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Possiede 300 milioni di euro ma dichiara un reddito di 4 euro.

Venerdì, 08 Novembre 2013 13:34 Pubblicato in Italia

Come fa a possedere beni per un valore di 300 milioni di euro se dichiara un reddito annuo di 4 euro?

Da qui la corretta supposizione che si tratti di beni che anche in parte derivino da attività delittuose. Salvo che non ci si trovi di fronte ad una evasione fiscale continuata e molto rilevante.

E stamani i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia hanno sequestrato oggi l'intero patrimonio immobiliare e mobiliare, come detto per un valore di 300 milioni di euro, ad un settantenne di Bussolengo (Verona).

Il settantenne era stato già denunciato nel novembre 2011 per l'omessa dichiarazione di ingenti capitali detenuti all'estero e per non aver assolto le imposte dovute sulla vendita di 180 ettari di terreno sul litorale di Eraclea (Venezia).

L'uomo, infatti, aveva dichiarato 4 euro di reddito all'anno, ma possedeva terreni, società e immobili per oltre 300 milioni.

Il tribunale di Verona è giunto alla conclusione di “ qualificare l'imprenditore come persona che, «per la condotta e il tenore di vita debba ritenersi vivere abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose»

tenendo conto non solo dell'evasione fiscale constatata nel 2011, ma prendendo in considerazione anche i risultati di alcune inchieste nelle quali l'imprenditore scaligero era stato coinvolto in passato: si tratta, in particolare, di procedimenti penali, negli anni Novanta, per corruzione e truffa ai danni dello Stato.

In tutti questi anni, l'indagato aveva accumulato un patrimonio immenso, addirittura inimmaginabile se si tiene conto, soprattutto, delle ultime tre dichiarazioni fiscali presentate, nelle quali veniva indicato, in media, un reddito annuo di 4 euro.

Il tribunale di Verona pertanto, accogliendo le proposte della procura scaligera, ha disposto il sequestro di tutti i beni dell'uomo e del suo nucleo familiare: 9 società, oltre 2.350.000 mq di terreni nelle province di Verona, Gorizia, Belluno e Brescia, 18 unità immobiliari e 7 autoveicoli, per un valore complessivo stimabile in circa 300 milioni di euro. Adesso, il settantenne dovrà dimostrare la legittima provenienza del suo patrimonio. Se non riuscirà a farlo, tutti i beni oggi sottoposti a sequestro potranno essere confiscati e acquisiti da parte dello Stato.

Questa è la lettera inviata ad Epifani da un gruppo di lettiani e renziani con tutte le forme apposte e sotto la risposta di oggi da Roma.

Al segretario nazionale del Pd On. Guglielmo Epifani        Roma

Caro segretario,

quello che è accaduto nella Federazione provinciale di Cosenza è ormai noto.

In conseguenza delle palesi e continue violazioni di norme regolamentarie, il candidato alla segreteria provinciale, on. Franco Laratta, ha ritirato la candidatura.

Da evidenziare come:

-molte assemblee si sono tenute, e continuano a tenersi, alla presenza di garanti che si distinguono ed operano, non già come elementi di terzietà, bensì come pasdaran faziosi, indicati dall'organo provinciale di garanzia, già viziato nella terzietà sin dalla sua costituzione non paritetica, che si è distinto sin dal primo momento per assoluta faziosità, inducendo alcuni dei commissari ad abbandonare per protesta i lavori.

- in data odierna, la Commissione di garanzia provinciale, ha deciso, in assenza dei componenti dell' Area Renzi, di bocciare tutti i ricorsi (l'unico ricorso fin qui accolto, è stato presentato dal candidato dell'Area Cuperlo!). Ricorsi finalizzati ad ottenere il rispetto delle regole, anche in vista della celebrazione della gran parte delle assemblee congressuali, previste in data odierna.

-La scarsa trasparenza dell'intero processo congressuale in corso ( per come segnalato nei diversi ricorsi a tutti i livelli degli organi di garanzia), ha già prodotto condizioni di impraticabilità delle assemblee congressuali di circolo, nelle quali non sono mancati problemi di ordine pubblico, mentre alcune sono state sospese o a più riprese interrotte. In tutte, comunque, si è registrata l'impossibilità per diversi simpatizzanti pd, di iscriversi al partito,. Fatto quest'ultimo denunciata regolarmente nei ricorsi trasmessi ai diversi livelli degli organi di garanzia.

In data odierna, si è celebrata un'affollata e condivisa assemblea provinciale in un cinema cittadino di Cosenza. Abbiamo così voluto manifestare l'assoluta irregolarità con cui si sono svolte e continuano a svolgersi, i congressi di circolo, da ieri anche in assenza del candidato alla segreteria, Laratta, che ha denunciato 'l'assoluta impraticabilità del campo e la continuano violazione delle regole”!

Per quanto su esposto, i sottoscritti chiedono al Segretario nazionale di intervenire, nell'ambito delle sue funzioni e competenze, affinchè venga ristabilita la legalità statutaria nell'ambito di un congresso provinciale che si è svolto e continua a svolgersi ad di fuori di ogni principio democratico.

On. Franco Laratta, già candidato alla Segreteria provinciale di Cosenza

On. Ernesto Magorno deputato

On. Stefania Covello, deputato

On. Sandro Principe, capogruppo Pd consiglio regionale Calabria

On. Mario Maiolo, consigliere regionale

On. Cesare Marini, già parlamentare e sindaco di San Demetrio Corone

Dott. Domenico Bevacqua vice presidente provincia di Cosenza

On. Mario Franchino, consigliere regionale

Avv. Salvatore Perugini già sindaco di Cosenza, capogruppo Pd

Roberto Rizzuto (Sindaco Villapiana)

Domenico Lo Polito (sindaco Castrovillari)

Leofranco Rizzuti (sindaco Serra Pedace)

Pasquale De Rose (sindaco Altilia)

Fabrizio Grillo (Sindaco Di Cropalati)

Alessandro Tenuta (sindaco Marano Marchesato)

Raffaele Pirillo (sindaco Mangone)

Francesco Gerundino (Presidente Gd Cosenza)

Pino Salerno (consigliere Comunale Marano M.)

Marco Ambrogio (Vice Capogruppo Pd Cosenza)

Francesco Lo Giudice (Capogruppo Pd Bisignano)

Eugenio De Gattis (Segretario E Capogruppo Pd Lattarico)

Matteo Salfi (Capogruppo Pd Pietrafitta)

Vincenzo Pugliano (Consigliere Comunale Amantea)

Antonio Nicoletti (Consigliere Comunale S. Giovanni In Fiore)

Stefano Borrelli (Assessore Comunale Piane Crati)

Domenico Mancuso (Capogruppo Pd Panettieri)

Francesco Alimena (Segretario Gd Cosenza)

Simone Scarcelli (Segretario Gd Pietrafitta)

Davide Lauria (Segretario Gd Montalto)

Mimmo Middonno (Segretario Gd Cassano)

Giuseppe Arcangelo (Segretario Gd Pietrapaola)

Giuseppe Cervarolo (Coordinatore Comitato Pro Renzi Torano)

Alessandro Porco (Coordinatore Comitato Pro Renzi Aprigliano)

Felice D'alessandro (Sindaco Di Rovito)

Biagio Iaquinta (Consigliere Comunale Crosia)

Antonio Micciullo (Capogruppo Pd Rossano)

Claudio Bruno (Segretario Gd Fiumefreddo)

Domenico Salatino (Segretario Gd Rossano)

Ottorino Mazzotta (PD Lago)

Valeria Capalbo (PD Corigliano)

Amedeo Muoio (Segretario Gd Amantea)

Antonio Mandato (Segretario Pd Roggiano Gravina)

Giuseppe Rizzo (Sindaco Di Cerzeto)

Francesco Crescente (Vice Segretario Pd Castrovillari)

Armando Garofalo (Consigliere Comunale Castrovillari)

Vincenzo Rossi (Dirigente Pd Verbicaro)

Salvatore Papa (Segretario Pd Verbicaro)

Francesco Macri’ (Segretario Pd S. Cosmo Albanese)

Pasquale Torrano (segret. Pd Diamante)

Pietro Marino (Segretario Pd Santa Maria Del Cedro)

Pietro Midaglia (Dirigente Provinciale Pd)

Ermanno Cennamo (Vice Sindaco Cetraro)

Andrea Guccione (Capogruppo Pd Luzzi)

Ugo Massimilla (Dirigente Pd Belvedere Marittimo)

Luigi Gagliardi (Dirigente Pd Provinciale)

Saverio La Regina (Assessore Trebisacce)

Natalino Loria (Assessore Mirto Crosia)

Francesco Gervasi (dirigente Pd Mendicino)

Giulio Lepera (Assessore Di Aprigliano)

Anna Maria Di Cianni (dirigente Pd San Marco Argentano)

Mario Guaragna (assessore Cerchiara Di Calabria)

Umberto Mazza (Assessore Caloveto)

Felice D'alessandro (sindaco Rovito)

Michele Spadafora (consigliere Comunale Rovito)

Pietro Covello (consigliere Comunale San Vincenzo La Costa)

Arcangelo Giuseppe (Segretario Pd Pietrapaola)

Antonella Gioia (Consigliere Comunale San Lucido)

Vincenzo Iusi (dirigente Pd Lattarico)

Giuseppe Cervarolo (dirigente Pd Torano Castello)

Mario Amodeo (consigliere Comunale Pd Calopezzati)

Giannino Ramundo (assessore Fuscaldo)

Alfredo Muto (assessore Montalto U.)

Mauro Marrelli (consigliere Comunale Montalto U.)

Giampiero La Regina (Presidente Consiglio Comunale Trebisacce)

Elvira Martino (consigliere Pd Fuscaldo)

Francesco Cataldo (consigliere Comunale

Giovambattista Genova (già Sindaco Corigliano C.)

Luigi Formoso (consigliere Comunale Pd Cosenza)

Carmine Bozzo ( Dirigente Pd Cosenza)

Silvia Marano ( Dirigente Pd Spezzano Sila)

Eugenio Covello (Pd Pedace)

Antonello Pezzi (PD Pedace)

Luigi Femia (Pd Aprigliano)

Enzo Misuraca (PD Cosenza)

Franco Lo Feudo (PD Cosenza)

Gaspare Perri (vicesindaco Pd Aiello Calabro)

Sonino Bruni (consigliere Pd Lago)

Franco Raimondo (consigliere Comunale Torano C.)

Antonio Veltri (Pd Belmonte C.)

Anna Crocco (Presidente Consiglio Comunale Cerisano)

Da Roma l'ok al congresso del Pd cosentino

Luigi Guglielmelli può tirare fuori dal frigo la bottiglia pregiata che aveva conservato da tempo. La commissione nazionale di garanzia del Pd, al termine di una riunione conclusasi poco prima di mezzanotte, ha deciso di non annullare (a differenza di Rovigo dove è stata adottato tale provvedimento) il congresso provinciale di Cosenza. Ci sono state irregolarità, ma restano circoscritte ad alcuni casi e per questo motivo da largo del Nazareno è partita la disposizione di ripetere il congresso di quattro circoli (i renziani chiedevano l’annullamento dei congressi di Rossano, Paola, Celico, Mirto Crosia, Bonifati e Cassano allo Jonio). La vittoria del cuperliano Guglielmelli (in passato già segretario regionale dei Giovani democratici), comunque, non è in discussione e con lui adesso possono sorridere anche Mario Oliverio, Mario Pirillo e Nicola Adamo, tre tra i maggiori sostenitori di questa candidatura. Musi lunghi, invece, dall’altra parte della barricata. Franco Laratta e i suoi sostenitori speravano in una decisione più radicale della commissione nazionale. Ciò, evidentemente, non è avvenuto e ora resta da capire come si muoverà tutta l’area dei renziani. A mezzogiorno a Cosenza è in programma un vertice in cui si analizzerà meglio la decisione presa dall’organismo romano. «Convalidare un congresso con un solo candidato nel 90% del percorso – è il commento amaro dell’ex deputato Laratta – e senza organi di garanzia funzionanti è davvero inaccettabile».

Le ipotesi si rincorrono in queste ore. La più clamorosa è quella di replicare quanto successo a Siracusa dove il Partito democratico si è sdoppiato. Due congressi provinciali e due segretari. Cuperliani, bersaniani e franceschiniani da una parte, lettiani e renziani dall’altra.

Nella foto la copertina del libro profetico di Franco Laratta; UNO CHE VEDE LONTANO!

La polizia greca h sgomberato la sede della televisione pubblica Ert. L’edificio era stato occupato dai dipendenti lo scorso 11 giugno contro la decisione del governo di Atene di sospendere le trasmissioni.

Una decisione che ha fatto sì che la Grecia diventasse il solo Paese in Europa senza una televisione pubblica. Nelle condizioni economiche greche era impossibile pagare il canne RAI. La stessa situazione dell’Italia.

La situazione economica in Grecia è diventata ancora più grave e secondo il leader del sindacato Panagiotis Kalfagiannis “Oggi dovevano confondere le acque, perché i membri della troika sono in Grecia e il governo deve adottare nuove misure di austerità . Il governo sta agendo in un modo fascista. Vogliono chiudere la bocca a tutti e in parte hanno raggiunto il loro obiettivo, diffondendo la paura tra la gente nei modi più diversi. Siamo gli unici rimasti in piedi”.

A seguire Nikos Ionnidis, giornalista di Ert : “Tutti i dipendenti di Ert si sono radunati qui all’esterno degli uffici. Stiamo progettando di riprendere le trasmissioni da qui, dalla strada. Questo è il nostro obiettivo nell’immediato”.

Il governo di Atene difende l’intervento della polizia e parla di fine di un’occupazione illegale.

All’esterno dell’edificio, a nord della capitale, si sono radunati vari deputati dell’opposizione ai quali è stato impedito l’accesso nella struttura.

Thanasis Pafilis, parlamentare del partito Comunista, dice che: “Bisogna reagire a tutto questo. Questo è il nostro messaggio. Ci deve essere una risposta da parte di tutti i lavoratori. Non solo per quello che è successo oggi, ma contro tutti gli errori fatti fino ad ora”.

Poi Zoe Konstantopoulou, rappresentante di Syriza, ritiene che: “Ciò che sta avvenendo in questo momento rappresenta una pagina nera nella storia del paese Il governo dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa”.

La chiusura, senza preavviso, è costata il licenziamento di circa 2.600 persone.

“L’11 giugno la televisione nazionale greca ha interrotto le trasmissioni”

Oggi 7 novembre, quasi 5 mesi dopo le forze di polizia, accompagnate da un magistrato, hanno sgomberato l’edificio.

Una storia che fra breve succederà anche in Italia non appena l’Italia, come la Grecia sarà commissariata. Nel frattempo appare opportuno non pagare il canone RAI.

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