Si é tenuta in data 19 aprile u.s. in Longobardi l’inaugurazione dell’Associazione di Volontariato “Silvia”, intitolata alla memoria della giovane Silvia Scilinguo, venuta a mancare tragicamente nel 2010.
“Donare senza ricevere nulla in cambio” potrebbe essere lo slogan di questa associazione, fortemente voluta dalla sua presidente Wanda Farnese, che ha come mission quella di promuovere una maggiore inclusione delle persone anziane nella vita sociale della comunità.
Da un’analisi condotta nel proprio territorio di pertinenza risulta, in effetti, che il numero di persone di età maggiore ai 75 anni ammonta a circa 280 unità.
A loro saranno precipuamente rivolti gli sforzi dell’associazione che intende regalare un sorriso a chi ha tanto dato alla propria terra e alla propria famiglia e che merita di avere ancora un “posto al sole” nella propria comunità.
Si mira dunque a un maggiore benessere sociale che, secondo molti studiosi del tema, si persegue non solo attraverso l’ottimizzazione delle variabili economiche, quanto (soprattutto) attraverso politiche di inclusione di tutte le fasce sociali e anagrafiche.
All’incontro erano presenti il sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino che ha patrocinato e fortemente sostenuto l’iniziativa, Padre Domenico dei Minimi di Paola e il dr Kamal Abu-Taleb, presidente del Rotary Club di Amantea che ha esternato ammirazione per l’iniziativa e ha manifestato la sua disponibilità a promuovere azioni congiunte.
Tutti i partecipanti istituzionali hanno messo in evidenza il valore morale dell’evento, hanno sottolineato l’importanza di avviare iniziative di sussidiarietà su base locale, a tendere una mano a chi ne ha più bisogno, così come lo “schiavo” di Platone che ritorna nella caverna a liberare i suoi simili per dar luogo a una comunità virtuosa e feconda.
Avvicinando metaforicamente la “città delle rondini e quella dei topi” - descritte magistralmente da Calvino ne “Le città invisibili” – alla ripartizione tra giovani e anziani, l’auspicio è che attraverso l’impegno etico dei promotori di questa iniziativa si possa mirare a una concreta collaborazione tra fasce anagrafiche antitetiche al fine di far germogliare lo spirito fattivo, la voglia di fare e di donare che appartiene intrinsecamente alla popolazione più anziana.