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salvini1Il caso della nave Gregoretti ha fatto molto scalpore e ha fatto molto discutere. E continuerà a fare discutere ora che il processo a Salvini è stato archiviato. Il Gip di Catania ha scelto il non luogo a procedere per l’ex Ministro degli Interni nel primo Governo Conte. Eravamo a luglio del 2019 e la Lega di Salvini faceva parte della maggioranza giallo verde. La nave italiana aveva imbarcato nel Mare Mediterraneo centinaia di migranti provenienti dall’Africa e Matteo Salvini, nella sua qualità di Ministro degli Interni, d’accordo con gli altri membri del Governo, aveva preso la decisione di non fare sbarcare i migranti in un porto italiano. Non l’avesse mai fatto. Estromesso Salvini dal Governo e dalla maggioranza subito i Giudici di Catania lo hanno incominciato ad indagare per abuso di potere e di sequestro di persona. Ora, però, il caso Gregoretti è archiviato, ma la sentenza farà certamente discutere e le forze politiche sono ancora più divise di prima. Archiviato il caso Gregoretti a Catania, fra non molto, si aprirà l’altro processo a Palermo per Open Arms. Sempre Salvini è stato rinviato a giudizio per le solite accuse: abuso d’ufficio e sequestro di persona. Se il Caso Gregoretti si è rivelato un flop cosa ne sarà del caso Open Arms? Intervistato Salvini, soddisfatto e visibilmente contento, così ha risposto:- Se torno al Governo farò allo stesso modo -. Ma quanto è costato allo Stato Italiano questo lungo processo durato sette mesi con otto udienze? Molti soldi pubblici. Quante ore hanno perso i Giudici di Catania? Molte. Le avrebbero potute usare per altri processi più importanti e per cose più urgenti. Ma questo era un processo politico e doveva necessariamente andare avanti. Salvini, il sovranista, il populista, il leghista, il disfattista, doveva essere processato e condannato, perché nel Parlamento sta dando tanto fastidio. I parlamentari del Pd e del M5Stelle che hanno chiesto il processo sono rimasti malissimo. Ripetono come un mantra: Abbiamo fiducia nella Magistratura. Avrà questo non luogo a procedere insegnato qualcosa? Credo, non vorrei sbagliarmi, che il Pd abbia capito almeno che se vogliono vincere le elezioni dovrà avere i voti dagli elettori e che le battaglie si vincono e si perdono in Parlamento e non nelle sedi giudiziarie. Sono gli elettori che con un semplice segno di croce con una matita copiativa sulla scheda elettorale mandano a casa i Ministri, i Parlamentari incapaci, corrotti, non meritevoli. Adesso che il caso Gregoretti è stato archiviato, che Salvini è stato assolto, l’unica cosa che i calunniatori dovrebbero fare è chiedergli scusa. Non lo faranno mai. L’altra cosa sensata dovrebbe essere questa: Le spese sostenute fino ad ora dovrebbero essere a carico del Tribunale dei Ministri e dei Parlamentari del Pd e del M5 Stelle che al Senato votarono l’autorizzazione a procedere. Ecco le uniche cose buone e sensate, ma non sarà così. Il resto non conta. Gli ignavi, condannati finanche da Dante all’Inferno, i colleghi di Salvini che erano con lui al Governo, che non lo avevano sconfessato, non fermato, non criticato, ma poi, estromesso dal Governo Conte 1, hanno votato per l’autorizzazione a procedere, ora tacciono. C’è, però, un po’ di imbarazzo, e ci credo. I sondaggi elettorali sono tutti a favore della Lega e di Salvini. Mi vien la voglia di dire: Beccatevi pure questa.

Pubblicato in Italia

salvino00Mancano ormai pochi giorni al voto regionale dell’Emilia Romagna e della nostra Calabria e la campagna elettorale si infiamma sempre di più. Tutti i segretari nazionali dei partiti politici stanno percorrendo in lungo e in largo la nostra regione visitando anche piccoli paesi. Le piazze sono piene quando sul palco c’è Matteo Salvini, ma non mancano i contestatori che Salvini a Catanzaro zittisce definendoli zanzare emoscerini rossi. Ieri la Giunta per le autorizzazioni a procedere ha votato “ Sì” al processo per Salvini, l’ex Ministro degli Interni, sul caso della nave Gregoretti non fatta attraccare in un porto italiano con a bordo tanti clandestini. E’ stato accusato di sequestro di persona e per questo grave reato dovrà essere processato da un Tribunale italiano, ma prima si dovrà esprimere il Parlamento essendo Salvini un Senatore e anche perché all’epoca dei fatti ricopriva la carica di Ministro. Adesso sarà il Senato che si riunirà il prossimo 17 febbraio a stabilire se è colpevole o innocente e poi mandarlo davanti ai magistrati per farlo processare per sequestro di persona. Salvini rischia per questo reato 15 anni di carcere. Ma andiamo con ordine. Vediamo come si sono svolti i fatti. Mai prima d’ora parlamentari appartenenti allo stesso partito di un Ministro hanno votato in commissione o in aula “Sì” per farlo processare. Questa volta, però, è stato lo stesso ex Ministro a chiedere ai parlamentari della Lega di votare a favore e non contro, perché i parlamentari del Pd, del Movimento 5 Stelle, di Leu e di Italia viva avrebbero disertato l’aula per protesta dopo aver chiesto da mesi con insistenza la sua colpevolezza. La maggioranza giallo rossa ora al Governo vuole processare Salvini ma ha paura di esporsi prima del voto del 26 gennaio ed ecco perché non si è presentata in aula per la votazione. Ora grida allo scandalo. Ma sono stati loro che hanno provocato lo scandalo. Se si fossero presentati in commissione e avrebbero votato, Salvini sarebbe stato incriminato e non ci sarebbero stati i voti favorevoli della Lega. Ma essendo stati presi in contropiedi ora vanno a cercare come si dice da noi “ Finocchietti e timpa”. La mossa della Lega, a parer mio, è stata strategica e ha fatto apparire Salvini come un martire ed ora questa faccenda infiamma la campagna elettorale. E Salvini, un furbacchione, è deciso a sfruttare a fini elettorali l’effetto sentenza. Non solo, ma può inguaiare il Premier Conte e tutto il Movimento 5 Stelle perché Salvini avrebbe in mano le carte che dimostrerebbero che l’affaire Gregoretti riguarderebbe tutto il Governo e non solamente l’ex Ministro degli Interni. Staremo a vedere.

Pubblicato in Italia

Il candidato del centrosinistra da Crotone: «Non abbiamo bisogno di questi personaggi per rialzarci»

«Io dico che Salvini farebbe bene a stare a casa sua. Non abbiamo bisogno di questi personaggi per rialzarci. Noi chiederemo la fine dei commissariamenti perché noi possiamo rialzarci con i calabresi, con le professionalità che ci sono». Così Pippo Callipo, candidato governatore della Regione Calabria per il centrosinistra, nel corso di una manifestazione elettorale alla presenza del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, replica al leader della Lega che proprio a Crotone, ieri, ha presentato i candidati della Lega.

callipo«Ho visto i sondaggi pubblicati questa mattina da il Quotidiano del Sud – ha aggiunto Callipo - e registro che si è ridimensionata la nostra concorrente. È la volta buona. Perché i calabresi sentono parlare il loro linguaggio, non il politichese, ma quello che so parlare io: il linguaggio che capisce la gente perché io sono da 50 anni tra la gente. Immagino una Calabria come una regione normale. Io non prometto cose eccezionali, prometto una regione normale dove si potrà godere dei propri diritti alla sanità, essere ascoltati dalla burocrazia degli uffici pubblici, avere diritto a strade che si possano percorrere».

Callipo ha risposto anche a domande sulla gestione dei rifiuti in Calabria e sulla particolare situazione ambientale di Crotone dove esiste l'unica discarica rimasta aperta in Calabria: «Io non ho ricette, perché si può dare brutta impressione. Direbbero “questo è un tuttologo” come tutti gli altri politici. Ci rivolgeremo a persone competenti, andremo a vedere come hanno affrontato il problema in altre regioni italiane e in Germania. Perché non possiamo copiare un modello che funziona? Io con la mia azienda sono sempre andato a vedere chi è avanti e poi ho migliorato anche i sistemi. Il sistema è questo: vedere come fanno gli altri ed adattare la soluzione alla realtà calabrese».

Fonte notizia

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Il passo di lato di Oliverio che rinuncia a candidarsi a governatore della Calabria dicono che sia dovuta non tanto al lavoro di Gratteri che ha fatto piazza pulita tra i soci di Oliverio( parliamo di Adamo, di Incarnato eccetera),ed ancora meno alle ripetute richieste di rinvio a giudizio sempre di Oliverio.

No! Oliverio annuncia il sostegno a Callipo per avere una: «Coalizione ampia contro il centrodestra a trazione leghista»

Ormai Ora la scelta del governatore Mario Oliverio di rinunciare alla ricandidatura e di sostenere Pippo Callipo alle prossime regionali è ufficiale.

Nella nota diffusa dalla coalizione che finora ha sostenuto la candidatura del governatore si legge – «La coalizione di centrosinistra ha condiviso ed accolto l’appello del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti..

Questo pomeriggio il presidente Oliverio ha convocato la coalizione del centrosinistra per una valutazione partecipata sulla situazione politica alla luce dell’appello del segretario nazionale del Pd in merito alla necessità di costruire un ampio schieramento unitario delle forze democratiche e progressiste con l’obiettivo di contrastare e sconfiggere il centrodestra a trazione leghista.

La coalizione ha apprezzato lo sforzo unitario espresso da Zingaretti ed ha condiviso la successiva disponibilità ed apertura espressa dal presidente Oliverio nella dichiarazione di ieri. In particolare è stata fatta propria la preoccupazione del segretario nazionale del Pd in relazione alla necessità di non disperdere il lavoro positivo svolto dal Governo Regionale in questi anni e la necessità di proiettarlo nel futuro attraverso un progetto innovativo sostenuto da un ampio schieramento del centrosinistra e del civismo democratico».

«Inoltre – si legge in conclusione di comunicato, nel quale comunque non viene mai menzionato Pippo Callipo – la coalizione ha apprezzato le considerazioni di stima politica, istituzionale e personale manifestati da Zingaretti nei confronti di Mario Oliverio.

La coalizione, infine, ha condiviso la proposta del presidente Oliverio di dare vita nelle prossime ore al confronto necessario per valutare e costruire tutte le condizioni per rendere possibile la realizzazione di una coalizione ampia, forte e autorevole nell’interesse della Calabria e dei calabresi».

Insomma Oliverio ed il suo ufficio stampa continuano a tentare di prendere in giro i calabresi!

Una vergogna!

Ilquotidianodelsud

Nella foto: Lucano esprime solidarietà ad Oliverio indagato

Pubblicato in Calabria

"Ci tengo a ringraziare tecnicamente il presidente del Senato a nome di tutte le comunità di recupero dalle dipendenze che lavorano in tutta Italia e a nome delle famiglie italiane per aver evitato la vergogna dello Stato spacciatore di droga prevista in una manovra economica di questo Paese".

 

 

 

 

 

Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenendo nell'Aula del Senato, dopo la dichiarazione di inammissibilità dell'emendamento alla legge di Bilancio che prevedeva la legalizzazione della cannabis light.

"Quindi la ringrazio -ha ribadito il leader del Carroccio riferendosi alla presidente Elisabetta Casellati- e se alcuni colleghi mettessero per l'agricoltura vera la passione che ci mettono per le canne l'Italia sarebbe un Paese più sano".

Pubblicato in Italia

E Conte ride!

Siamo i più fessi d’Europa?

Nessun dubbio.

“Più di trenta pakistani a bordo di un camion bloccati in Francia e rispediti subito in Italia: altro che Orbán, è il cosiddetto “europeista” Macron a confermarsi spietato.

Il tutto mentre altre 200 persone sono state recuperate in acque internazionali da un’imbarcazione italiana.

L’invasione è ricominciata: governo complice o incapace?”.

Se lo chiede Salvini su Twitter.

Ma ce lo chiediamo anche noi!

Pubblicato in Mondo

Il 29 maggio u.s. ho partecipato ad un seminario presso l’Università della Calabria dove si è parlato del voto nelle elezioni europee.

I professori intervenuti hanno esaminato il voto dei calabresi e sono arrivati a questa conclusione sconcertante:-

 

I calabresi sin dal 2014 hanno sempre rincorso e premiato il nuovo-.

In questo seminario si è parlato anche del mio paese natale, San Pietro in Amantea, piccolo comune del Basso Tirreno Cosentino, dove la Lega di Matteo Salvini ha ottenuto 132 voti, cioè il 60% dei voti ed è risultato il Comune più leghista della Calabria.

Davvero un bel primato. Come mai si sono chiesti i relatori che i cittadini del borgo abbiano votato in massa la Lega di Salvini?

Il motivo io lo ignoravo.

Ho appreso soltanto allora che il Sindaco del mio paese Lorelli Gioacchino aveva cambiato schieramento politico. Era passato alla Lega.

Il Prof. De Luca così disse:- Se un Sindaco ha tanta influenza dobbiamo forse pensare che in molti non sappiano chi votare-.

Leggendo i giornali di ieri ho appreso, con meraviglia, che il Sindaco Gioacchino Lorelli ha gettato la spugna, ha cambiato nuovamente casacca, abbandonando la Lega di Salvini.

Notizia bomba, che mi ha gettato nello sconforto.

Per quali motivi dopo pochi mesi il Sindaco ha fatto marcia indietro?

Per lui era pronta e sicura una candidatura nelle prossime elezioni regionali calabresi nella lista leghista con ottime probabilità di essere eletto.

Non sono riuscito a dormire. Che peccato! San Pietro in Amantea poteva avere per la prima volta nella sua storia un consigliere regionale.

La Lega e l’antico borgo hanno avuto una grave perdita.

Ma per noi cittadini di San Pietro in Amantea la decisione forse anche sofferta presa dal Sindaco Lorelli non cambia assolutamente nulla.

Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale restano al loro posto.

Ci sono altre cose più importanti a cui pensare.

Comunque voglio dire bravo al Sindaco Lorelli.

Finalmente ha capito, con ritardo però, che non basta stare sui social con tantissimi “like” al giorno per cambiare l’Italia.

L’abbandono della Lega , voglio augurarmi che sia stata una sua scelta personale di valore politico.

Che rispetto e non commento. Voglio solo augurarmi che sia stata una decisione presa dopo una attenta riflessione.

Ha lasciato, però, nello sconforto e nella disperazione alcuni nostri emigrati in terre lontane che amano ed adorano Salvini e quei 132 elettori che lo hanno seguito nel votare Lega nelle scorse elezioni europee.

Ora chi vive lontano dal paese natio non scriverà più:- Bravo il nostro Sindaco!-.

E i 132 elettori a chi daranno il loro voto?

Cambieranno anche loro casacca?

Avrà il Sindaco Lorelli ancora molta influenza nell’elettorato deluso e preso per i fondelli?

Pubblicato in Basso Tirreno

Ne approfitta per scrivere a Salvini sulla sua pagina Facebook. "Non hai un lavoro, non sai fare niente, certo stai in parlamento, ma con la vita che ti eri abituato a fare tempo sei mesi ti spari nemico mio".

E’ evidente che faccia politica.

Tanto più che gli contesta di aver plagiato la mente di 2 suoi nipoti mentre con i figli non ci è riuscito.

 

 

Infine con tira in ballo anche la figlia del leader leghista dicendo che "Avrà tempo per riprendersi, basta farla seguire da persone qualificate".

Ahimè questi sono i giornalisti pubblici.

In un’altra nazione democratica sarebbe stato licenziato. Ed invece niente.

Per fortuna che Salvini vuole querelare il giornalista

"Le parole su mia figlia gliele faccio rimangiare"

L'ex ministro vuole procedere per diffamazione nei confronti del caporedattore di RaiRadio1, autore nei giorni scorsi di un post al vetriolo sui social. "In qualsiasi azienda pubblica verrebbe licenziato"

Salvini querela il giornalista Rai Sanfilippo: "Le parole su mia figlia gliele faccio rimangiare"

Salvini ha annunciato l’intenzione di querelare Fabio Sanfilippo, il giornalista Rai autore nei giorni scorsi di un post al vetriolo contro l’ex ministro. "Non querelo mai nessuno -ha detto Salvini parlando a Domodossola - ma questo signore lo querelo.

Perché non solo ha scritto che dovrei suicidarmi, ma nelle ultime righe ha aggiunto che mia figlia di sei anni andrebbe rieducata, e questo glielo faccio rimangiare".

"In qualsiasi azienda pubblica se scrivi una cosa del genere vieni licenziato", ha poi aggiunto il leader della Lega.

"Siamo stati troppo buoni, quando torneremo al governo magari metteremo una o due reti pubbliche sul mercato". 

Ma cosa aveva scritto Sanfilippo sui social? In realtà - a dispetto di quanto si è letto su molti quotidiani - quello del giornalista non sembrava affatto un invito al suicidio.  "Ti sei impiccato da solo, e questo è evidente - scriveva Sanfilippo nel post - Io ne sono felice. Vabbè, si era capito. Ora perderai almeno il 20, 25 per cento dei consensi che ti accreditano i sondaggi, lo sai? E che fai? Non hai un lavoro, non sai fare niente, non hai un seggio da parlamentare europeo, hai perso il posto da ministro, certo stai in parlamento. Con la vita che ti eri abituato a fare tempo sei mesi e ti spari nemico mio".

"Penso che perderai pure la segreteria della Lega nord o cosa si chiama. Quello che non ti perdonerò - scriveva ancora il giornalista - è di aver plagiato la mente dei miei due nipoti, con i miei figli non ci sei riuscito, cazzo. Ma li recupero, fidati. Mi dispiace per tua figlia, ma avrà tempo di farsi seguire da persone qualificate". 

Più che un invito a compiere gesti estremi quella di Sanfilippo ha il sapore di un’iperbole, di un dileggio. Anche se non c'è dubbio che le parole usate siano fuori luogo. Se siano state diffamatorie o meno lo deciderà la magistratura. 

Coraggiosamente Sanfilippo ha poi spiegato all’Agi che "quel post lo riscriverei senza citare la figlia di Salvini e chiarendo meglio il riferimento al suicidio del leader della Lega". Il suo, assicura, non era "un invito a spararsi, ma la constatazione che si è ‘fatto fuori’ politicamente. Poi, certo, la macchina mediatica della Lega ha fatto in fretta a travisare le mie parole e a usarle a proprio uso e piacimento. È’ inutile che faccia finta di non capire. Resta il fatto che io non ho mai usato i microfoni della Rai per fare propaganda politica e che quella è la mia pagina personale, che non utilizza alcun logo dell’azienda. È un po’ come casa mia e io a casa mia scrivo e dico quello che mi pare".

Pubblicato in Italia

Soverato. Il cosentino che ha bloccato il comizio di Salvini denuncia.

“Sono stato aggredito prima da tre persone dell’organizzazione della Lega che hanno reagito alla mia decisione di interrompere l’energia elettrica durante il comizio di Matteo Salvini.

 

Mi sono stati sferrati diversi colpi e solo l’intervento provvidenziale di tre giovani carabinieri ha scongiurato il peggio.

Una volta fermato, identificato e perquisito nei pressi del palco, in attesa di essere trasferito in altro luogo, è sopraggiunto un poliziotto della celere che prima mi ha preso il telefono e in risposta alle mie rimostranze mi ha alzato e scaraventato con la schiena sul paraurti posteriore della camionetta a cui ero poggiato, causandomi escoriazioni e contusioni multiple come refertato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Soverato”.

Francesco Noto, attivista sociale del comitato Prendocasa parla di quanto accaduto nella serata di ieri durante l’intervento del leader della Lega e Ministro dell’Interno a Soverato quando improvvisamente si è verificato un black-out, da lui provocato, che ha momentaneamente bloccato il comizio di Salvini.

“Ieri pomeriggio mi sono recato a Soverato – racconta ancora Noto – e ho ritenuto opportuno parlare con le persone presenti per capire perché un tale personaggio potesse avere presa su una fetta di popolazione.

Quando Salvini ha iniziato a parlare della sanità in Calabria, e a Roma legifera sul ‘regionalismo differenziato’ assieme ai ‘saputelli’ del M5s, ignari dei danni che apporterà alla vita delle persone, all’arrivo di una famiglia con bambini, il cui padre era di colore, è arrivato l’ordine di allontanare tutte le persone che stavano assiepate alle transenne dietro il palco, lì ho ritenuto opportuno solo interrompere l’energia elettrica premendo il pulsante di emergenza, staccare e lanciare le chiavi, lasciate attaccate in triplice copia, in direzione opposta al palco”.

Noto, che come annunciato dal palco dallo stesso Salvini verrà denunciato, ha detto di essersi rivolto ad un legale per presentare denuncia

Pubblicato in Calabria

Ci deve essere una ragione, o forse più, se Salvini ha scelto Amantea e Soverato per parlare alla Calabria.

Almeno tutti si fanno questa domanda.

Noi non conosciamo queste ragioni, ma possiamo supporle.

Una potrebbe essere la vicinanza con San Pietro in Amantea nel quale La Lega ha ottenuto un brillante risultato percentuale.

Una potrebbe essere la notorietà dei due comuni.

Quella attuale di Soverato e quella più datata di Amantea.

Un’altra, ancora, potrebbe essere la centralità dei due comuni sulle due distinte coste tirreniche e ioniche.

Un’ altra potrebbe la vicinanza all’aeroporto di Lamezia e la facilità di raggiungerle.

Un’altra le due recenti presenze delle televisioni pubbliche e private.

Stando a quanto si dice in città, sembra che l’amministrazione comunale intelligentemente abbia intenzione di approfittare di questa presenza per fare un po’ di promozione d Amantea.

E’ evidente infatti che la attenzione su Salvini in questo momento storico è altissima e con i dovuti momenti logici essa può riverberarsi anche sul nome della nostra città.

Perché no?

Se davvero la Giunta Pizzino lo farà mostrerà di voler e saper volare alto, oltre la linea delle nostre basse colline, verso il cielo.

Ed ancora se davvero la Giunta Pizzino lo farà mostrerà di non cercare selfies per i singoli amministratori ma solo per la città ed il suo turismo.

Ma altre voci contrastanti circolano in città e sono quelle che certa politica, parziale e senza coraggio, che regna ad Amantea sarà di ostacolo e non permetterà di cogliere questa opportunità unica per la nostra cittadina.

Basta aspettare e sapremo.

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