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Riccardo Clemente

Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose  occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info

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Le marine di Ugento: Torre San Giovanni e Torre Mozza

Mercoledì, 14 Settembre 2016 15:30 Pubblicato in Italia

case vac

 

Il Salento è ricco di splendide spiagge, questo si sa. Scegliere è difficile, sono tutte meritevoli di apprezzamento e lode. Conosciamo le marine di Ugento, due perle lungo la costa, due angoli invidiabili dove vivere momenti di puro piacere.

Forse il significato di Ugento è lucente, splendente; se così fosse è fin troppo facile capire perché a questi luoghi è stato dato un nome con tale accezione.
Ugento si trova sull'estrema punta del tacco d'Italia, nel basso Salento e si affaccia sul mar Ionio, con circa 12 chilometri di costa, in prevalenza sabbiosa. La cittadina è ricca di interessanti aspetti storico artistici e, come tale, meta di turismo balneare, ma non solo. Viene definita “città messapica” perché abitata nel passato dai Messapi, una popolazione che stanziava nella 'terra tra i due mari', ovvero la Messapia.

Al comune di Ugento appartengono due splendide spiagge, rinomate per la limpidezza delle acque e la bianca sabbia fine. Sono Torre San Giovanni e Torre Mozza, due esempi di eccellenze italiane, sia per gli aspetti prettamente naturali, sia per tutto il contorno che va dalla cura dei lidi, all'ospitalità, alla cultura dell'accoglienza in ogni sua forma, culinaria compresa.

Le due località, distanti circa 5 chilometri l'una dall'altra, sono unite nella denominazione di “Marine di Ugento”, simili eppure ciascuna con una sua precisa identità.

Molto spesso, numerosi turisti, innamorati della zona, decidono di comprare casa qui. Su D’Amico Immobiliare, ci sono decine di appartamenti in vendita a Ugento. Per chi vuole una seconda casa al mare nel Salento, sicuramente potrà trovare la soluzione ideale.

Torre San Giovanni

Come molte località del basso Salento, Torre San Giovanni prende il nome dall'omonima torre eretta nel 1.500 a scopo difensivo. La torre che un tempo serviva a fronteggiare gli attacchi dei Saraceni, oggi è un faro molto utile per la navigazione lungo la costa.

La torre è stata dipinta a scacchi bianchi e neri; è facilmente identificabile e si fa ricordare molto bene grazie a questa sua caratteristica. La costruzione sorge su un piccolo promontorio che fa da divisorio tra la spiaggia sabbiosa tanto amata da un certo tipo di vacanzieri e il tratto verso nord, più roccioso e con basse scogliere, preferito da altre tipologie di amanti del mare.

Tra le caratteristiche della lunga spiaggia bianca ci sono le intriganti dune che separano il mare dalla pineta, che quasi la invade. La pineta è un piacevole modo per ripararsi durante le ore più calde, senza lasciare la spiaggia.

Non dimentichiamo però, nella frazione di Torre San Giovanni, i resti archeologici e le mura messapiche, nelle vicinanze dell'attuale torre.

Torre Mozza

Altra frazione, altra torre, altra splendida spiaggia da sogno o da invitante cartolina. Torre Mozza, collegata a vista con Torre San Giovanni, è il centro del nucleo cittadino. Il nome è esattamente la sua descrizione: una torre a forma di tronco di cono che più volte è crollata, assumendo l'aspetto attuale.

Adesso è stata stabilizzata, ma non è visitabile. É formata da due piani e all'interno, un tempo, vi erano le stalle con i cavalli che permettevano, in caso di avvistamenti di nemici, di correre nell'entroterra per avvisare dell'imminente attacco. La spiaggia è tranquilla, semplice da raggiungere, meno caotica delle altre località limitrofe e adatta a chi cerca soprattutto riposo, silenzio e atmosfera serena. La marina di Torre Mozza è, al pari delle altre spiagge, ampia e con i tipici colori salentini: tonalità incredibili di azzurri e di verdi e trasparenze cristalline.

Le marine di Ugento sono un tesoro dell'Italia che si fa conoscere. Piccoli posti che in estate si popolano, splendidi nelle mezze stagioni; luoghi che custodiscono bellezze incontaminate da preservare con cura, ma anche da godersi intensamente.

La pelle secca negli anziani: cause e rimedi

Mercoledì, 14 Settembre 2016 09:07 Pubblicato in Italia

pelle secca

La così detta “terza età” è ricca di avvenimenti fisiologici più o meno importanti. Uno di questi è sicuramente la pelle secca che se non trattata adeguatamente, potrebbe scatenare condizioni peggiori.

Ma a cosa è dovuta e quali sono i rimedi?

La pelle secca, si presenta ruvida, screpolata e priva di tono ed elasticità. Il motivo principale è nella mancanza di lipidi cutanei, il cui eccesso provoca il disturbo opposto: la pelle grassa.

Nell'anziano, ciò è molto comune perché in età avanzata le ghiandole sebacee riducono il loro operato portando, di conseguenza, ad una diminuzione del sebo e del glicerolo, elemento primario per il trasporto di liquidi alle cellule della pelle.

Vi sono diversi livelli del fenomeno, correlati alla fisiologia dell'organismo e all'anamnesi dell'individuo.

Esiste una forma di secchezza cutanea dovuto ad una detersione frequente, esposizione prolungata a vento e sole o climi troppo umidi. In questo caso rimediare alla secchezza diventa semplice e abitudinario, ma esistono casi più gravi: parliamo di xerosi cutanea.

Per approfondire il discorso, sarebbe utile consultare il sito pelle-secca.it , dove si possono trovare ulteriori info.

I rimedi per ridurre la pelle secca

Una persona può essere predisposta geneticamente a questa patologia, in alcuni casi invece molto dipende da fattori ambientali ad esempio freddo o condizioni meteorologiche estreme. La xerosi cutanea presenta un assottigliamento estremo della pelle e può accompagnarsi ad un forte prurito invalidante per l'anziano.

Il rimedio principale consigliato dai dermatologi è una frequente detersione della pelle con l'utilizzo di prodotti emollienti specifici.

Seguire una routine quotidiana è altrettanto importante: bisogna ridurre le docce e i bagni e prediligere acqua tiepida, usare un detergente a pH neutro, non strofinare mai il viso bagnato quanto piuttosto tamponarlo delicatamente, utilizzare la crema emolliente sul viso umido almeno due volte al giorno e stenderla con movimenti circolari fino al completo assorbimento.

Ci sono poi altre accortezze da seguire come usare indumenti in cotone e non oppressivi, bere almeno 2 litri di acqua al giorno per idratare l'organismo, seguire una corretta alimentazione ricca di frutta e verdure per ingerire i nutrienti antiossidanti e le vitamine (specialmente la vitamina A è un potente fattore di contrasto per la pelle secca).

Catania, non solo l’Etna. Ecco cosa vedere

Mercoledì, 14 Settembre 2016 08:23 Pubblicato in Mondo

Catania - lobelisco dellelefante

Catania conta poco più di 300.000 abitanti, ma è posta al centro di una conurbazione fra le più popolose d'Italia. La sua città metropolitana registra, infatti, oltre un milione di abitanti.

Fondata nel 729 a.C. da un drappello di Calcidesi, la città etnea vanta una storia millenaria e un patrimonio storico e culturale immenso.

Insieme a Ragusa e ad altri comuni della Val di Noto, il suo centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, che ne salvaguarda i numerosi tesori barocchi.

La città dell'elefantino si è mostrata più forte delle eruzioni del suo vulcano e dei frequenti terremoti che hanno distrutto parte del suo patrimonio storico, ma che non hanno mai costituito un bavaglio alla crescita e all'identità di questa meravigliosa città.

Per giungere a Catania, è possibile seguire due strade: la prima è quella di arrivare con la propria auto sullo Stretto di Messina ed imbacarsi sul traghetto. La seconda invece, prevede il noleggio auto presso l’aeroporto di Fontanarossa, una volta atterrati presso lo scalo siculo.

Piazza del Duomo

Il cuore pulsante di Catania è costituito da Piazza Duomo, nella quale si erge a padrone indiscusso lo spirito barocco della città, che si esplica soprattutto sulle meravigliose facciate del palazzo del municipio e del Palazzo dei Chierici, nonché della Cattedrale di Sant'Agata, patrona della città.

L'imponente tempio cristiano domina la piazza con la sua facciata a tre ordini completamente realizzata in marmo di Carrara. La cupola posta sulla crociera venne terminata nel 1802 e presenta finestroni che illuminano l'interno. La struttura poggia su un podio al quale si accede tramite una piccola scalinata e dopo aver oltrepassato la recinzione che chiude il sagrato.

Meravigliosa è l'abside dell'altare maggiore, con volta a botte e recante un ciclo di affreschi eseguiti da Giovanni Battista Corradini nella prima metà del 1600. Di fronte alla Cattedrale campeggia il simbolo della città, ovvero il celebre obelisco portato sul dorso dall'elefantino.

Nei pressi della piazza figura anche quella che da molti viene definita la “Fontana di Trevi sicula”, ma che in realtà si chiama Fontana dell'Amenano. L'appellativo che la connota le fu dato in seguito alla radicazione dell'abitudine di lanciare al suo interno monetine bene auguranti. Via

Etnea

Questa strada è l'arteria principale della città, la divide in due e sorge sull'antico cardo. Attraversa le vestigia dell'antica fondazione per poi raggiungere Villa Bellini, ovvero il meraviglioso parco cittadino, ricco di statue, sculture e vialetti ottocenteschi calati in uno splendido ambiente naturale.

Via Etnea è ricca di palazzi barocchi che vi si affacciano e lungo il suo percorso si contano ben sette chiese, che si alternano ai numerosi locali e ristoranti che riempiono le serate dei catanesi e dei turisti interessati a scoprire le meraviglie di questa città. Via Etnea è stata recentemente pavimentata, nonché pedonalizzata per un lungo tratto compreso fra Piazza Duomo e l'incrocio denominato i “Quattro Canti”.

San Giovanni li Cuti

Fra i più pittoreschi borghi marinari di Catania spicca certamente San Giovanni Li Cuti, con il suo antico porticciolo e le case basse e colorate dei pescatori. Fra le attrazioni di questo caratteristico angolo della città, spicca la folta presenza di ristoranti specializzati nella preparazione del pesce. Le luci della sera, inoltre, trasformano quest'angolo di paradiso in una sorta di paesaggio fiabesco sul pelo dell'acqua.

Il castello Ursino

Fondato da Federico II di Svevia nella prima metà del 1200, l'edificio ebbe grande rilevanza durante il periodo dei Vespri siciliani in quanto sede del parlamento ed in seguito come residenza dei sovrani aragonesi. All'interno del castello, oggi, è stato fondato il museo civico. La pianta quadrangolare presenta quattro torri di guardia principali di forma circolare, alte circa trenta metri ognuna.

Notevole la raccolta del museo, con sculture, mosaici e frammenti decorativi di età ellenistica e romana.

Per deliziare il palato, non dimenticate di assaggiare i prodotti tipici siciliani, come gli arancini, lo sfincione, le gustosissime granite e una bella fetta di cassata siciliana.

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