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5gL’Amministrazione Comunale di San Pietro in Amantea, capitanata dal Sindaco Gioacchino Lorelli, ha approvato il 14 aprile 2020, con Delibera di Giunta n.11, l’adesione alla moratoria per la sperimentazione della tecnologia 5G su tutto il territorio comunale e il monitoraggio ambientale per la tutela della salute pubblica.  Non si potranno installare, quindi, antenne della nuova tecnologia 5G su tutto il territorio del suo Comune, anche se pare che ad oggi nel Comune di San Pietro in Amantea non siano presenti né le antenne 3G ne le 4G, la redazione comunque esprime una sentita lode a questo piccolo Comune nostro vicino per l'attenzione all'ambiente e ad alle problematiche ad esso connesse.

Anche se, a dirla tutta, le Giunte Comunali non hanno alcun potere decisionale in questo senso, perché la titolarità autorizzativa per l'installazione di ripetitori ed antenne è riservata al Ministero della Salute ed alla nostra Regione, in conclusione, queste azioni servono per sollecitare l'opinione pubblica in primis e servono a far presente la volontà politica della città nel caso venissero prese decisioni in tal senso, infine rimane il caso di segnalare, che le compagnie telefoniche, nel caso di diniego di un ente pubblico comunale all'installazione di un antenna 5G, con un semplice ricorso al TAR, sicuramente vedrebbero accolte le loro ragioni.

Tornando all'atto pubblico, di cui al titolo del presente articolo, vi informiamo che la Giunta Comunale composta da Gioacchino Lorelli (Sindaco), Daniela Zicarelli e Danilo Caruso (Assessori) ha accolto l’invito dell’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita con il quale si richiama la responsabilità dei governanti che agevolano la messa in atto di questa nuova generazione delle telecomunicazioni 5G senza alcun approccio critico, invitando le Amministrazioni ad effettuare una valutazione approfondita su questa nuova tecnologia.

L’Amministrazione Comunale di San Pietro in Amantea ha già sostenuto a più riprese l’esigenza di avviare una attiva campagna di promozione sui temi della tutela ambientale, della salute e della democrazia partecipativa.

Per questo, oggi, si è deliberato quanto segue:

di esprimere parere negativo (fino quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia) riguardo l'installazione sul territorio comunale di San Pietro in Amantea di antenne della nuova tecnologia 5G;

di astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove tecnologie come il 5G che possano condurre ad un aggravamento delle condizioni di insalubrità ambientale;

di aderire al documento sottoscritto da 170 scienziati di tutto il mondo, di cui 27 italiani, che chiedono una moratoria sulla realizzazione della rete 5G;

la riaffermazione della tutela e della salvaguardia della salute umana e della tutela ambientale come valori di rilievo costituzionale, nonché beni inalienabili (articolo 9, secondo comma e articolo 32, primo comma) inoltrando pertanto la presente delibera della Giunta del Comune di San Pietro in Amantea ai Ministeri di Ambiente, del Territorio e della Tutela del mare, della Salute e dello Sviluppo Economico e all’Osservatorio Ambientale per il Diritto per la Vita.

Gli altri Comuni, vicino a noi, stanno valutando di effettuare la moratoria?

Il Comune di Amantea che fa?

I nostri Commissari Straordinari stanno pensando ad una moratoria? Se vogliono possiamo fornirgli il numero del Sindaco di San Pietro in Amantea.

Pubblicato in Primo Piano

Il 26 gennaio p.v. si voterà anche nella nostra Calabria per eleggere il Governatore e il Consiglio Regionale.

Oggi, alle ore 12:00, è stato chiuso il termine per la presentazione delle liste elettorali e così da domani inizierà ufficialmente la campagna elettorale che sarà molto vivace e che a dire il vero sarà anche la più breve della storia regionale.

Durerà meno di un mese.

 

 

E nelle piazze e nelle televisioni locali ne vedremo di tutti i colori con galoppini che distribuiscono schede e volantini multicolori e giornalisti e commentatori che fanno gli elogi a questo o a quel candidato per accaparrarsi le loro simpatie. Quattro sono in tutto i candidati che concorreranno per la carica di Governatore della Calabria: Pippo Callipo, il re del tonno, per il centro sinistra; Carlo Tanzi, ex della Protezione Civile, come indipendente; Francesco Aiello, Docente universitario UNICAL per il Movimento 5 Stelle; Jole Santelli, Deputato di Forza Italia e ex Vice Sindaco di Cosenza per la coalizione di centro destra. Nel lontano 2014, invece, i concorrenti erano in numero di cinque. Uno in meno, meglio così. Avremo una scheda elettorale più piccola. Le liste presentate sono in tutto quindici e centinaia i candidati a consigliere regionale. Pochi saranno gli eletti perché portatori di voti, la maggioranza farà da comparsa aspettando giorni migliori. Il centro destra ne annovera il numero maggiore. Sfogliando le liste e leggendo i nomi mi sono accorto che in questa tornata elettorale regionale molti Consiglieri Regionali che occupavano fino ad ieri uno scranno alla Cittadella non sono stati presentati perché impresentabili. Evidentemente hanno avuto o hanno qualche guaio con la giustizia. Pippo Callipo, candidato Governatore del centro sinistra, ha fatto sentire la sua voce, ha puntato i piedi e l’ha spuntata. O io o loro. E così molti big non hanno trovato posto nelle liste elettorali a lui collegate. Tra gli esclusi spiccano nomi illustri e eccellenti: Orlandino Greco, Bruno Censore, l’ex Assessore Nino De Gaetano, Ciccio D’Agostino, tutti fatti fuori per espressa volontà di Callipo. Altri consiglieri, invece, hanno scelto spontaneamente di non scendere in campo. Spulciando poi la lista di Fratelli d’Italia, Circoscrizione Nord ( Cosenza ) mi sono imbattuto sul nome di Gioacchino Lorelli, Sindaco in carica del Comune di San Pietro in Amantea. E’ la prima volta nella storia calabrese che un cittadino del piccolo comune cosentino aspira alla carica di Consigliere Regionale. La sua inclusione nella lista di Giorgia Meloni, anche se da questa estate si sussurravano le voci dopo che il Lorelli aveva abbandonato per protesta la Lega di Matteo Salvini, è stata accolta dai cittadini dell’antico borgo con segni di giubilo. Peccato, però, che in un’altra lista sempre della stessa coalizione ci sia un concorrente della nostra amata Amantea che ricopre la carica di Assessore e che gode stima e fiducia tra i cittadini e che gli toglierà parecchi voti. Comunque questa volta i cittadini di San Pietro in Amantea non dovranno disertare le urne. In massa dovranno andare a votare. Molti di loro che nelle ultime elezioni europee hanno votato la Lega di Salvini dovranno cambiare non schieramento politico ma lista elettorale. Per questa volta, e solo per questa volta, si dovranno turare il naso come ci ha insegnato Montanelli quando invitava gli italiani a votare Democrazia Cristiana, e dovranno mettere una crocetta sul simbolo di Fratelli d’Italia e scrivere sulla scheda il nome di Gioacchino Lorelli. Basta solo il cognome. Perché dovranno dare il voto alla lista Fdl? Perché in quella lista c’è il nome di un nostro concittadino e che se venisse eletto Consigliere Regionale potrebbe fare molte cose per il bene del nostro paesello che a poco a poco sta perdendo la sua identità. In bocca al lupo, signor Sindaco!

Pubblicato in Longobardi

Il sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli ha preso le sue decisioni.

Dopo un incontro con il referente regionale Ernesto Rapani, con una missiva indirizzata agli organi nazionali del partito ha aderito a Fratelli d’Italia, il movimento guidato da Giorgia Meloni.

Una scelta in continuità, per quanto riguarda il posizionamento nel centrodestra, rispetto alle ideologie politiche che lo stesso Lorelli ha espresso nel corso degli anni,

 

ma anche una differenziazione che rivolge lo sguardo ad un ambito di identità nazionale ben diverso da quello ipotizzato da altre forze politiche, dalle quali l’attuale primo cittadino del comune collinare ha preso le distanze.

«Fratelli d’Italia – ha argomentato Gioacchino Lorelli – esprime lo spirito di servizio di un centrodestra che rivolge le proprie attenzioni alle esigenze del territorio e delle singole comunità.

Un’attenzione che le politiche varate dagli ultimi governi nazionali avevano di fatto offuscato.

Non va dimenticato, infatti, che l’Italia non è rappresentata soltanto da grandi realtà metropolitane operose e laboriose o da regioni che esprimono un rapporto efficienza – efficacia altissimo, vi sono anche borghi e centri storici che meritano lo stesso livello di considerazione. In Fratelli d’Italia ho trovato quella sensibilità che, pur nelle differenze, protende ad uno sviluppo unitario del Paese.

E in una regione come la Calabria che guarda tanto al mare come alla montagna, tanto all’industria quanto all’agricoltura, tanto al turismo quanto ai trasporti è necessario avere una visione d’insieme ampia e diversificata. La presenza sul territorio di Fratelli d’Italia, da questo punto di vista, è una sorta di garanzia, soprattutto nel rapporto con le istituzioni. In questo scenario, come ho già avuto modo di ribadire in più occasioni, occorre ripartire dalla base e dagli aspetti sociali delle comunità per accrescere l’interesse verso la politica e non il contrario.

Ed è in questo contesto che sono pronto a dare il mio contributo».

L’adesione a Fratelli d’Italia, da parte di Gioacchino Lorelli, diventa strategica.

Il primo cittadino di San Pietro in Amantea, infatti, da tempo ha avviato un percorso di sinergie e di alleanza con altri omologhi della costa tirrenica e dell’hinterland.

Una sorta di movimento spontaneo che accoglie i piccoli centri, chiamati ad affrontare ogni giorno mille difficoltà e problemi.

È probabile, dunque, che la geografia politica cambierà molto presto: le elezioni regionali sono alle porte.

Pubblicato in Belmonte Calabro

salvinoAl Commissario Regionale Cristian Invernizzi

Al Segretario Nazionale Matteo Salvini

Gentilissimi,

con la presente comunico il mio addio alla Lega. Non posso sentirmi rappresentato da un leader che tenta di annullare con l’uso costante dei social, disertando le sedi istituzionali, i presidi di democrazia che rendono l’Italia forte, unica e coesa. C’è un momento in cui la campagna elettorale deve conoscere la parola fine e lasciare il passo al confronto e alla discussione. Nella mia seppur breve permanenza non ho riscontrato nella Lega nessuno di questi elementi. Ci sono già stati esempi di “uomini soli al comando” e la storia insegna che non sono di certo questi i modelli da seguire”.

La Politica, quella autentica non può basarsi su slogan ad effetto, su post sulle reti sociali o su aperitivi consumati in spiaggia. Esiste una liturgia democratica che merita rispetto e considerazione ed esiste anche un rapporto analisi – proposta che non può essere ignorato o calato dall’alto.

Non si possono invocare “pieni poteri”: perché ciò colliderebbe frontalmente con l’egregio lavoro svolto dai nostri padri costituzionalisti che hanno espresso i desideri e la volontà di una popolazione ferita che guardava alla rinascita e allo sviluppo. Non si possono chiedere “pieni poteri”, evocando un decreto adottato dal parlamentotedesco nel 1933, che determinò l’avvio della dittatura nazista. Ciò che Papa Giovanni Paolo II definì, a ragione, il “male assoluto”. Ma nel mio addio non c’è solo una valutazione ideologica. Anche i contenuti, pochi per la verità, offerti al dibattito penalizzano le regioni del Sud e, di conseguenza, coloro che vivono queste realtà. Il regionalismo differenziato, così come concepito dalla Lega, va a toccare le fasce più povere: chi ha di più avrà sempre di più e chi ha di meno avrà sempre meno. È innegabile che questo provvedimento, basato sulla (il)legittima richiesta di autonomia da parte di tre delle più ricche regioni del Paese, penalizza i territori più poveri. Non dobbiamo dimenticare, e lo ricordiamo ogni giorno sulla nostra pelle, il divario che esiste tra l’area settentrionale e quella meridionale dello Stivale. Un divario che si evince nella sanità, nei trasporti, nella scuola, nelle politiche sociali. Per la Calabria in particolare, al danno del minore sviluppo si aggiungerà anche la beffa di vedersi ridurre i diritti di cittadinanza già precari, per via delle minori entrate fiscali dovute agli alti tassi di disoccupazione e alla fragilità del tessuto produttivo. Una prospettiva inaccettabile, come quella che negli anni 60/70, divise il mondo del lavoro in lavoratori di serie A e di serie B, che finirebbe per allargare il solco fra la parte ricca e quella meno ricca del Paese. Senza lo sviluppo del Sud per l’Italia non c’è un futuro.

Ed è proprio sulla Calabria che Matteo Salvini e la Lega hanno dimostrato una totale assenza di considerazione. Siamo alla vigilia di una competizione elettorale importante e le uniche dichiarazioni fatte su tale tema riportano testualmente: “stiamo lavorando al progetto Calabria, prima che ai nomi”. Come si può dare forma e sostanza ad un progetto senza i “nomi” di chi lo dovrà realizzare. Prima si devono individuare le persone e poi fare un programma. Se fosse vero il contrario è come costruire una casa senza un ingegnere che ne curi il progetto. Tutto verrebbe confezionato a monte: una sorta di prefabbricato strutturale di incarichi e funzioni. Andando nel merito: come si può edificare una “casa” se, ad oggi, non esiste una struttura di partito, nonostante il commissario Cristian Invernizzi sia stato nominato il 15 aprile. In quasi sei mesi le cose sono peggiorate e le divisioni sono evidenti. Ci sono persone in Calabria che avrebbero fatto molto meglio di lui. Ma le scelte dell’alto nella Lega sono quelle preferite: salvo poi chiedere a chi opera sul territorio voti e consensi che non possono essere più espressi per alimentare una macchina, ma per risolvere problemi.

                                         Il Sindaco di San Pietro in Amantea

Gioacchino Lorelli

Pubblicato in Primo Piano

Il sindaco di San Pietro in Amantea sgombra il campo da ogni dubbio: nessuna discarica verrà mai collocata nel territorio di competenza comunale. “Di concerto con gli organismi regionali e con altre municipalità del comprensorio, è stata data ampia disponibilità alla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano. Null’altro”.

«Nello specifico – aggiunge Gioacchino Lorelli, primo cittadino del centro collinare – San Pietro è stato inserito tra i destinatari del progetto denominato “Forum” che, dal punto di vista finanziario va a rivalersi sul “Por Calabria Fesr 2014- 2020”.

Il sito in questione sarà progettato dagli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e prevede, con l’ausilio di tecnologie innovative, di incentivare in maniera significativa e funzionale la riduzione dello smaltimento in discarica degli scarti di cibo e degli alimenti che potranno essere destinati a compostaggio, diminuendo così l’impatto ambientale da essi generati. L’obiettivo di questa iniziativa è agire in maniera consortile con gli altri comuni del comprensorio che hanno già aderito al progetto con delibera di consiglio per riutilizzare in maniera eco compatibile i materiali che, già per tradizione, nelle famiglie contadine, venivano destinati alla crescita degli animali domestici. Il sito potrà accogliere un’utenza di circa 30 mila abitanti».

Della realizzazione di questo progetto si è approfonditamente discusso nell’assemblea della cosiddetta Aro (Area raccolta ottimali) che ha avuto luogo lo scorso 5 settembre, su disposizione del presidente Roberto Perrotta, presso il comune di Paola.

«In quella riunione – conclude Gioacchino Lorelli - era presente il vice presidente dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) di Cosenza Vincenzo Granata. Dove è stato verbalizzato che nel territorio di San Pietro in Amantea non sorgerà mai nessuna discarica» ma solo un sito di trattamento della FORSU in compost .

L’eco-distretto della Provincia di Cosenza, che presumibilmente si farà a Morano Calabro prevede l’ampliamento di discariche già esistenti e la costruzione di nuove ( ma non Sicuramente nel Territorio di San Pietro in Amantea), che dovrebbe risolvere l’annoso problema dello stoccaggio del pattume prodotto.

Una soluzione che potrà essere facilitata solo se di amplifica la capacità di riutilizzo e di riciclo.

È solo ed esclusivamente in questa direzione che il sindaco di San Pietro ha dato e confermerà il via libera.

San Pietro in Amantea li 17/09/2019        

                                                                                               IL SINDACO

                                                                                           Gioacchino LORELLI

Pubblicato in Basso Tirreno

Chi altri se non Carlo Guccione ha attenzione ai problemi del nostro territorio?

Parliamo di Amantea, Belmonte Calabro, Lago, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, eccetera.

Eccone un’alra prova.

 

 

“Entro pochi mesi un’altra delle ventuno strutture in provincia di Cosenza, costruite negli anni novanta con finanziamenti del Ministero della Salute (legge 67/1988, ex articolo 20) e costate 14 milioni di euro, entrerà ufficialmente in funzione e sarà pronta ad ospitare dieci minori con problematiche psicopatologiche e/o anche sottoposti a procedimento minorile”.

È quanto ha affermato il consigliere regionale Carlo Guccione.

“Sono ormai in fase conclusiva i lavori di ristrutturazione e riqualificazione da parte dell’Asp di Cosenza.

Nei giorni scorsi ho effettuato un sopralluogo a San Pietro in Amantea e constatato personalmente che mancano poche rifiniture e a breve l’impresa che si è aggiudicata i lavori consegnerà l’immobile”.

Ieri si è tenuto un incontro alla Cittadella regionale insieme al Commissario Saverio Cotticelli.

Oltre al consigliere regionale Carlo Guccione erano presenti il sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli e l’assessore Danilo Caruso, il consigliere comunale di Amantea Tommaso Signorelli, la direttrice del Centro regionale per la Giustizia minorile Isabella Mastropasqua, il dottor Luciano Lucania del Dipartimento Salute della Regione.

“L’incontro è servito a stabilire un cronoprogramma – ha spiegato il consigliere Guccione - per l’apertura di questa importantissima struttura sanitaria, che darà una risposta ai tanti minori che oggi sono costretti ad andare fuori regione per mancanza di questi servizi sanitari.

Fino ad oggi ciò non ha fatto altro che aumentare l’emigrazione sanitaria passiva, con un costo altissimo per la regione, sia in termini economici che sociali.

L’impegno che è stato assunto ieri insieme al commissario Cotticelli è quello di accelerare tutte le procedure burocratiche che consentano in pochi mesi l’apertura dell’immobile e l’erogazione di questa importante prestazione sanitaria.

Il commissario Cotticelli ha dimostrato grande disponibilità, impegno e concretezza al fine di raggiungere un obiettivo importante, visto che con l’attivazione di questa struttura finalmente anche la Calabria potrà dare accoglienza ai minori con problematiche psicopatologiche e/o sottoposte a procedimento minorile”.

Catanzaro, 24 luglio 2019

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ecco cosa scrive il sindaco di San Pietro Gioacchino Lorelli:

 

ILL.MO SIGNOR SINDACO -          Presidente Ufficio di Piano   - AMANTEA

 

e, p.c.

SIGNORI SINDACI DI

BELMONTE CALABRO

LAGO

FIUMEFREDDO BRUZIO

CLETO

LONGOBARDI

SERRA AIELLO

 

Oggetto: Ufficio di piano. Dimissioni carica vicepresidente Coordinamento Istituzionale.

 

Egregio Presidente,

l’andamento della riunione di stamattina ha solo confermato i dubbi e le perplessità già in essere sia nella gestione del progetto “Home Care Premium”, della precedente amministrazione, sia nella gestione commissariale.

Del che con la schiettezza che gli è propria, ha sempre fatto constare, sia nei verbali del coordinamento istituzionale, sia tramite missive, tutte acquisite al predetto Ufficio di piano. L’azione del sottoscritto è stata sempre improntata a tutele della vigile osservanza della legalità e delle popolazioni amministrate.

Non pensa che si siano verificate le condizioni per un prosieguo di collaborazione quale vicepresidente del predetto coordinamento anche perché le Sue prese di posizioni non si discostano molto da quelle fin’ora assunte da predecessori e commissario.

Pertanto con la presente rassegna le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica di vice presidente del Coordinamento Istituzionale.

Non me ne voglia, sig. Presidente, per la decisione presa, ma a questo punto lo scrivente non se la sente di continuare e pensa che la partecipazione, come semplice componente del coordinamento, sia la soluzione che più si confà al suo pensiero ed al suo modo di gestire alcune situazioni.

La collegialità è un bene prezioso e, per dire, la pubblicazione sul sito del Comune di Amantea del bando, senza avvisare nessuno, per l’Istituzione del registro pubblico dei fornitori per l'erogazione di prestazioni integrative nell'ambito del progetto "Home Care Premium 2017” non è certamente un buon viatico.

 

Le auguro buon lavoro.

San Pietro in Amantea 29 giugno 2017IL SINDACO  (Gioacchino Lorelli)

Pubblicato in Basso Tirreno

fascia tricoloreInes Nervi in Carratelli, donna calabrese della provincia di Cosenza e precisamente di San Pietro in Amantea, ricoprì per la prima volta dopo la caduta del fascismo la carica di Sindaco. Fu votata nella seconda tornata elettorale amministrativa del 24 marzo 1946. Capeggiava una lista della Democrazia Cristiana in contrapposizione ad una lista civica “Stella” capeggiata dall’Avvocato Ottavio Policicchio. Era la prima volta che votavano anche le donne e che avevano la possibilità di essere elette. Il Decreto N.74 Articolo 7 del 10 marzo 1946, sotto il Governo di Alcide De Gasperi, aveva sancito l’eleggibilità delle donne. Ecco cosa scrive Il Corriere d’informazione del 19 marzo 1946:- Per la prima volta una scheda tra le mani. Ai seggi non manca una certa emozione, tra le donne, certo, consapevoli di vivere in prima persona un traguardo storico e di avere per la prima volta la responsabilità di cittadine, sentita in modo trasversale, senza differenza di età, ceto e istruzione, come racconta Egisto Corradi del Corriere, testimone del voto di un gruppo di donne ai seggi di Lodi:- Stanno in fila,nel mattino grigio e piovigginoso, tutto ben in fila e composte al portone della loro sezione elettorale, in mano il certificato, il rosario e il libro delle devozioni. Sono a malapena le sette e loro, che vengono dritte dritte dalla prima messa, sono lì pigiate ad attendere. Entrano nel recinto… (…) Finalmente, a voto scodellato, comunicano le loro impressioni:- Ho fatto una croce grande, grande quanto tutto il foglio-. 1946 al voto: Io c’ero. Non ho votato perché ancora non avevo compiuto 21 anni, ero ancora un ragazzo, però io quel giorno delle votazioni me le ricordo ancora benissimo. E ricordo anche i giorni precedenti al voto, le adunate, i comizi, i volantini, i manifesti e poi lo spoglio delle schede, le ansie e le preoccupazioni dei candidati, i balli e le feste in casa del Sindaco eletto. L’elezione di un Sindaco donna nel lontano 1946 ha rappresentato per la Calabria la punta più avanzata della rinascita dell’impegno femminile nella politica comunale. Il nuovo Sindaco eletto era una donna energica, religiosa, insegnante elementare, coniugata e madre di due figli in tenera età: Carolina e Saverio. Nella lunga parentesi del fascismo le sue aspirazioni sociali e politiche sono assorbite tutte dall’impegno dell’insegnamento. Chi scrive è stato suo alunno in quinta elementare. Non c’era ancora in San Pietro in Amantea un edificio scolastico, perciò le aule scolastiche di allora erano magazzini a piano terra. La nostra aula si trovava nell’allora Via Michele Bianchi ora Via del Popolo nell’abitazione della famiglia De Grazia presso il Ponte del Vallone. Negli anni 60 ospitò finanche la Farmacia del Dottor Ferraro. La Signora Nervi Ines sbaragliò gli uomini, suoi avversari politici, e vinse le elezioni a grandissima maggioranza. Venne eletta alla carica di Sindaco nella seduta consiliare del 31 marzo 1946 con 14 voti, due in più della sua stessa maggioranza consiliare. C’è da precisare che allora i Sindaci venivano eletti dai consiglieri comunali nella prima seduta del consiglio convocato dopo la votazione. In quella tornata elettorale venne eletta anche un’altra donna. Fu Lucarelli Vincenzina, la nonna paterna del carissimo nipote Periglio Grassullo. La signora Nervi restò in carica fino alle elezioni amministrative del giugno 1952. Realizzò alcune opere importanti: la fognatura comunale e la pavimentazione della strada principale del paese che va da Piazza IV Novembre a Piazzetta Margherita. Allora qui terminava il paese, tanto è vero che lo spazzino comunale dell’epoca Zio Roberto, non scopava il tratto che va da Piazzetta Margherita al Ponte del Vallone.

Da allora in poi San Pietro in Amantea ha avuto soltanto Sindaci maschi. Anche il mio paese natale ha scaricato le donne come del resto hanno fatto altri Comuni calabresi. Queste donne coraggiose, intelligenti, esperte, sono rimaste “corpi estranei” in un mondo politico dominato dai maschi. Amantea ha dovuto aspettare oltre 68 anni per avere per la prima volta un Sindaco donna. Non le fecero neppure terminare la consiliatura. Venne disarcionata dalla carica di Sindaco dalla sua stessa maggioranza.

Il nostro Sindaco è morto da diversi anni ed è seppellito nella tomba di famiglia nel cimitero di San Pietro in Amantea. A tutt’oggi non le è stata intitolata nessuna strada. Io, consiglierei, o meglio suggerirei in punta di pioedi al Sindaco e all’intero Consiglio Comunale, l’intitolazione in suo onore della Sala Consiliare per ricordare alle nuove generazioni il suo nome e l’azione politico amministrativa svolta.

Il nostro amato Sindaco, però, sarà ricordato mercoledì 3 maggio nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio alla presenza della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini. Saranno presenti alla cerimonia il Sindaco di San Pietro in Amantea Sig. Gioacchino Lorelli e certamente anche i familiari della compianta mia maestra elementare. Anche io ero stato invitato alla cerimonia, ma ho dovuto declinare l’invito per motivi di salute.

Pubblicato in Italia

grotta sanUna stretta di mano, un numero di protocollo e l’intenzione di proseguire insieme lungo lo stesso cammino.

 

Il sindaco di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli, ha fortemente voluto per la prossima stagione estiva legare la sua città alla Grotta dei desideri, ospitando la serata dedicata alle donne che si terrà il prossimo 3 agosto.

 

«Da alcuni anni – evidenzia lo stesso Lorelli – patrociniamo abitualmente il fashion contest che è oramai divenuto un evento di caratura nazionale.

Accogliendo le sollecitazioni di una buona parte della collettività sanpietrese abbiamo chiesto alla direzione artistica della kermesse, nel nome del buon vicinato che intercorre con Amantea, di sviluppare una delle serate in programma nel nostro suggestivo borgo. E così è stato.

 

Abbiamo già provveduto ad effettuare un sopralluogo e a determinare le possibili location per consentire il perfetto svolgimento dello spettacolo. San Pietro in Amantea è una comunità che si nutre di bellezza e di incanto.

La suggestiva piazza, la calma dei suoi vicoli, le produzioni a chilometri zero, l’aria salubre della collina ed il centro storico sono solo alcuni dei fattori di attrattiva che meritano di essere conosciuti e apprezzati. La presenza di giornalisti e di personaggi del jet – set nazionale ed internazionale, unitamente al lavoro di divulgazione già prodotto fino a questo momento, consentirà un ulteriore passo in avanti in questa direzione».

«L’invito del sindaco – rimarca il direttore artistico Ernesto Pastore – non poteva non essere accolto. Abbiamo sempre detto che la Grotta dei desideri è l’evento non solo di Amantea, ma di una regione che vuole cambiare atteggiamento, che vuole aprirsi al nuovo.

 

Già lo scorso anno, grazie alla disponibilità del primo cittadino Filomena Greco, abbiamo deciso di effettuare la cerimonia di consegna delle borse di studio a Cariati, consentendo alla Ionio e al Tirreno di abbracciarsi nel segno della moda e della bellezza.

Adesso cercheremo di unire il mare con le colline, nella consapevolezza di creare un evento che possa calarsi perfettamente nella realtà di San Pietro in Amantea, consentendone la massima fruizione. L’attenzione al territorio, del resto, è dimostrata nei fatti. La Grotta dei desideri, infatti, ha patrocinato anche l’evento solidale “Mamme per le mamme” che avrà luogo il prossimo 14 maggio ad Amantea (Cs).

Si tratta di una passeggiata a sostegno delle mamme in difficoltà economiche, fisiche e psichiche. La partenza è prevista per le ore 16 dal piazzale antistante il Lido Azzurro sul lungomare di Amantea.

Tutto ciò permetterà di raccogliere fondi che saranno interamente destinati al centro di accoglienza “Stella del mare” di Paola (Cs).

«Da circa tre anni a questa parte – conclude il direttore artistico – perseguiamo il concetto di responsabilità sociale. Due anni addietro abbiamo contribuito all’iscrizione al campionato dell’Ac Amantea; nel 2016 abbiamo donato al comune di Amantea la nuova toponomastica posta all’ingresso del parco della Grotta e per il 2017 abbiamo rivolto la nostra attenzione alle mamme, allo scopo di far comprendere quanto esse siano importanti».

Prosegue, inoltre, fino al prossimo 28 aprile la selezione pubblica riservata ai modelli e alle modelle che vorranno prendere parte ad uno degli eventi di moda più importanti del panorama nazionale ed internazionale. Il bando di selezione è aperto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni. Tutta la documentazione è scaricabile dal sito www.grottadeidesideri.com e dalla pagina Facebook ufficiale.

Su entrambi i canali verranno pubblicati, entro il prossimo 8 maggio, i nominativi dei prescelti. L’obiettivo è offrire una possibilità di lavoro concreta alle nuove generazioni che vogliono intraprendere una carriera professionale in questo particolare settore.

Il Sindaco di San Pietro in Amantea con una ordinanza, la n.6 del 14 aprile 2017 comunica alla cittadinanza che il tratto di strada SP258 progressiva Km 9,5 in direzione Lago è stato ripristinato.

 

 

Il suddetto tratto era stato chiuso al transito veicolare e pedonale il 29 gennaio 2017 per caduta massi, ordinanza n.1/2017.

Ci sono voluti la bellezza di 76 lunghi giorni per la riapertura della strada da parte della Provincia di Cosenza.

 

Il masso caduto si era fermato sul ciglio della strada come dimostra la foto che allego e non ostruiva minimamente la circolazione.

 

Mi fa piacere che il Sindaco è lieto di aver comunicato agli utenti il ripristino della viabilità prima della Santa Pasqua.

Ha voluto ringraziare e ha fatto benissimo il Presidente della Provincia e tutti gli uffici provinciali che si sono interessati perché si ottenesse in così breve tempo questo importante risultato.

 

Ci sono voluti due mesi e mezzo perché intervenisse la Provincia.

Sono pochi?

Sono tanti?

Ma davvero la strada è stata riaperta?

 

La segnaletica che si trova sulla provinciale lato destro ingresso cimitero di San Pietro in Amantea dice che la strada è ancora interrotta.( Vedere foto che allego). di Francesco Gagliardi

Pubblicato in Basso Tirreno
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