Ormai l’Italia non esiste più.
Una altra ennesima prova è quella del gravissimo, inaccettabile ritardo del ministero dell’interno nell’invio degli atti relativi all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato per l’anno 2017.
Abbiamo parlato di vergogna.
Ma forse è più esatto dire che si tratta di omissione di atti d’ufficio se non di abuso vero e proprio.
Possibile che qualcuno del ministero il 3 luglio scorso, quasi immediatamente dopo il parere espresso dalla commissione, “ad horas”, si sia preoccupato di telefonare al sindaco per comunicare che il bilancio era stato approvato ed ancora non siano arrivati i relativi atti?
E possibile che, sempre con immediatezza, il 5 luglio sia stata inviata la prima comunicazione scritta, quale è quella nella foto, dalla quale si rileva che il bilancio è stato approvato con prescrizioni ed ancora ad oggi l’amministrazione disconosca le citate prescrizioni?
Come può il comune approvare il bilancio del 2018 se non si conosce l’esito finale e conclusivo del bilancio 2017?
Ritenendo inaccettabile questo ritardo la domanda sul perché .
C’entrano forse le ferie 2019?
E che fine ha fatto la commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali?
E’ in sciopero?
E’ stata sciolta?
E perché il sig Prefetto non sollecita la risposta?
Possibile che dopo 2 mesi e mezzo nessuno sia intervenuto per rimediare ad una così assurda situazione?
Ora sembra che l’assessore Giusta autore di questo quasi miracolo della approvazione del bilancio stia aspettando di conoscere le prescrizioni ministeriali.
Se davvero “ad horas” arriverà la attesa nota non sarebbe male portarne a conoscenza non solo la giunta, non solo il consiglio, ma anche la cittadinanza.
E come mai nessuno parla del bilancio, delle prescrizioni, del ritardo ministeriale?.
Nemmeno la minoranza.
Posto che ad Amantea la minoranza ancora esista.
O piuttosto occorrerebbe dire “Posto che ad Amantea la politica esista ancora”.
Cosa si nasconde dietro questi silenzi e questi ritardi?