Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:
“AMANTEA (CS) - Apprendiamo dalla stampa di un incontro tenutosi presso l'Asp di Cosenza, il cui esito sembra segnare un cambio di passo rispetto al documento rivendicativo elaborato dalla Rete Comprensoriale "Difendiamo la Salute", ma anche a quanto deliberato in Consiglio - lo scorso 26 ottobre – dalla stessa amministrazione Comunale di Amantea.
Dalla nota diffusa dal Gabinetto del sindaco Sabatino, infatti, traspare un incomprensibile “superamento interpretativo” di quanto rivendicato dalla Rete, e cioè l’istituzione nel Comprensorio di una “Casa della Salute”.
Ci sorprende come il Commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli, raccogliendo le anticipazioni fatte in consiglio comunale dal consigliere regionale Guccione, preferisca – anziché farlo dinnanzi all’affollata assemblea dei Sindaci e dei Cittadini del Comprensorio - una ristrettissima cerchia compiacente (sindaco, vice sindaco, assessore al ramo e un ex assessore regionale) e il chiuso del suo ufficio per annunciare l’inoltro al Direttore del Dipartimento Sanità Fatarella del progetto di potenziamento del Poliambulatorio cittadino.
L’impressione unanime è che su un argomento rilevante quale il “diritto alla salute”, anzichè abbracciare la strada del dovuto rispetto e della collaborazione orizzontale si preferisca giocare una partita che nulla ha da spartire con la salute dei cittadini.
Non si evince, infatti, se si sia trattato di un incontro ufficiale - in tal caso, riteniamo si sarebbe dovuto convocare i Sindaci del Comprensorio ed una rappresentanza della Rete di cittadini - ovvero "ufficioso"!
Perchè in tal caso, tutto assumerebbe i contorni di un teatrino, con annessa inutile contesa per ruoli di primogeniture e copyright.
Vorremmo che - se l'interesse è quello di tutelare il sacrosanto diritto dei cittadini ad una sanità adeguata - tutti comprendessero che giorno 16 novembre (data in cui si insedierà il tavolo tecnico tra la Rete e la Regione) si inizierà a giocare una partita importante e strategica presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.
E che il generare confusione non avrebbe altro significato se non quello di indebolire colpevolmente l’entusiasmo e le aspettative dei cittadini e dei territori.
Una prospettiva platealmente incomprensibile ed inaccettabile.
RETE COMPRENSORIO AMANTEA"Difendiamo la Salute".
PS Ma non finisce qui. Abbiamo avuto anticipazione di altri pregnanti interventi a tutela della salute pubblica!
Se qualcuno vuole vendere la sanità approfitti della fiera, finita la quale non sarà più possibile a nessuno vendere e comprare!”