La prova principale del fallimento della UE viene proprio dal commissario Ue alle Politiche regionali, Corina Cretu.
Ella, in un’intervista all’Ansa, rivolge un appello ad “accelerare sull’attuazione della capacità amministrativa” con la designazione delle autorità di gestione per la programmazione 2014-2020.
Si tratta in sostanza del processo di certificazione e di audit delle spese.
Senza la designazione, spiega Cretu, «non siamo in grado di rimborsare un euro».
Parlando poi di regioni come Sicilia, Campania e Calabria il commissario evidenzia: “Alcune regioni non crescono nonostante tutti i soldi che ci spendiamo.
Vogliamo capire i motivi del perché questo accade”.
Ma come? Stanno buttando i soldi e non sanno a cosa servono ed a chi vanno a finire?
In sostanza le parole del commissario Cretu sulla incapacità di spesa e sulla pessima qualità della spesa della Calabria, Sicilia e Campania bocciano le politiche europee delle relative giunte regionali.
Ma nel contempo sono la dimostrazione del fallimento della Unione Europea.
Come può il commissario Ue alle Politiche regionali, Corina Cretu, chiedersi come mai la Calabria “Non cresce nonostante tutti i soldi che ci spendiamo”?
Possibile che non si renda conto che i fondi europei sono usati non per creare sviluppo ma solo per conservare il potere ed arricchire i potenti?
Se non lo ha compreso è anche lei che deve dimettersi.
Se non vuole dimettersi deve allora denunciare la inutilità ed illogicità delle scelte politiche della nostre regioni che non creano sviluppo .