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Truffa a Lamezia. Incredibile quello che accade in Calabria

L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lamezia Terme è frutto di un'inchiesta relativa ad una truffa ai danni dell'Ue e dello Stato in danno di lavoratori disabili e svantaggiati.

Secondo l'accusa, la società coinvolta avrebbe sfruttato gli incentivi previsti per l'assunzione di persone svantaggiate attestando falsamente la disabilità di persone prive dei requisiti richiesti.

Beni per oltre 2 milioni 500.000 euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, a carico di una società che opera nel settore del call center e di otto persone individuate come responsabili di una truffa.

Fra i destinatari della misura, oltre alla società Infocontact srl, con sede legale a Roma e sede operativa a Lamezia Terme, figurano tre dirigenti della Regione Calabria: Concettina Di Gesu, nata a Cessaniti (VV), 66 anni, dirigente pro tempore del settore 1 del dipartimento 10 dell'ente, Cosimo Cuomo, 59 anni, dirigente di servizio del settore 1 del dipartimento 10 e Michelina Ricca, 69 anni, dirigente pro tempore dello stesso dipartimento, che avrebbero attestato la sussistenza dei requisiti previsti ai fini dell'erogazione dei finanziamenti alla società.

Stesso provvedimento a carico di Giuseppe Pane, 42 anni, amministratore della Infocontact, e Paolo Braganò, 39, responsabile dell'ufficio risorse umane della stessa società.

Altre tre persone destinatarie della misura sono decedute.

Si trattava di rappresentanti della Infocontact e di un dirigente della Regione.

L'impresa avrebbe incassato, nell'ambito del Por Calabria, di sovvenzioni per complessivi 2.953.280 euro, risorse comunitarie e nazionali che sarebbero dovute servire all'assunzione e alla successiva retribuzione di 207 lavoratori disabili o classificati come "svantaggiati" e, come tali, facenti parte di categorie "protette".

I finanzieri di Lamezia Terme avrebbero accertato responsabilità penali nei confronti dell'amministratore e dei dirigenti della società, nonché dei funzionari regionali preposti al monitoraggio ed al controllo della corretta erogazione degli incentivi.

Dalle indagini sarebbe emersa, tra l'altro, una serie di artifici documentali e contabili tramite i quali i responsabili della società erano riusciti, con la complicità dei funzionari pubblici, ad attestare falsamente le condizioni di "svantaggio" e di disabilita' dei lavoratori assunti, indispensabili per l'ottenimento degli incentivi, nonché a far sembrare, sempre attraverso falsi documentali, come "neoassunti" 163 lavoratori da tempo alle dipendenze della stessa impresa, molti dei quali non appartenenti a nessuna categoria svantaggiata.

La truffa avrebbe permesso all'impresa di ottenere indebitamente due delle tre rate dell'importo di incentivo assegnato, per un totale di 2.589.113,72 euro. L'incasso della terza rata, che avrebbe incrementato l'importo percepito indebitamente, è stato impedito dall'intervento della procura e dei finanzieri che hanno proceduto alla denuncia di 8 persone per i reati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento indebito di ingenti erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici oltre alla società beneficiaria dell'incentivo.

Le fiamme gialle lametine hanno, quindi, dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal Gip del tribunale di Lamezia Terme per l'intero importo indebitamente percepito(ByQuotidianodelsud)

Pubblicato in Calabria

Sembrerebbe di si, visto che i sequestri di piantagioni di droga si susseguono uno dopo l’altro.

Peraltro il guadagno per la produzione di mar iguana è notevolissimo e si lavora pure meno!

 

 

 

L’ultimo sequestro a Lamezia Terme dove ieri la Guardia di Finanza ha sequestrato le 3.000 piante di marijuana coltivate in serra ed ha denunciato un responsabile.

I finanzieri lametini sono intervenuti in un vivaio lametino in cui, fra le ordinarie coltivazioni, sono state individuate due grosse serre industriali, complete anche di impianto di irrigazione automatizzato, in cui erano messe a dimora circa tremila piante di marijuana, buona parte delle quali pronte per essere lavorate e poste in vendita.

Il vivaista non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che comprovasse la liceità della coltivazione e, quindi, i militari hanno provveduto a sequestrare le piante e le serre.

I baschi verdi hanno quindi denunciato a questa Procura della Repubblica, il vivaista per l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

L’attività appena descritta non è isolata, ma si inserisce in un più ampio dispositivo di contrasto alla commercializzazione di prodotti illegali predisposto e coordinato dal comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, che già da tempo sta dando positivi riscontri.

Pubblicato in Basso Tirreno

Quando sento dire che i facinorosi sono stati sanzionati con daspo di uno o più anni mi viene un finto sorriso ed una forte e vera rabbia .

Mi chiedo se questa è una vera e sufficiente sanzione per coloro che usano e fanno violenza contro altre persone in nome della propria squadra di calcio?

Secondo me non lo è nemmeno per coloro che danneggiano i beni pubblici o privati che siano figurarsi se possono essere solutivi,educativi e bastevoli per chi fa male alle persone

Il tifo, in certo casi, è come una droga che non ti fa ragionare e che ti fa odiare l’altro.

Ora, addirittura, si assaltano passanti estranei alle vicende e storie calcistiche.

È quanto successo alle stazione ferroviaria di Sant’Eufemia dove è stato lanciato un fumogeno contro un’autovettura con quattro professori a bordo.

Ci sono stati attimi di paura questa mattina.

Ancora da capire cosa sia realmente accaduto.

Sul posto è intervenuta l'ambulanza, i vigili del fuoco e la Polizia che sta indagando anche tramite la visione delle telecamere di videosorveglianza presenti, per capire cosa sia successo intorno alle 8:30 proprio di fronte la stazione.

Secondo una prima ricostruzione pare si sia trattato di una lite tra alcuni tifosi con degli sconosciuti: i quattro professori a bordo della Multipla, diretti da Reggio Calabria all’Unical, sarebbero stati presi di mira da alcuni tifosi, pare del Catania e diretti in Basilicata per la sfida in programma nel pomeriggio a Matera, che pare li avessero scambiati per alcuni tifosi avversari, che li hanno inseguiti e importunati.

Il culmine della vicenda si è avuto proprio nei pressi della stazione quando, l’auto dei docenti è uscita dall’autostrada per cercare aiuto e, nei pressi della stazione, sarebbero poi sono stati aggrediti.

I professori, infatti, nel loro tragitto sarebbero stati affiancati da più veicoli, già sull'autostrada.

Gli assalitori sarebbero poi fuggiti lanciando, pare un fumogeno, all'interno dell'auto, danneggiandola.

A causa delle ferite riportate due di loro sono stati trasportati all'ospedale.

Di questa inaccettabile violenza risponderà mai qualcuno?

E se non pagheranno per queste violenze chi impedirà loro di ripeterle?

Dove andiamo a finire in questo modo, con questo assurdo giustificazionismo?

Pubblicato in Amantea Futura

Lamezia Terme - Avrebbe negato ogni accusa mossa nei confronti dell’ex consigliere comunale Luigi Muraca, cl. 1968, la minorenne che è stata ascoltata oggi nel corso dell’incidente probatorio al Tribunale di Lamezia.

 

 

La vicenda è emersa nel dicembre scorso: l’ex consigliere comunale è in carcere da allora, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.

Tutto è scaturito da alcune intercettazioni relative ad altre indagini.

Da lì gli ulteriori accertamenti da parte della Guardia di Finanza, con le quali sarebbe emerso come l’ex consigliere avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne.

Un quadro accusatorio che ha portato prima al provvedimento di fermo emesso dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio ed eseguito dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro.

Dopo il fermo e la convalida dell’arresto da parte del Gip, è stata rigettata poi la richiesta presentata dai difensori di Muraca al Tribunale del Riesame sulla scarcerazione.

Secondo quanto emerso, gli approcci sessuali nei confronti della ragazza sarebbero stati intercettati all'interno dell'automobile dell'ex consigliere. 

A chiedere l’incidente probatorio era stata la difesa, rappresentata dagli avvocati Anselmo Torchia e Domenico Anania.

Una richiesta alla quale si era opposto il pubblico ministero Maffia.

L’ascolto è avvenuto nell’aula protetta del Tribunale con un consulente che ha interloquito con la ragazza.

Starà al giudice, ora, in base a quanto dichiarato dalla giovane e a quanto emerso nel corso delle indagini e con le intercettazioni, fare le sue valutazioni.

Pubblicato in Lamezia Terme

Su richiesta della Procura della Repubblica, guidata dal procuratore capo Salvatore Curcio, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme ha emesso un decreto di sequestro preventivo dei serbatoi di compensazione e ogni altro apparato tecnicamente necessario a ripristinare la regolare portata idrica nella città.

È un ulteriore step nell'inchiesta della Procura di Lamezia sui disservizi idrici.

Uno step che vedrebbe tra gli indagati anche il commissario straordinario di Sorical Luigi Incarnato, candidato del Pd nel collegio uninominale Tirreno-Pollino alla Camera dei deputati.

Incarnato è indagato, in concorso con i vertici di Multiservizi Lamezia e Sorical, per interruzione di pubblico servizio.

I militari del gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme, diretti dal colonnello Fabio Bianco, hanno provveduto a eseguire la misura cautelare.

Dalle indagini svolte dai finanzieri è infatti emerso come la riduzione della portata andava inequivocabilmente a incidere sui fabbisogni primari di circa 40mila abitanti della città.

L’acqua, infatti, bene essenziale strettamente connesso col diritto alla salute costituzionalmente garantito, è venuta a mancare, sino alla giornata di ieri, dalle 20 circa di ogni sera fino alle 5 circa del mattino seguente in varie zone della città, in modo indiscriminato, non solo nelle abitazioni dei cittadini e negli esercizi pubblici e commerciali, ma anche nelle infrastrutture essenziali alla comunità e negli apparati antincendio utilizzabili, in situazioni di emergenza, dai Vigili del fuoco.

La misura cautelare reale, resasi necessaria per il perdurare della carenza idrica nella maggior parte della città, ha lo scopo di prevenire la reiterazione dell’ipotizzato reato di interruzione di pubblico servizio e dell’aggravamento delle relative conseguenze.

Proprio nelle scorse ore la Multiservizi Lamezia aveva diramato un comunicato nel quale segnalava il ripristino della portata d'acqua.

Ripristino avvenuto in conseguenza del sequestro operato dalla Guardia di Finanza e non per volontà indipendente della stessa Multiservizi.

Per la Procura, i commissari liquidatori di Sorical (Luigi Incarnato e Baldassarre Quartararo) e i funzionari responsabili del settore idrico Sergio De Marco, Massimo Macrì e Luciano Belmonte, avrebbero determinato «una riduzione della fornitura idrica di circa il 25% in relazione ai sei serbatoi di compensazione» selezionati per tagliare la portata dell'acqua «ai danni del 70% delle utenze lametine, ben consapevoli che, a causa della riduzione della portata idrica, l'acquedotto di Lamezia Terme, per le sue caratteristiche ingegneristiche, morfologiche e per il cattivo stato della rete, non avrebbe potuto funzionare in modo da garantire sufficiente fornitura di acqua a tutte le utenze, in spregio delle conseguenze sulla cittadinanza e sui pubblici servizi essenziali».

I responsabili del settore idrico per la Multiservizi Paolo Villella e Mario Perri, invece, «a seguito della riduzione della portata operata dal grossista Sorical (...) optavano per la chiusura delle saracinesche ovvero per la riduzione praticamente totale della portata idrica dalle 20 alle 5 del mattino». 

Ndr. Onestamente restiamo perplessi di questo provvedimento

Se è giusto che la Sorical non possa ridurre la portata dell’acqua per sollecitare i pagamenti delle forniture da parte dei comuni, non ci sembra nemmeno giusto che i comuni possano utilizzare i soldi del tributo per altre esigenze pubbliche.

Ed è a fronte di tale carenza che i dirigenti della Multiservizi, come fanno tutti gli amministratori comunali, hanno chiuso le saracinesche per far riempire i serbatoi creando la pressione necessaria a raggiungere tutti gli utenti.

Ora tutti i Procuratori dovranno chiedere ai GIP gli stessi provvedimenti per ogni amministratore comunale, oltre che, ovviamente, per la Sorical?

Sapete come andrà a finire?

Temo che i politici regionali ne approfitteranno per creare un iper carrozzone trasferendo alla Sorical la gestione e l’incasso delle bollette dell’acqua.

Pubblicato in Basso Tirreno

Cari sindaci,

il workshop organizzato dalla Protezione Civile della Regione Calabria il 5 febbraio prossimo presso la Fondazione Terina (ex-agroalimentare) di Lamezia Terme è una full immersion, una intera giornata di lavoro (dalle 9.30 alle 20),

durante la quale sarà presentata a voi tutti 405 sindaci (e segretari e tecnici comunali) della Calabria, ai 5 prefetti e alle associazioni di volontariato di protezione civile, la nuova direttiva allerta meteo basata sui codici di colore adottata finora da 7 regioni italiane, tra cui la Calabria. È prevista la presenza di oltre 1.000 persone. Gran parte della giornata prevederà un corso intensivo di protezione civile per voi tutti che siete primi responsabili di protezione civile sui vostri territori comunali; le lezioni saranno tenute da autorevoli relatori del Cima Research Foundation di Genova.

In una regione come la Calabria, notoriamente tra le più esposte al modo alle calamità naturali, la protezione civile regionale, pur non avendo alcun obbligo formale, ha sentito la responsabilità morale di manifestarvi vicinanza e solidarietà perché, con l'entrata in vigore della nuova direttiva, avrete grandi responsabilità civili e penali.

Durante la giornata vi sarà spiegato, in modo estremamente divulgativo, quali azione dovete intraprendere per ogni colore delle allerta: chiudere i sottopassi, fare spostare le persone che abitano in prossimità di aree alluvionabili nei piani alti degli edifici, chiudere i ponti che possono essere sormontati dall'acqua dei fiumi e le strade che possono essere interessate da frane e valanghe, ecc. Inoltre sarà spiegato come organizzare le squadre preposte alla gestione delle emergenze.
Contestualmente vi sarà consegnato un libro-vademecum e un poster (editi da Rubbettino), molto colorati, divulgativi e di facilissima consultazione, che spiegherà in modo elementare la nuova direttiva allerta meteo: il "chi fa cosa, come e quando" prima, durante e subito dopo l'arrivo di condizioni meteo avverse previste dai bollettini di allerta meteo.

Si tratterà anche il tema del fondamentale ruolo del volontariato: al workshop prenderanno parte anche tutti i presidenti delle associazioni di volontariato di protezione civile della Calabria che dovranno supportare voi Sindaci durante le emergenze.

Sarà inoltre divulgata la App della Protezione Civile Regionale "Easyalert" – scaricabile gratuitamente da Android e IOS - per segnalare e avere informazioni sulle emergenze in corso, e per ricevere i messaggi di allertamento.

L' iniziativa, organizzata con Anci Calabria, prevede un’ampia sezione in cui verrà data la voce a voi per sentire le vostre ragioni.

Con l'occasione sarà firmato un protocollo tra la Protezione Civile nazionale e regionale e i 5 prefetti, che semplificherà i sistemi di comunicazione delle allerta in passato troppo ridondanti e che vi confondevano le idee con raffiche di messaggi.

Infine saranno presentati i piani d’emergenza comunale che, con il nuovo corso della Protezione Civile regionale, non solo sono balzati dal 53 al 91%, ma – primi in Italia insieme alla Regione Lombardia - sono stati completamente informatizzati e reso disponibili, visualizzabili ed aggiornabili dai comuni direttamente sul sito internet www.protezionecivilecalabria.it.

Con questa iniziativa ho voluto imprimere alle autorità competenti in materia di protezione civile - in primis a voi sindaci - un deciso cambio di cultura: dal fatalismo tipicamente calabrese a un’attenta e diffusa programmazione dell’emergenza.

È dalla data del mio insediamento (18 novembre 2015) che ho pensato, come obiettivo prioritario, di supportarvi in modo concreto nello svolgimento delle vostre gravosissime attività che implicano altrettante responsabilità, lavorando sodo per concludere tutti gli obiettivi di cui parleremo il 5 febbraio.
Per questo motivo vi prego vivamente di partecipare a questo evento (sin dall’inizio dei lavori previsto per le 9.45) che per me rappresenta il momento più importante da quando sono diventato direttore della Protezione Civile della Regione Calabria. Considerati i temi specifici del workshop, è indispensabile insieme alla vostra presenza, anche quella dei responsabili delle protezioni civili comunali, degli uffici tecnici (o loro delegati) e dei segretari comunali.

Carlo Tansi direttore della Protezione Civile della Regione Calabria.

Pubblicato in Calabria

I lavoratori della Lamezia Multiservizi hanno annunciato lo stato di agitazione che appare probabile culmini in una giornata di sciopero.

Il motivo, spiegato in una nota delle Rsu nonché a firma delle sigle sindacali, Cgil, Cisl Reti e Uiltrasporti, è quello della “mancata retribuzione della tredicesima mensilità e del mese di dicembre 2017(Rifiuti a Lamezia)

Non solo ma la Multiservizi deve pagare a quattro anni di arretrati di buoni pasto

Gravi pertanto lo stato di notevoli disagio e le difficoltà alle centinaia di famiglie che vivono di questo solo reddito.

Tra questi anche i lavoratori del cantiere di Amantea.

Se la Multiservizi non provvederà a pagare il personale non resta che lo sciopero.

Ma la Multiservizi ha una notevole esposizione debitoria avendo elevatissimi crediti verso i comuni di Lamezia Terme e di Amantea

Un cane che si morde la coda.

I comuni non pagano la Multiservizi, il personale sciopera , le città restano sporche

Così stanti le cose . “A fronte di una situazione così delicata e nella totale incertezza di poter esigere nell’immediato quanto maturato, l’assemblea ha proclamato lo stato di agitazione che culminerà in una giornata di sciopero se i problemi sopra esposti non dovessero essere risolti nel tempo che la procedura stabilisce”.

Rifiuti a Roma

Pubblicato in Cronaca

L’uomo, di 49 anni, avrebbe rivolto attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne.

In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle fiamme gialle sono emersi alcuni episodi di cui si è reso protagonista Luigi Muraca., di Lamezia Terme, già consigliere comunale del disciolto Comune lametino, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una persona minorenne, all’epoca dei fatti poco più che quattordicenne.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio e dal Sostituto Procuratore Luigi Maffia, hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Muraca (cl. 1968) di Lamezia Terme, già consigliere comunale del disciolto Comune, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.

In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle Fiamme Gialle sono emersi alcuni episodi di cui si sarebbe reso protagonista il 49enne, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne, all’epoca dei fatti poco più che quattordicenne.

Le successive attività investigative disposte da questa Procura della Repubblica ed eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno confermato il quadro accusatorio che, all’esito delle ulteriori indagini, ha determinato il Procuratore della Repubblica ad emettere il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Muraca.

Il provvedimento è stato eseguito nella nottata odierna dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, che hanno associato l’indagato presso la competente Casa Circondariale.

Pubblicato in Lamezia Terme

Gianfranco Luzzo presidente del Consiglio di amministrazione della Lamezia Multiservizi spa si è dimesso.

 

«Gli impegni di carattere personale non mi consentono di continuare ad assolvere all'incarico di presidente e, conseguentemente, rassegno con effetto immediato, le mie dimissioni dalle cariche. Ringrazio Lei e quanti hanno concorso alla mia nomina così come ringrazio la dirigenza della Società e la struttura tutta, la cui collaborazione è stata di valido supporto per le iniziative fin qui portate avanti. ».

Così ha scritto al sindaco Paolo Mascaro, ai consiglieri del Cda, Luca Scaramuzzino e Pietro Putame ed al presidente del Collegio sindacale, Smeraldo Polopoli.

«Le iniziative, che sono sicuro saranno oggetto di attenzione, possono riassumersi spiega - :nell'impegno a garantire pareggio economico del bilancio 2017, nella formulazione del piano concordato con i Comuni soci per il rientro del debito maturato a loro carico; nell'individuazione della nuova sede, negli adempimenti alla legge Madia».

«Confido – conclude Luzzo – che vengano assicurate da subito le risorse finanziarie necessarie a far fronte alle continue richieste che giornalmente provengono dai creditori ed il cui mancato soddisfacimento potrebbe comportare anche la sospensione di servizi essenziali.

 

Nel confermarLe la mia stima, Le formulo sinceri saluti e l'augurio alla Città di Lamezia perché possa affrontare e superare questo momento di grave difficoltà».

Ora la “patata” passa alle terna commissariale.

Pubblicato in Lamezia Terme

Dopo il tour di inaugurazione della A2 Oliverio compie il tour delle scuole sicure

Giovedì, 23 novembre, sarà la volta del cantiere ‘’Scuole Sicure 500’’, un grande progetto innovativo che sta diventando realtà.

Imponenti le cifre che la Giunta regionale ha investito: 406 milioni di euro per un totale di 500 progetti; 16 i lavori già completati; 90 i cantieri avviati e 300 in corso di definizione.

Il tour del Presidente Oliverio si svolgerà tra Aiello Calabro, Amantea, Falerna e Lamezia Terme.

Nella Città della Piana si terrà la conferenza stampa finale, al Liceo Campanella, dove la Regione ha un programma di investimenti di 6 milioni di euro.

L’iniziativa di giovedì 23 sarà una tappa di avvicinamento ad un convegno regionale sul tema delle scuole sicure che si terrà il primo dicembre prossimo.

“Si tratta – afferma il Presidente Mario Oliverio – del più importante investimento che sia mai stato fatto sul tema della sicurezza nelle scuole. Investire su questo tema, sulla sicurezza dei nostri ragazzi, è assolutamente fondamentale ed è uno dei temi principali che stiamo affrontando in queste settimane. Il nostro è un grande progetto che sta diventando realtà e il sopralluogo nei cantieri di giovedì prossimo, al quale ne seguiranno molti altri, testimonia di come siamo concretamente passati all’attuazione dei progetti di cambiamento della Calabria. Non secondario in questo nostro approccio è anche la ricaduta positiva per l’occupazione e per tutti quei lavoratori che troveranno possibilità di impiego nei cantieri”.

Questo il sopralluogo nei cantieri

23 novembre 2017

Ore 10,00 Aiello Calabro

Scuole primaria “C. Perri Cantafio”, via Nuova

Scuola secondaria di I° grado “C. Arlia”, via Campo

Ore 11,30 Amantea

I.T.C. “C. Mortati”, contrada S.Maria

Ore 12,30 Falerna Scalo

Scuola d’infanzia, viale dei Normanni

Ore 14,30 Lamezia Terme

IPSIA“Leonardo Da Vinci”, via S. Miceli

Ore 16,00 Lamezia Terme

Liceo delle Scienze Umane “T. Campanella”, via Cavallerizza

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