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Riccardo Clemente

Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose  occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info

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Non sempre il SSN si fa carico dei costi relativi ad interventi di chirurgia estetica, ma solo nelle strutture pubbliche è richiesta la “specializzazione”

L’idea del ritocchino invade le menti e sovrasta i pensieri sempre di più persone, che senza pensarci su due volte, decidono di stringere amicizia con il bisturi e sottoporsi a specifici interventi di chirurgia estetica.

Non c’è niente di male nel voler apparire più belli, cercando di raggiungere quel concetto di perfezione assoluta, che tanto ha contraddistinto la civiltà greca degli albori.

Però, è inutile nascondersi dietro un dito, tutti sappiamo che la perfezione non esiste, o meglio, ci sono tanti concetti ben distinti tra loro, tutti uniti nello stesso insieme: tante diverse visioni di un unico astratto concetto.

Tralasciando filosofiche digressioni, è possibile tirare in ballo un sempre attuale modo di dire: “chi bello vuole apparire, un po' deve soffrire”. È questo il succo della chirurgia estetica. Forse, il comune detto potrebbe essere anche allungato: “chi bello vuole apparire, un po' deve soffrire e tanto denaro deve elargire”. Le cifre da spendere per i ritocchini desiderati sono, infatti, davvero alte e molti cercano di approfondire la questione della chirurgia estetica convenzionata.

 

Quando la chirurgia estetica è convenzionata?

Partiamo subito con una precisazione: gli interventi estetici non sono mai a carico del Servizio Sanitario Nazionale, anche se le quotidiane vicende di cronaca medica ci hanno abituato a particolari casi in cui un intervento di chirurgia estetica è stato mascherato sotto il nome di intervento funzionale. Una procedura largamente usata da tanti professionisti del settore, che hanno portato a creare un grande vuoto nelle casse dello Stato. Non solo: molti chirurghi, facendo passare lo specifico intervento come un intervento funzionale e, quindi, a carico del SSN, si fanno anche pagare (magari con benevoli sconti sul costo totale), così come avviene nel settore privato. Oltre il danno la beffa!

Gli interventi di chirurgia estetica convenzionata, però, esistono e sono interamente a carico del SSN, ma solo quando attorno a loro si chiudono a cerchio una serie di circostanze che li legano a gravi problematiche da risolvere.

Infatti, si può tranquillamente parlare di interventi convenzionati quando il tutto è legato a malformazioni acquisite o congenite, gravi traumi (ad esempio ustioni) o ancora quando ci si ritrova dinanzi a casi di seno tuberoso, labbro leporino, ovvero per correggere gli effetti di un forte dimagrimento (legato ad una precedente condizione di obesità) attraverso, ad esempio, l’addominoplastica convenzionata.

Ma, esistono tanti altri casi in cui il Servizio Sanitario Nazionale si fa carico di interventi di chirurgia estetica, i quali devono tutti necessariamente essere subordinati ad una condizione medica tale da far ritenere opportuno l’intervento.

 

Quali strutture scegliere?

Una sola precisazione: solo nelle strutture pubbliche è richiesta la specializzazione, mentre nel privato si può operare con il solo titolo di medico-chirurgo, senza aver approfondito le proprie conoscenze attraverso specifici corsi riconosciuti a livello nazionale, ai quali si accede mediante pubblico concorso.

Basta questo per capire e rispondere alla precedente domanda.

I ritocchini, così come siamo abituati a chiamarli, sono interventi molto delicati e che richiedono un bagaglio di conoscenze molto grande, unito a una grande esperienza nel settore.

Una specializzazione, che non si prende per “sentito dire” (molti scelgono il professionista, che subito diventa “di fiducia” seguendo questa particolare procedura) può evitare delle spiacevoli conseguenze.

La chirurgia estetica non è solo apparenza!

La sorpresa e' all’ordine del giorno nel grande calcio europeo

Martedì, 13 Settembre 2016 08:53 Pubblicato in Italia

calcio

Con il ritorno del grande calcio, gli scommettitori di tutta Europa possono sbizzarrirsi con una lunga teoria di gare sulle quali possono cercare di mettere a frutto le proprie competenze. Pur se ancora all’inizio, e probabilmente proprio per questo motivo, i maggiori tornei del vecchio continente sono stati sinora caratterizzati da una lunga serie di sorprese.

Basti pensare ad esempio alla Ligue 1, ove la classifica vede appaiate in testa Monaco e Nizza, con la corazzata Paris Saint Germain, dominatrice delle ultime annate, costretta a inseguire. Ma non solo monegaschi e savoiardi si stanno proponendo come possibili novità, se si pensa che davanti ai campioni di Francia ci sono anche Metz, Bordeaux e Guingamp. Insomma sembra proprio spirare aria nuova sul massimo torneo francese, dopo l’incontrastato dominio del Psg, particolarmente forte proprio lo scorso anno.

 

Anche la Liga, però, è stata caratterizzata da una lunga serie di colpi di scena, nelle prime giornate.

Se nei primi due turni era stato l’Atletico Madrid a pagare il conto, con due pareggi abbastanza sorprendenti, il terzo turno ha visto la fragorosa caduta del Barcellona, sconfitto al Camp Nou dalla matricola Alaves. Alla caduta dei catalani, ha fatto poi riscontro la nuova battuta d’arresto di un Valencia diventato ormai una sorta di malato oscuro del calcio iberico. Anche la Liga può così mostrare una classifica inusitata, che vede alle spalle del Real Madrid, a punteggio pieno, il Siviglia e lo Sporting Gijon.

 

Insomma, sembra proprio che a dispetto della concentrazione di ricchezza finanziaria nelle mani di pochi clubs, il calcio europeo si stia avviando verso una fase in cui il modello proposto dall’Atletico Madrid, tutto puntato sulla coesione e sul collettivo, potrebbe incidere non poco.
Anche per gli scommettitori, quindi, si aprono nuovi scenari, in cui la conoscenza del pianeta calcio potrebbe contare molto di più del semplice fattore emozionale. Considerato quanto successo ai pochi fortunati che l’anno scorso hanno puntato sul Leicester, in Premier League, si prospetta una stagione tutta da gustare.

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Come guadagnare con le affiliazioni

Lunedì, 12 Settembre 2016 17:20 Pubblicato in Mondo

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Il mercato delle affiliazioni attira sempre di più, soprattutto in tempi di crisi dove, mancando il lavoro tradizionale, sempre più persone cercano di ottenere qualche soldino extra svolgendo delle attività online. Le affiliazioni sono tra i metodi più conosciuti per guadagnare soldi online, ma pochi sanno i requisiti necessari per iniziare.

Le affiliazioni sono un sistema di pubblicità online, che si basano sul gestore del sito e sulla società che intende fare pubblicità su di esso. Invece di inserire un banner (come avviene per Adsense), si inseriscono dei link personalizzati verso un prodotto e, se questo viene acquistato, allora il gestore del sito ottiene una percentuale sulla vendita.

L'esempio di affiliazione più nota è quella di Amazon. Dopo aver firmato il contratto, il proprietario del sito sceglie su Amazon i prodotti di cui intende parlare e crea un link personalizzato direttamente dal pannello di controllo che Amazon ha messo a disposizione dopo la firma del contratto.

Il miglior modo per guadagnare con le affiliazioni sono le recensioni. Per poter ottenere un guadagno, è necessario che il sito sia già conosciuto o che almeno abbia un certo numero di utenti al mese e si posizioni bene su Google. A questo punto, si potrà passare alle recensioni, che andranno scritte in un certo modo.

Le recensioni devono essere sincere e rispondere alle esigenze di chi passa dal sito dove c'è l'affiliazione. Chi scrive la recensione deve fare in modo che il link sia presente in più punti dell'articolo (idealmente all'inizio, in mezzo e alla fine) e può usare anche diversi strumenti messi a disposizione da Amazon.

Per esempio, si possono usare i pulsanti a fine articolo “Compra su Amazon.it”, oppure il riquadro con l'immagine del prodotto che si sta promuovendo. Per iniziare, non si deve fare altro che iscriversi al programma di affiliazione, seguendo la procedura guidata.

Non c'è solo Amazon e c'è chi utilizza per il proprio sito più affiliazioni, in base all'argomento trattato. Per dare una mano, c'è un plugin gratuito di WordPress chiamato Easy Affiliate Links. Una volta installato, cerca su Amazon o sugli altri siti di affiliazione il prodotto che serve e crea il link, senza lasciare il tuo sito.

Oltre ad Amazon, altri canali di affiliazioni sono: Zanox, Tradedoubler, Payclick e Wordfilia. Questi canali, tramite pannello di controllo, ti mostrano in tempo reale i tuoi guadagni nel tempo

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