Enrico Inferrera, segretario nazionale di Unione Mediterranea, visita Lamezia Terme.
Autunno caldo anche per il movimento meridionalista Unione Mediterranea.
Ai “terroni” non piace affatto il “bombardamento” operato dal governo Renzi sul Sud.
La pochezza delle infrastrutture a incominciare dai treni, la distruzione del territorio con rifiuti tossici, pale eoliche e centrali a biomasse, le trivelle che promettono forte inquinamento da idrocarburi, turbano non poco i sonni dei meridionalisti.
Per non parlare del decreto ammazzauniversità del Sud, degli asili nido finanziati al Nord e non al Sud, della disoccupazione alle stelle e di tante altre differenze di trattamento tra le due parti del paese.
Sembrerebbe che i cittadini italiani sotto il Tronto pur pagando le stesse tasse dei settentrionali, anzi di più, non godano degli stessi diritti in ogni campo della vita civile.
Per verificare queste situazione sarà presente a Lamezia Terme in via Lissania 28 alle ore 16 di sabato 12 cm il segretario nazionale di Unione Mediterranea Enrico Inferrera accompagnato da Attilio Fioritti della segreteria nazionale e dall’emerito Presidente di UM Francesco Tassone. Insieme a iscritti e simpatizzanti si farà il punto della situazione sociopolitica in Calabria in rapporto agli ultimi provvedimenti governativi che lungi dal risolvere i problemi del Sud li aggravano notevolmente.
Infatti l’unico coniglio che il prestigiatore Renzi ha tirato fuori dal cappello è la politica degli incentivi fiscali per chi investe al Sud.
Tradotto in lingua toscopadana significa che le imprese del Nord approderanno nel meridione, prenderanno i soldi e scapperanno a gambe levate come hanno fatto per 154 anni.
Di far arrivare i treni veloci a Reggio Calabria neppure l’ombra.
Il Sud è stanco, non ne può più! Ne parliamo sabato 12 settembre. UM Calabria