Continua il botta e risposta sull’assise comunale dello scorso 16 giugno, tenutasi a seguito di <<diffida da parte del Prefetto di Cosenza>>.
<<Non accettiamo –replica il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- lezioni di alcun genere dal consigliere di maggioranza Antonio Costabile che, in questi anni, ha sposato appieno la “politica” dell’attuale giunta, rivelatasi totalmente fallimentare, né tanto meno lezioni sul bilancio, visto che il nostro ente versa in predissesto.
Le proposte sono nel nostro programma, verbalizzate in consiglio e nelle mozioni, di cui questa maggioranza inerte non ha mai tenuto conto.
Abbiamo chiesto, invano, che i consigli comunali si tenessero di pomeriggio proprio per consentirne la partecipazione sia dei cittadini sia degli stessi consiglieri, ma la maggioranza, negli ultimi due anni, ha convocato le sedute alle 9.30 del mattino o all’ora di pranzo.
Personalmente ho sempre presenziato ai consigli.
L’ultima volta ho giustificato l’assenza al sindaco per un concomitante impegno in udienza, sopravvenuto alla convocazione del 16 giugno u.s..
Avevo chiesto il rinvio, in seconda convocazione, prevista per lo scorso 17 giugno, ma il sindaco era impegnato in regione.
Sul breve ritardo del consigliere Cicerelli nulla osservo, tranne che pensare che una assise avente all’ordine del giorno l’approvazione del conto 2015 e del bilancio di previsione 2016-2018, si svolga, come confermato dallo stesso Costabile, in pochi minuti.
“Pur facendo i compiti a casa” e male, i nostri amministratori, in consiglio, dovrebbero discutere sugli argomenti all’ordine del giorno, anche, e soprattutto, in presenza dei cittadini.
Il problema, a ben vedere, è la convocazione dei consigli di mattina, molto spesso svoltisi senza la presenza degli stessi consiglieri di maggioranza.
Non abbiamo mai disertato la commissione bilancio, semplicemente perché è stata convocata una sola volta a cui ho partecipato personalmente.
Ci dispiace non solo per il contenuto delle osservazioni del giovane consigliere, per nulla corrispondenti alla realtà dei fatti, ma anche per il tono “professorale” usato>>.