BANNER-ALTO2
A+ A A-

Tra le tasse meno amate dagli italiani c’è sicuramente il canone del sistema radiotelevisivo. Un balzello inviso a moltissimi.

Per chi intenda pagarlo avvertiamo che la scadenza si avvicina. E’ fissata, infatti, al 31 gennaio 2013 ed il suo ammontare è di 113,50 euro, ovvero 1,50 euro in più rispetto allo scorso anno.

L’importo è stato stabilito con un decreto del ministero dello Sviluppo Economico.

Siccome il ministro è bravo se paghi in una unica soluzione il balzello è di “soli” 113,50 euro ,oltre la tassa di versamento postale.

Ma puoi anche pagare i due rate semestrali, ognuna di 57,92, una al 3 gennaio ed una al 31 luglio, con totale 115,84 euro, cioè soli 34 centesimi in più ed una tassa postale in più.

Ma puoi pagare anche in 4 rate trimestrali(31 gennaio 30 aprile,31 luglio,31 ottobre), ognuna di 30,16 euro, per totale 120,64, cioè 4,80 euro in più dell’importo base del balzello e tre tasse postali in più.

Nel prezzo è compresa l’iva.

Il balzello dovrebbe essere pagato indipendentemente dal fatto se usi o meno il televisore, se vedi o meno i programmi Rai perché dicono si tratti di una tassa di possesso del televisore. E quindi qualunque cosa ci fai –dice la propaganda- “hai da pavà” come direbbe Totò!

Insomma del tipo “chi siete, quanti siete, dove andate, cosa portate?.Un canone!”

Lo strano è che

  1. 1)Le imprese che fanno riparazione di televisioni non devono pagare il canone!
  2. 2)Le imprese che vendono televisioni non devono pagare il canone!
  3. 3)I militari delle Forze Armate Italiane nelle strutture adibite al loro servizio non devono pagare il canone!
  4. 4)I militari di cittadinanza straniera che appartengono alla Nato non devono pagare il canone!
  5. 5)Gli agenti diplomatici e consolari non devono pagare il canone !

Difficile capire perché se si tratta di una tassa di possesso.

A chi spetta pagarlo? A chiunque possieda uno o più apparecchi adatti o adattabili a ricevere le trasmissioni radiotelevisive, indipendentemente dalla qualità del servizio o dalla quantità. Non vale quindi la giustifica: “possiedo la Tv ma è spenta dei sei anni” oppure “ho la Tv ma non guardo la Rai”. A chi non spetta invece? A chi ha compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone e non convive con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio e possiede un reddito che, unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente a 516,46 euro per tredici mensilità (euro 6.713,98 annui).

Che succede se non si paga?

Se si dovesse saltare la scadenza del 31 gennaio, si può rimediare nei successivi 30 giorni pagando una sanzione amministrativa pari a 4,47 euro (ossia un dodicesimo del canone semestrale); in caso di ritardo superiore, la “penale” passa a un sesto del canone semestrale, ossia 8,94 euro. Superati sei mesi, si aggiungono gli interessi di mora, calcolati nella misura dell’1% per ciascun semestre compiuto.

Leggi tutto... 0

La ‘ndrangheta si è spartita la Lombardia.

Gestisce i rifiuti( e non solo), punta all’Expo ed ha i voti.

L’On Pecorella, presidente della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti dichiara che : «Si deve ritenere e affermare, alla luce delle inchieste della Dda di Milano, che la 'ndragheta ha diviso il territorio di gran parte, se non di tutta, della ricca Regione Lombardia (oltre che delle altre Regioni del Nord Italia) secondo un criterio -a zone-, che non lascia fuori nulla e garantisce un controllo pressoché assoluto su tutte le attività oggetto di interesse»(1).

La Lombardia è ai «primi posti» nella raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ma –dice Pecorella- esistono diversi «terreni avvelenati, ancora non bonificati», e c’è una «presenza molto articolata delle infiltrazioni mafiose», in particolare modo della 'ndrangheta.

Circa questa presenza ha dichiarato che « Credo sia proprio uno Stato nello Stato».

Quanto a Bruti Liberati, ha sottolineato che solo a Milano sono «decine» le inchieste che hanno evidenziato anche «alcuni collegamenti tra la 'ndrangheta e imprese sane milanesi».

Dagli episodi citati, si afferma, «appare evidente che nella fase iniziale dei lavori, non ha funzionato l’attività amministrativa di prevenzione, volta a impedire l’intervento subdolo e indiretto della 'ndrangheta nelle opere dell’Expo 2015».

«Nonostante la pessima fama che accompagna gli uomini della 'ndrangheta , accade che con piena consapevolezza non solo imprenditori, ma anche uomini delle istituzioni e uomini politici, consiglieri provinciali e regionali si rapportino a personaggi del livello mafioso, quale quello di Salvatore Strangio, rivolgendo loro richieste di intervento e di favori vari, anche di carattere politico-elettorali».

«Da quando, nel 2001, è stato introdotto nel nostro ordinamento il delitto che punisce le attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, nella provincia di Milano si sono svolte circa il 10 per cento di tutte le inchieste italiane: ciò ha posto in evidenza la presenza della criminalità ambientale, anche di tipo mafioso, negli appalti relativi al movimento terra nei cantieri pubblici e privati e nello smaltimento delle scorie industriali.

La 'ndrangheta è un «soggetto che raccoglie intorno a sé consenso sociale, con la conseguenza che, avendo consenso sociale, ha i voti e da questo ne deriva che vi siano dei radicamenti a livello politico».

La 'ndrangheta, ha spiegato Pecorella, «garantisce anche quel tanto di consenso che può interessare a livello locale qualche politico: i colori poco contano, contano i rapporti che possono avere sul territorio e la volontà di ottenere i risultati, non c'è un partito particolarmente collegato».

Leggi tutto... 0

Che l’uomo sia mortale ci sta.

Che le donne vivano più degli uomini può non piacere ( in particolare agli uomini) ma ci sta, visto che sembra sia esclusivamente un fatto genetico.

Che l’uomo possa vivere più a lungo e meglio se ha uno stile di vita corretto, ci sta.

Ma che si debba morire di tasse e tributi è inaccettabile

Le tasse ed i tributi non sono un fatto genetico, ed allora non possono essere una causa di morte.

Le tasse ed i tributi, quando sono altissime come quelle italiane, possono costringere gli italiani alla fame e, quindi alla morte, ma non sembra giusto confondere uno stile di vita corretto con la impossibilità di comprare il cibo.

Le tasse ed i tributi non sono da ascrivere agli elementi darwiniani per la selezione della specie umana. Non può ascriversi a naturalità la vergogna di uno Stato che affama il popolo per pagare ai suoi protetti e sodali pensioni d’oro.

Le tasse ed i tributi tantomeno sono darwiniane quando inibiscono il diritto alla salute costringendo i poveri ed i meno abbienti a curarsi presso il sistema sanitario pubblico che diventa sempre meno idoneo ed efficiente, così che chi ha soldi può curarsi e salvarsi al contrario di chi non ne ha perché spogliato giorno dopo giorno dalle tasse e dai tributi.

Benedetti imbecilli!

Quando tutti i meno abbienti saranno morti prima del tempo chi pagherà più le tasse ed i tributi?

Benedetti imbecilli!

Possibile che non comprendiate che senza un corretto equilibrio tra le parti della società la società stessa finirà per scomparire?

Ps non si offendano i politici che hanno governato l’Italia e gli Italiani che li hanno votato. Non si offendano nemmeno i politici che si presentano per le prossime votazioni. Ma soprattutto che non si lamentino delle attuali e delle future tasse gli Italiani che andranno a votarli.

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy