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L’11 gennaio u.s. il quotidiano “Libero” diretto da Vittorio Feltri è apparso in edicola e in prima pagina a caratteri cubitali con questa notizia: Ai meridionali 3 cariche istituzionali su 4.

Comandano i terroni. Bella scoperta! E non lo sapeva Feltri che in Italia comandano i meridionali?

 

E lo ignorava quella testa di c….. che noi meridionali siamo più intelligenti di quelli del Nord? Apriti cielo! Il polverone per il titolo del giornale ha sollevato un’ondata di polemiche.

Molti meridionali si sono sentiti offesi perché per loro la parola terrone è una parola dispregiativa che veniva usata negli anni 50 e 60 quando i meridionali avevano invaso il Nord in cerca di lavoro. Lavoro richiesto, bisogna precisare, dalle fabbriche del Nord perché i lavoratori del Sud, pur di lavorare, accettavano qualsiasi impiego.

Fecero rifiorire le grandi industrie e l’Italia ebbe quel boom economico che la fece divenire una delle più grandi nazioni del mondo.

E questo grazie al lavoro e al sudore di quella gente del sud a volte offesa, vilipesa, maltrattata e catalogata come rozza ed ignorante, terrone, appunto. Io non mi sono offeso per niente, perché mi sento terrone dalla testa ai piedi, come il Presidente della Repubblica, come il Presidente del Consiglio, come il Presidente della Camera dei Deputati.

Ma nel corso dei secoli abbiamo avuto tantissimi terroni che hanno dato lustro all’Italia. Grazie ai terroni abbiamo vinto la prima guerra mondiale, altrimenti i polentoni a quest’ora sarebbero sotto il dominio degli austriaci.

Era Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando.

L’Italia è diventata una delle più grandi potenze europee grazie al terrone Francesco Crispi.

E nel dopoguerra abbiamo avuto in Italia un grande partito democratico che ha governato per oltre 50 anni e che ci ha salvato dal comunismo, partito cattolico fondato dal terrone don Luigi Sturzo. Per non parlare di Presidenti del Consiglio, Presidenti della Repubblica ,Ministri e Deputati terroni come De Nicola, Leone, Napolitano, Segni, Cossiga, Andreotti, De Mita, Colombo,Mancini, Gullo, Misasi etc.

Se abbiamo avuto nel corso degli anni dei terroni che hanno ricoperto queste cariche istituzionali un motivo ci dovrà pur essere.

Sono stati più intelligenti, più preparati dei politici polentoni.

Quindi, continuo a ripetere, non mi sento per nulla offeso se qualcuno oggi mi chiama terrone. Forse ieri gli avrei spaccato il muso. Non mi sento offeso perché provengo da una famiglia di contadini che lavoravano la terra.

Confermo di essere orgogliosamente terrone perché non ho dimenticato la mia origine, non ho mai dimenticato anche quando lavoravo all’estero il profumo della mia terra, il profumo delle ginestre in fiore di contrada Cannavina, il canto degli uccelli, dei grilli e delle cicale, il suono delle campane della chiesa della Madonna delle Grazie, il profumo delle pietanze che la mamma preparava nei giorni di festa.

E’ vero, però, che la parola terrone alcuni decenni fa veniva usata in modo dispregiativo. Era sinonimo di ignorante, cafone, rozzo, analfabeta, puzzolente. Ora, però, gli ignoranti, i cafoni, i rozzi sono quelli che la usano e l’abusano a sproposito. Sono e saranno sempre dei poveri ignoranti. Dimenticano che quando noi calabresi mangiavamo con la forchetta loro mangiavano ancora con le mani.

Quando noi discutevamo di filosofia e di scienza loro vivevano ancora sulle palafitte e si vestivano con pelle di animali.

Ma poi, nel 1860, scesero giù al Sud e fecero stragi dei contadini, stuprarono le loro mogli, si impossessarono delle loro terre, dei soldi del Banco di Napoli per pagare l’esercito savoiardo, smantellarono le industrie floride del Sud e i macchinari se li portarono al Nord.

Giustino Fortunato, malgrado fosse un convinto sostenitore dello Stato Unitario, non mancò di evidenziare come l’Unità d’Italia fosse stata la rovina economica del Mezzogiorno.

L’Unità d’Italia è stata la rovina del Sud. Eravamo in quegli anni in floridissime condizioni.

Ah, se Garibaldi, l’eroe che tutti ancora celebriamo, fosse stato sconfitto.

Vabbè, ci è andata male. Ma ora voi, miei cari polentoni, zitti e mosca.

Tenetevi Mattarella, Conte e Fico perché in Italia comandano i terroni.

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Caos all'aeroporto di Malpensa.

Dalle prime informazioni, un cittadino egiziano che stava salendo sull'aereo che doveva rimpatriarlo è scappato al controllo delle forze dell'ordine ed è ricercato in tutto lo scalo.

 

 

L'uomo è salito a bordo, direzione Dakar, ma sarebbe riuscito a uscire dall'altro ingresso aggirando i controlli della polizia presente.

La fuga ha causato più di qualche disagio ai passeggeri presenti nello scalo in provincia di Varese.

L'allarme è scattato intorno alle 19.30 e il sospetto è che il cittadino straniero si sia rifugiato all'interno del grande scalo.

Una volta raggiunta la pista, dopo aver distratto una hostess, si è messo a correre e ha fatto perdere le sue tracce.

Immediatamente gli uomini di Enac, Enav e la polizia hanno ritenuto di intervenire sui voli: quelli in arrivo sono stati dirottati, alcuni in partenza invece sono stati 'congelati' in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza.

La situazione di caos sta comunque tornando alla normalità.

"Sto seguendo la situazione e sono sicuro, come mi hanno assicurato le forze dell’ordine, che l’extracomunitario verrà rintracciato velocemente.

Lo prenderemo e lo espelleremo immediatamente" ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

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Il latitante, il terrorista e il pluricondannato Cesare Battisti è stato arrestato.

La caccia è durata 37 anni.

Finalmente una bella notizia arriva dalla Bolivia dove il Battisti si era rifugiato.

Una bellissima notizia che aspettavamo da anni.

Il latitante numero uno in Italia è stato arrestato dopo la fuga dal Brasile che è durata poche settimane.

Ora non potrà più fuggire.

 

Certamente sarà estradato in Italia entro metà della prossima settimana ma prima dovrà passare dal Brasile.

Adesso, me lo auguro di cuore, spero non ci sarà più nessuno disposto a difenderlo e a proteggerlo come hanno fatto fino ad ora alcuni cantanti, alcuni politici, alcuni intellettuali dei miei stivali. I comunisti, però, non ci stanno.

L’arresto di Battisti è propaganda, Battisti è vittima di leggi ingiuste.

E i quattro morti che ha sulla coscienza?

Quelli li hanno dimenticati o forse ritengono che ammazzare sia una cosa giusta?

Se fossero loro al Governo Battisti lo avrebbero amnistiato perché i fatti contestati si riferiscono agli anni di piombo e a fatti di oltre trenta anni fa.

I suoi giorni liberi sono finiti e speriamo dovrò trascorrere il resto della sua vita nelle patrie galere

Già un aereo dell’Aeronautica Militare Italiana è partito per il Brasile per portarlo in Italia.

Al momento dell’arresto indossava baffi e barba finti e si è limitato a svelare la sua identità senza opporre resistenza.

Finalmente giustizia è stata fatta, così esultano il Governo Italiano e i parlamentari della maggioranza.

Resta solo la rabbia che abbiamo dovuto aspettare decenni per vederlo in galera.

La svolta è arrivata con l’elezione alla Presidenza del Brasile di Jair Bolsonero che aveva promesso all’Italia che ci avrebbe restituito Battisti.

Grazie, signor Presidente del Brasile.

L’Italia vi sarà riconoscente.

E’ lunga, molto lunga la latitanza e la storia di questo terrorista assassino condannato in Italia a quattro ergastoli.

Fugge dal carcere italiano il 4 ottobre 1981 e si rifugia in Francia dove il Governo francese gli concede ospitalità e immunità.

Da quel lontano 1981 divenne uccel di bosco protetto prima dalla Francia, poi dal Messico e infine dal Brasile di Lula.

Queste nazioni, amiche del terrorista assassino, varie volte hanno negato la sua estradizione in Italia.

Ora è finita la sua latitanza.

NdR Saviano e Vauro ora , come hanno fatto , interverranno in sua difesa?

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