Riceviamo e pubblichiamo
Stimata Redazione di Tirreno-News.
In precedenza, precisamente il 5 febbraio scorso, sono stato ospitato nel Loro portale informativo esprimendo alcune mie considerazioni su quanto ci si aspettava con le nuove elezioni di Camera e Senato.
Oggi, con grande soddisfazione, ritengo sia doveroso esprimere le sensazioni positive provenienti dall’esito del voto e quindi chiedo di potere essere nuovamente loro ospite esprimendo un grande ringraziamento in merito.
Il “terremoto elettorale” e la conseguente “pulizia” che ne è derivata ( qualche granello di polvere era inevitabile che rimanesse sul campo) credo permetta guardare con più fiducia al futuro di questa nostra cara Italia.
Al momento noto le varie dichiarazioni che danno quale poco probabile la costituzione di un nuovo Governo, salvo “accordi” classici della vecchia politica (quella che ci ha trascinato nelle condizioni attuali), senza volere considerare che se i "nuovi" modificano il concetto di politica di questi ultimi 30 anni e si mettono veramente al servizio del popolo italiano, é possibile arrivare ad un governo che travalica le ideologie, ormai sostituite dagli interessi personali, con lo scopo di favorire il miglioramento delle condizioni di vita di tutti indistintamente e non dei soliti pochi "eletti".
Ritengo, infatti, che ci siano finalmente le condizioni per una svolta positiva se si punta, finalmente!, a migliorare la società italiana e non il proprio orticello; del resto la politica é tale solo se basata sul dialogo delle parti altrimenti, perdonatemi, diventa un'altra cosa! (Quella di cui spero ci stiamo liberando!)
La cecitá di alcuni politici (ma a dire il vero non é una novitá) viene evidenziata dagli interventi isterici a difesa del proprio status secondo cui, e per la vecchia nomenclatura politica, i cittadini rimangono sempre "coloro che non hanno compreso.."; nessuno che dica : "forse non sono stato capace...".
Ed invece di fare un bagno di umiltà, continuano ad essere litigiosi, dimostrando (se ce ne fosse bisogno) di essere anche ottusi oltre che ciechi.
Ce la faremo?
Se il buon giorno si vede dal mattino, la speranza é viva!
Prima che magari il "virus della vecchia politica" possa riprendere vita!
Vorrei, poi, evidenziare qualcosa di molto curioso: avete notato la suddivisione "elettorale" dell'Italia dopo il 4 marzo?
Siamo sicuri di essere nel 2018 e di non avere fatto un salto nel passato 1860?
Emerge un punto in comune: oggi, come allora, si deve puntare non allo scontro ma all' Unitá di questa nostra splendida Italia!
La Politica, dal greco politikḗ (tékhnē) “arte di governare”, deve considerare le realtà presenti e la convergenza delle iniziative che favoriscono il popolo.
Ma ciò si raggiunge solo dialogando e rispettando le altrui posizioni!
Credo che ci siano abbondantemente i presupposti per farlo, evitando la difesa delle fazioni a scapito dell’interesse generale dei cittadini.
Nel mio precedente intervento manifestavo la speranza in un finale diverso dal film di Ficarra e Picone.
Il primo passo è stato compiuto.
Ce la possiamo fare e dare un buon futuro ai nostri giovani!
Lony Del Campo