Si muove decisa tra gli uffici comunali la consigliera del M5S Francesca Menichino per ottenere copia del verbale della Commissione di Collaudo del Porto turistico di Amantea.
Viene rimpallata come una pallina di ping pong, ma non demorde.
Ed alla fine viene “costretta” a presentare anche una formale istanza regolarmente assunta al protocollo in conseguenza della quale finalmente riesce ad ottenere il verbale.
Due foglietti compilati per una pagina e mezzo dove si legge che:
“Sono presenti:
-per il comune di Amantea il sindaco Monica Sabatino, l’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata, l’ingegnere Domenico Pileggi, responsabile del settore demanio, ambiente e protezione civile,l’ingegnere Francesco Lorelli, responsabile del settore urbanistica e LLPP;
-per la capitaneria di porto il comandante Paolo marzio ed il comandante della delegazione di spiaggia Fausto De caria;
-per l’agenzia del demanio Domenico Arnoni, responsabile dei servizi territoriali ST-CZ2 e l’ing Bellio;
-per il genio covile opere marittime l’ingegnere Barone e l’assistente tecnico Salvatore Scudiero
Pileggi illustra la situazione del porto allo stato attuale
La commissione prende atto che ad oggi la documentazione integrativa richiesta in data 28 marzo 2012 dalla stessa commissione di colludo non è tata ancora acquisita;
Il comune dichiara che rispetto alla situazione del 2012 è stato prodotto lo studio idraulico della vena delle Garrette a seguito di incarico conferito dal settore LLPP all’ingegnere Gaetano Sicoli;
Il comune si impegna a sottoporre alla Agenzia di Bacino Regionale una possibile soluzione relativamente alla sicurezza dell’asta fluviale con particolare riferimento al tratto terminare a valle della SS18 sebbene per l’area in oggetto non si applichi il vincolo PAI essendo l’opera stata realizzata in epoca precedente alla entrata in vigore delle norme stese
Gli enti intervenuti Agenzia del demanio, capitaneria e Genio civile per le opere marittime dichiarano che alla luce di quanto sopra resta in attesa che siano prodottogli atti di cui al verbale del 2012
La consigliera Menichino ha anche chiesto attestato dal quale si evinca come sia maturato il debito di 3 milioni di euro di cui alle affermazioni della stessa Capitaneria di porto