Ecco cosa scrive la minoranza.
"A seguito della legge di bilancio per il 2018, che ha modificato l'art. 243-bis del Tuel, la maggioranza ha deciso di prolungare l'agonia del predissesto fino al 2028!".
E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Franco Cicerelli e Nicola Bruno.
"Infatti, nell'ultima assise consiliare, tenutasi nei giorni scorsi, la maggioranza, guidata dal sindaco Giacinto Mannarino, ha approvato -commenta il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- la rimodulazione del predissesto, prolungando la condizione di difficoltà del nostro ente di altri 5 anni, mentre 10 anni erano un tempo sufficiente per mettere a posto i conti.
Il predissesto che, come è noto, è volto a scongiurare la situazione di dissesto, di cui è responsabile questa giunta, veniva approvato dalla maggioranza, per una durata decennale, con deliberazione consiliare n° 7 del 18/03/2013, rigettato, poi, dalla corte dei conti che, con provvedimento del 31/07/2014, deliberava di "non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale...valutando lo stesso non congruo ai fini del riequilibrio finanziario dell'ente".
Il 2 settembre 2014, con deliberazione consiliare n° 11, la maggioranza, targata Mannarino, riproponeva il piano di riequilibrio.
Da allora, il predissesto, introdotto nell'ordinamento nel 2012, ha registrato frequenti modifiche e integrazioni (D.L. 35/2013, convertito nella legge 64/2013; D.L. 69/2013, convertito nella legge 98/2013; D.L. 16/2014, convertito nella legge 68/2014), l'ultima delle quali, intervenuta a cura della legge di bilancio per il 2018, ha consentito ai comuni -continua il consigliere Nicola Bruno- in predissesto di rimodulare o riformulare il proprio piano di riequilibrio finanziario pluriennale e la maggioranza, anzichè cercare di uscire il prima possibile dal predissesto, con nonchalance, ha allungato a 15 esercizi la durata dell'agonia".
Ora "le misure negative del piano -conclude Bruno- peseranno non solo sui nostri figli ma anche sui nostri nipoti, con la stiratura a 15 anni!
Non erano forse sufficienti 10 anni di sacrifici da parte dei cittadini, già, oltremodo, "vessati"?
Perchè l'amministrazione ha chiesto dei tempi supplementari, visto che predissesto vuol dire tasse al massimo, zero servizi e zero investimenti?".