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Auto km 0 e auto aziendali il confrontoQuando si cerca un’auto di seconda mano capita di imbattersi in formule non propriamente chiare. Non tutti sanno chiaramente cosa sia un’auto aziendale o una vettura a km zero. Il fatto di non conoscere alcuni concetti impedisce a molti di accedere a offerte particolari ma anche di comprendere quale sia la migliore possibile tra le proposte disponibili.

Cos’è un’auto aziendale

Cos’è un’auto a km zero
Due proposte di seconda mano

Sono numerose le aziende che possiedono una vasta flotta di vetture, che sostituiscono ogni 6-24 mesi. Si tratta di vetture che le aziende concedono ai propri dipendenti, o anche ad alcuni selezionati clienti, per un breve periodo di tempo. Avere auto aziendali sempre nuove e in perfetto stato consente alle imprese di migliorare la propria immagine; si deve poi anche considerare che la sostituzione della flotta aziendale offre alle imprese interessanti incentivi.

Trovare auto aziendali a Milano, così come nel resto d’Italia, significa poter scegliere tra vari modelli in occasione, usati, ma che hanno vissuto su strada solo pochi mesi, mentre quelle a km zero sono nuove, solitamente immatricolate dalla concessionaria, quindi in pronta consegna, inoltre, sono tutte in offerta con un forte sconto, che può raggiungere il 20% o anche più rispetto al prezzo di listino.

Un’auto in pronta consegna

I vantaggi di queste proposte
Prezzi fortemente ribassati

Le auto aziendali, così come quelle a km zero, offrono alcuni vantaggi veramente interessanti. Il primo, particolarmente utile di questi tempi, è la pronta consegna. Le auto a km zero e le aziendali sono infatti, per antonomasia, sempre in pronta consegna visto che il concessionario le ha già disponibili presso il proprio parco auto. Chi necessita di avere subito a disposizione un’auto, scegliendola oggi e potendola poi guidare nell’arco di pochi giorni, non può lasciarsi sfuggire questo genere di opportunità. L’altro vantaggio è correlato essenzialmente al costo: entrambe le proposte consentono di scegliere un’auto in un allestimento di pregio, con molti optional, a un prezzo ridotto rispetto a quello di listino. Vale anche per le auto aziendali, visto che sono sì di seconda mano, ma con un utilizzo che è stato effettuato solo durante le ore di lavoro e spesso per tragitti molto corti. Con i tagliandi effettuati entro i termini e con tutte le riparazioni svolte correttamente. Stiamo parlando quindi di usato di qualità, con bassi chilometraggi e vetture in perfetto stato.

Quanti italiani scelgono l’usato

Sempre più appassionati
Un mercato in crisi?

Negli ultimi 10 anni un numero crescente di italiani ha preferito l’auto di seconda mano al nuovo. Inizialmente molti lo facevano quasi esclusivamente per questioni economiche: un’auto che esce dal concessionario perde già circa il 20-25% del proprio valore. Negli ultimi tempi poi il mercato dell’usato si è ulteriormente gonfiato, andando quasi ad avvicinarsi ai numeri pre pandemia. Questo perché molte case produttrici hanno problemi di approvvigionamento dei pezzi delle auto, cosa che porta necessariamente ritardi importanti nelle consegne. Oggi chi sceglie l’auto nuova può dover attendere anche oltre 4-6 mesi per poterla guidare; con le auto aziendali e le km zero questo invece non accade.

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Vincenzo Frascà Santoro Favasuli Antonino Cutrupi e Teresa CozzolinoIl progettoha l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle competenze dei cittadini nell’utilizzo degli strumenti digitali

Reggio Calabria, 20settembre 2022 – In occasione della Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, che verrà celebrata il prossimo venerdì 23 settembre, Poste Italiane ha organizzato un webinar gratuitodal titolo "Cittadini digitali", sottotitolato e tradotto in LIS.

Il relatore Nicola Sotira, responsabile del CERT di Poste Italiane, illustrerà gli elementi essenziali a cui prestare attenzione nel navigare in rete e fornirà qualche spunto per incrementare la nostra consapevolezza digitale.

I contenuti e gli obiettivi del webinar sono stati illustrati questa mattina a Reggio Calabria nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la direttrice della filiale di Poste Italiane, Teresa Cozzolino, il presidente provinciale dell’Ens, l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi, Santino Favasuli, il vice presidente della stesso Ente, Antonino Cutrupi, e l’interprete Lis e dipendente di Poste, Vincenzo Frascà.

“Il webinar consentirà ai fruitori di conoscere le molteplici opportunità offerte dal digitale“, ha spiegato Teresa Cozzolinodurante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa didattica. “Poste Italianeè impegnata da diverso tempo ad organizzare eventi di Educazione Digitale – ha aggiunto la direttrice di filiale - fruibili gratuitamente online. E quello di venerdì, che coinciderà con la Giornata internazionale delle Lingue dei Segni - sarà l’occasione per approfondire assieme alcuni aspetti dell’agire digitale, con un focus legato alle tematiche di sicurezza ed acquisire così maggiore consapevolezza nell’utilizzo di questi nuovi strumenti”.

“Vogliamo ringraziare Poste Italiane per la vicinanza e la sensibilità dimostrata nei confronti della categoria delle persone sorde – ha detto il rappresentateprovinciale dell’Ens, SantoroFavasuli, supportato dall’interprete Lis, Vincenzo Frascà- dando loro la possibilità di partecipare al Webinar Poste Italiane “Cittadini Digitali”. Un ringraziamento particolare va alla Direttrice di filiale, Dott.ssa Cozzolino – ha concluso Favasuli - per avere dato l’opportunità e la visibilità alla nostra categoria, in occasione della Settimana Internazionale delle Persone Sorde, invitandoci a partecipare a questa conferenza stampa”.

Il percorso webinar si va ad affiancare ai contenuti multimediali disponibili sul sito, realizzati per incontrare le diverse esigenze degli utenti in termini di accessibilità e modalità comunicative. Sono stati infatti realizzati strumenti con caratteristiche prevalentemente visuali come infografiche e videopillole, narrative come i podcast o ludico-educative come nel caso dei giochi interattivi.

L’iscrizione al webinar, che si terrà alle ore 11, è aperta a tutti i cittadini che potranno aderire attraverso il link: https://posteventi.com/edudigit/invia?s=C&id=370 e partecipare da PC, tablet o smartphoneseguendo alcune semplici istruzioni che saranno inviate dopo l’iscrizione.

Anche questa nuova iniziativa di Educazione Digitale si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di

azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG,promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 

Poste Italiane – Media Relations

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ele22Ci siamo. Domenica prossima 25 settembre andremo a votare. Manca esattamente ancora una settimana e i maggior leader dei partiti e dei movimenti politici italiani, solo ora, stanno andando in giro per l’Italia. Stando a quanto risulta dagli ultimi sondaggi dovrebbe vincere il centro destra e il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, dovrebbe essere il partito più votato. Questi i sondaggi, ma io aspetterei lo spoglio delle schede prima di pronunciarmi. Un uomo politico napoletano molti anni fa in una tribuna politica della RAI, quando ancora imperava la Democrazia Cristiana, così disse:- Prendete 10 persone e domandate loro a chi daranno il voto. Solo 3 vi diranno che voteranno D.C. Scrutinate le schede hanno votato Democrazia Cristiana 7 persone. Solo 4 non si erano espresse ma nel segreto delle urne hanno votato D.C. turandosi forse il naso-. L’urna, perciò, potrebbe rivelarci delle sorprese. Ma se dovesse vincere il partito della Meloni non ci sarebbe nulla di strano e di sconvolgente. In Democrazia chi vince governa. E in Italia, piaccia o non piaccia, la democrazia è ben salda e radicata. Non ci sarebbe nessun pericolo fascista e Pontida non sarebbe neppure una provincia di Putin. Siamo seri. Queste cazzate si dicono solo in campagna elettorale per racimolare qualche voto. E se poi il Presidente della Repubblica Mattarella il 26 settembre dovesse dare l’incarico a Giorgia Meloni per formare un governo stabile e duraturo io non griderei allo scandalo. Avremo per la prima volta una giovane donna che ricoprirebbe la carica di Presidente del Consiglio. Ed è già una vittoria per le donne in politica. Rimarrebbe ancora vacante la carica di Presidente della Repubblica. Bisogna aspettare ancora molto. La campagna elettorale va avanti stancamente, non entusiasma come una volta. Anche i talk show televisivi non decollano. I telespettatori non li seguono e spesso cambiano canale. Sono alquanto noiosi. I leader politici attuali non hanno carisma e non sanno infiammare la folla (ma quale folla a volte solo quattro gatti li stanno noiosamente ad ascoltare) come facevano Togliatti, Nenni, Craxi, Andreotti, Fanfani, Moro, Almirante, Covello del Partito Monarchico, Pannella e i nostri Misasi e Mancini. Sanno solo parlare male dell’avversario politico. Lo considerano un nemico, quindi bisogna abbatterlo, demolirlo, infangarlo, distruggerlo. Hanno una sola strategia, attaccare a testa bassa il nemico spargendo fango, odio, rancore, livore, grossolane bugie, gossip in grande quantità. E i loro programmi? Chi li ha visti, chi li ha letti! La destra è concentrata solo su immigrazione, sicurezza, flattax, luce, gas, trivelle. La sinistra, ma c’è ancora?, è concentrata sull’Europa, sulla Nato, sull’Agenda Draghi, sulla lotta al fascismo, sui presunti soldi di Putin ad alcuni partiti italiani, su Pontida Regione russa, sulla salvaguardia della Costituzione. Ma davvero la nostra Costituzione è in pericolo? Ma davvero i cavalli Cosacchi si abbevereranno al nostro fiume Po? Ma davvero ci credono a quello che dicono? Il fascismo è morto e seppellito se non vado errato da 77 anni e nessun cavallo cosacco verrà ad abbeverarsi nei nostri fiumi e neppure nelle fontane del Bernini a Roma in Piazza San Pietro. Parlare oggi di fascismo non riscalda i cuori di nessuno anche perché la maggior parte degli italiani che andrà a votare del fascismo se ne frega perché non l’ha vissuto. I problemi seri e gravi degli italiani son ben altri. Ce ne accorgeremo il prossimo inverno quando in casa dovremmo stare col cappotto e la sciarpa al collo perché i sono spenti. Quando gireremo la manopola della cucina e il fornello non si accende perché il gas manca. Quando premeremo l’interruttore e la lampadina non si accende perché la luce manca. Quando accenderemo il nostro televisore ma compare soltanto sullo schermo il monoscopio degli anni 70 perché i programmi televisivi la Rai li ha spenti.

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I Racconti

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