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Redazione TirrenoNews

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Cafiero de Raho: «Con la operazione “Araba Fenice” colpito il livello superiore»

Qualche dato:

Arrestate quarantasette persone;
Sequestrate 14 società
Sequestrati beni per oltre 90 milioni di euro.
Impegnati 500 finanzieri
Eseguite 90 perquisizioni tra Calabria, Piemonte, Veneto, Lombardia e Puglia.
I reati contestati sono associazione a delinquere di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, abusiva attività finanziaria, utilizzo ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, favoreggiamento, peculato, corruzione, illecita concorrenza ed estorsione, tutti aggravati dalle modalità mafiose.
Un'imponente operazione condotta dal Nucleo di Polizia tributaria della guardia di finanza e dallo Scico di Roma che ha disarticolato un’associazione di stampo mafioso e ha svelato come le varie famiglie si sono spartite la città.

Su richiesta del PM Giuseppe Lombardo, il GIP ha disposto la custodia cautelare per boss, mafiosi, imprenditori, avvocati, commercialisti e un amministratore giudiziario.

Il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, in relazione alla operazione "Araba fenice" ha detto che: «È un'operazione di grande significato perché colpisce le principali cosche reggine della 'ndrangheta nella loro presenza esponenziale attraverso la imprese che operano nell'edilizia residenziale e che si avvalgono di commercialisti e accoliti per imporre a tutti nel territorio reggino in cui operano la realizzazione di opere edilizie solo con le imprese di loro pertinenza o ad essi riconducibili. L'operazione assume, inoltre, particolare significato perché va a colpire il livello superiore della 'ndrangheta, che delinea lo scenario di un'organizzazione criminale che si è sempre più mimetizzata nel mondo dell'economia e delle professioni e si impone a danno dell'economia legale”

In mattinata il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti sarà presso il Comando provinciale della guardia di Finanza a Reggio per una conferenza stampa.

Tutto il PDL calabrese aderisce a Forza Italia.

Martedì, 05 Novembre 2013 20:32 Pubblicato in Cosenza

È tutto avvolto nel mistero più profondo e probabilmente ci vorrà tempo o qualche corvo per sapere cosa è successo.

Quello che possiamo dirvi è che Gasparri ebbe ieri l’altro a dichiarare che «La Calabria con Berlusconi» e che ( i primi) 7 consiglieri regionali avevano”rinnegato”Scopelliti. Si trattava Morrone, anche Pacenza, Caputo, Albano, Tallini, Magno e Nicolò.

Una irruzione vera e propria quella di Gasparri nel frastagliato panorama calabrese dal clima teso, suggerendo al governatore suo ex collega di tempi di An: «I vertici regionali correggano gli errori di questo periodo».

Una dichiarazione che anticipava la riunione del gruppo regionale fissata del lune dì 4 novembre.

Scopelliti non ha replicato.

Ma dalla riunione svoltasi ieri lunedì 4 novembre è emersa la decisione di venticinque tra consiglieri e componenti la Giunta regionale della Calabria iscritti al Pdl di aderire convintamente al progetto di rinascita di Forza Italia.

Al termine dell’incontro è stato redatto il seguente documento : "I consiglieri ed componenti la Giunta regionale, iscritti al Popolo della Libertà confermano la loro convinta adesione al progetto di rinascita di Forza Italia come soggetto politico in grado di rappresentare il centro-destra italiano e che rafforzi, alla fine dell'attuale esperienza di Governo, le ragioni di un sistema bipolare fondato sull'alternanza di Governo. Auspicano che nel prossimo consiglio nazionale tale decisione venga assunta formalmente e all'unanimità dai delegati, superando così divisioni e contrapposizioni che hanno fornito un'immagine non veritiera e distorta del nostro movimento .'Lanciano un appello al presidente Silvio Berlusconi, al quale confermano incondizionato sostegno in questa drammatica fase in cui si vorrebbe eliminare l'indiscusso leader del centrodestra, e al segretario Angelino Alfano perché producano ogni possibile sforzo in modo che dal consiglio nazionale emerga un partito fortemente unito, sia pure in presenza di diverse sensibilità, capace di fare responsabilmente gli interessi del Paese anche di fronte alle posizioni incomprensibili del principale alleato di governo, il Pd, che si conferma partito giustizialista e vessatorio nei confronti dei cittadini. Confermano piena fiducia e sostegno leale al presidente Giuseppe Scopelliti, che in questi anni ha guidato con coraggio e determinazione sia il Governo regionale sia il Popolo della Libertà in Calabria, conseguendo importanti risultati che hanno rafforzato la presenza del centrodestra nella Regione, come dimostrano ampiamente tutti i riscontri elettorali degli ultimi anni''.

Un colpo alla botte ed uno al cerchio.

Immediata la dichiarazione Galati che si dichiara soddisfatto “della convinta adesione del gruppo consiliare regionale del Pdl calabrese al progetto di rinascita di Forza Italia in linea con le intenzioni del Presidente Silvio Berlusconi''.

E poi scoprendo le carte la dichiarazione finale: ''Esprimo soddisfazione per la fiducia ed il sostegno leale espresso dal gruppo regionale nei confronti del Presidente Giuseppe Scopelliti, il quale necessita della coesione necessaria per perseguire con fermezza e determinazione un processo virtuoso di cambiamento. La rinascita di Forza Italia certamente aiuterà questo percorso''

Come dire se Scopelliti si disallineava addio partecipazione alle elezioni regionale del 2015!

Difficile sapere se c’è un solo circolo PD in Italia nel quale le vicende del congresso non abbiano dato luogo querelle, reazioni, vicende che sono portatrici di guerre interne per la gestione del partito.

Perfino la sempiterna Aiello Calabro.

Ed il sindaco PD per antonomasia Franco Iacucci non si tiene le “insinuazioni” dei renziani, in particolare dopo che Zaccagnini ha smentito di aver denunciato presunte irregolarità nella fase di tesseramento.

Ed ecco cosa dice Iacucci:

Aiello Calabro. 5 nov. –«Dispiace molto dover intervenire in una polemica speciosa e assai dannosa per l’immagine di un partito come il nostro che si propone di guidare la Calabria dopo gli anni di malgoverno del centrodestra.

Non è assolutamente accettabile, però, il tentativo di chi, ricorrendo ad affermazioni false e pretestuose, vorrebbe gettare ombre e fango sui legittimi comportamenti di quanti, con umiltà e passione, si prodigano generosamente per la regolare celebrazione dei congressi e per dare al Pd una classe dirigente in grado di garantire una nuova stagione politica in Calabria.

A tal proposito mi preme evidenziare che il sottoscritto, nella sua qualità di garante del congresso nel circolo di Lago, non ha mai impedito a nessuno il diritto di iscrizione, di partecipazione e di voto né si è opposto alla presentazione di liste collegate al candidato di area renziana, Franco Laratta.

Lo dimostra il fatto che anche due simpatizzanti locali di questa area, Ottorino Mazzotta e Sonino Bruni, hanno regolarmente partecipato alle operazioni congressuali ed hanno liberamente espresso la loro volontà. Per quanto riguarda, poi, il forte rapporto affettivo ed umano che lega il sottoscritto ed il vicesindaco di Aiello Calabro, Gaspare Perri, è un fatto noto e arcinoto a tutti, ma ciò non ha mai impedito che ognuno di noi manifestasse liberamente le proprie opinioni politiche.

Ci conosciamo da più di quarant’anni e mai tali legami hanno condizionato i nostri comportamenti e le nostre autonome scelte politiche.

Il circolo del Pd di Aiello Calabro è sempre stato, è , e sarà , una palestra di democrazia e di libera partecipazione. Dovrebbero saperlo anche coloro i quali hanno avuto modo di conoscere direttamente questa realtà, in particolar modo gli amici di Gaspare Perri, notoriamente soprannominato “Zaccagnini”.

Sicuramente lo sanno bene il sen. Franco Covello e sua figlia Stefania a cui “Zaccagnini” è legato da antica e sincera amicizia e non ha mai risparmiato energie a loro sostegno, per ultimo in occasione delle primarie per le candidature al Parlamento italiano, che hanno visto Stefania Covello tra i candidati maggiormente votati. Anche in quell’occasione io ero sindaco e Gaspare vicesindaco. Credo – afferma infine Franco Iacucci - sia legittimo chiedersi se il circolo del Pd di Aiello Calabro è più democratico adesso o lo era maggiormente nei mesi scorsi. Concludo affermando che di tutto abbiamo bisogno, tranne che di divisioni e di caccia alle streghe».

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