio don Lorenzo Guidotti il quale su face book ha postato:- Non provo pietà per lei-.
Don Lorenzo è un sacerdote molto attivo, aiuta i poveri, assiste i bisognosi. Carica e scarica dal suo camioncino generi alimentari per i poveri del quartiere.
Non indossa l’abito talare ma una felpa con una scritta:- Sono un soldato di Cristo-.
E’ contro l’Islam e sogna che l’Italia un giorno possa uscire dall’Unione Europea e si augura che la Francia possa sprofondare come Sodoma e Gomorra.
Di tanto in tanto manifesta una certa insofferenza verso i migranti.
Ovviamente è un sacerdote sui generis che è stato in missione finanche in Africa. Il commento di don Lorenzo non si è fatto attendere.
Appresa la notizia dello stupro ha postato su face book come ho scritto sopra:- Non provo pietà per lei. Se l’è cercata-.
E poi si rivolge direttamente alla ragazza stigmatizzando l’accaduto dando la colpa alla ragazza che prima si ubriaca e poi si fa accompagnare da un ragazzo straniero ironizzando che tutti quelli che frequentano Piazza Verdi sono veri gentleman, liberi professionisti, gente per bene, uomini di cultura.
Svegliarsi seminuda la mattina in un vagone ferroviario è il minimo che le potesse capitare.
Per don Lorenzo la violenza se la sarebbe cercata da sola.
Gli è dispiaciuto per quello che le è accaduto, però doveva pensarci prima.
E poi lancia una ultima stoccata che ha lasciato basiti anche i suoi parrocchiani ed ha scatenato un putiferio:-
Chi sceglie la cultura dello sballo lasci che si divertano anche gli altri-.
Non sono perfettamente d’accordo con don Lorenzo, ha usato un linguaggio molto crudo e poi non tutti gli extra comunitari che vivono nel nostro paese sono delinquenti e stupratori.
Se la ragazza è stata stuprata da un magrebino questi ha sbagliato. Deve essere punito.
Non doveva fare questo vile e vigliacco atto anche perché la ragazza era una minorenne ed era completamente ubriaca. Non poteva difendersi. Però lasciatemelo dire con franchezza:-
Cosa ci faceva una ragazza di 17 anni in Piazza Verdi alle tre di notte?
E i genitori dov’erano? Dormivano tranquilli nei loro letti sapendo che la loro figlia era andata in giro da sola bevendo alcolici e drogandosi?
La ragazza ha sbagliato perché si è fidata da uno sconosciuto e per giunta straniero. Con i tempi che corrono un pizzico di prudenza era necessaria.
E poi ubriacarsi, drogarsi a 17 anni, che pena mi ha fatto quella ragazzina.
Don Lorenzo, non c’è dubbio, ha usato parole forti con toni non propriamente curiali.
Il suo, però, non è voluto essere un attacco alla ragazzina, ma un tentativo come ha scritto:-
Di far pensare gli altri ragazzi e i loro genitori e chi amministra la cosa pubblica -.
L’attacco, piaccia o non piaccia, è stato un attacco contro la cultura dello sballo.