La vicenda di Calabria Etica oltre che effetti politici ha avuto anche strasci chi giudiziari.
L’ex leader Pasqualino Ruberto ed il dirigente re gionale Vin cenzo Caserta hanno ricevuto avvisi di garanzia.
Ora la vicenda giudiziaria si allarga
Ed altre 11 persone entrano nel novero delle attenzioni del sostituto procuratore della Repubblica Graziella Viscomi.
Sotto accusa otto componenti delle commissioni selezionatrici nominate per il reclutamento del personale e di tre membri dei revisori dei conti della Fondazione, che a vario titolo rispondono di abuso di ufficio in concorso con Ruberto e di omissioni in atti di ufficio, invitati a presentarsi in Procura la prossima settimana per essere interrogati.
Parliamo di Gabriele Tadiana, Sonia Libico, Ulisse Mancari, Francesco Avolio, Michele Parise, Patrizia Nicolazzo, Maria Francesca Cosco, Massimiliano Vena, Antonello Catanese, Domenico Pisano e Maurizio Scerra.
La Commissione avrebbe violato tutta una serie di disposizioni normative e costituzionali con la complicità dell’ex leader di Calabria Etica, favorendo ingiustificatamente alcune persone piuttosto che altre.
Ad essere attenzionate le assunzioni di 251 collaboratori che sarebbero state effettuate anche a fini clientelari a ridosso delle elezioni al Consiglio regionale e delle amministrative comunali del 2015 di Lamezia Terme, dove Ruberto, oggi consigliere di opposizione era candidato a sindaco.
Peculato e diverse ipotesi di abuso di ufficio sono i reati contestati a carico dell’ex leader di Calabria etica che gli sono costati un sequestro di oltre 361mila euro, mentre Caserta che risponde solo di abuso di ufficio si è visto notificare una richiesta di interdizione dai pubblici uffici, bocciata poi dal gip, perché nel frattempo si era dimesso dal suo incarico.