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Come combattere la corruzione? Il punto di vista dell’associazione Prospettive

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Difficile non ringraziare l’Associazione Prospettive per avere riportato in primo piano il problema della corruzione.

Lo ha fatto con il convegno svoltosi nei giorni scorsi nella sala conferenze del Mediterraneo Palace Hotel, relatore il giudice della Corte dei Conti dr Quirino Lorelli.

 

 

Ecco il comunicato emesso dalla associazione Prospettive.

“ Promosso dall’Associazione “Prospettive” si e’ svolto nei giorni scorsi, presso la sala conferenze del Mediterraneo Palace Hotel, un interessante convegno dal titolo esplicativo “I topi roditori: la corruzione che distrugge l’Italia”.

Ad introdurre i lavori e’ stato Aldo Andreani, medico in pensione ed instancabile presidente di Prospettive, associazione che ha all’attivo decine di seminari ed incontri su tematiche di grande interesse che coinvolgono i cittadini e il territorio. A relazionare e’ stato Quirino Lorelli, magistrato della Corte dei Conti e docente universitario, che ha ripercorso la storia di questo fenomeno partendo dall’antica Grecia e dall’epoca romana ( processi c.d. “per ambitus”, inteso come broglio elettorale e come acquisizione di voti attraverso pratiche corruttive), passando per il papato (in particolare nel corso dei secoli IX e X, alcuni papi furono soprattutto protagonisti di casi di simonia e nicolaismo) fino ad arrivare ai giorni nostri (peculato, concussione, voto di scambio).

 

<< Ad un certo punto – spiega Quirino Lorelli - finisce con l’essere uno stile di vita, se pensiamo che finanche il Papa recentemente ha sentito la necessità di scagliarsi contro la corruzione. Fondamentale, però, è partire da un dato: la percezione della corruzione e come essa si misura. L'indice di percezione della corruzione, in inglese Corruption Perception Index, è un indicatore statistico pubblicato dall’organizzazione Transparency International, a partire dal 1995. L'indice viene utilizzato per stilare una graduatoria dei paesi del mondo, e l’Italia e’ prima per corruzione tra i paesi dell’Unione Europea. L’indice 2014 colloca il nostro paese al 69esimo posto della classifica generale come nel 2013, fanalino di coda dei paesi del G7 e ultimo tra i membri dell’Unione Europea. Contrariamente a quello che si pensa – conclude il magistrato - sotto il profilo giudiziario i processi per corruzione che si concludono sono pochissimi, quelli che si concludono rapidamente (cioè in meno di tre anni) praticamente nessuno. I dati delle condanne per corruzione sono assolutamente bassi, quasi risibili se pensiamo a quanto è esteso il fenomeno>>. Per invertire la tendenza è necessario ridurre i centri di spesa, riformare il codice degli appalti e soprattutto intervenire sulla formazione culturale delle giovani generazioni”.

 

Difficile , al contrario, accettare le conclusioni relative alla lotta alla corruzione. 
La corruzione apparentemente è fatta di tre elementi : il corruttore, il corrotto, il soldo della corruzione.

Il corruttore, apparentemente riceve il soldo, il corrotto apparentemente paga, il soldo è il fine della corruzione.

In realtà chi paga è sempre il cittadino, cioè ognuno di noi.

Se la corruzione avviene per opere o servizi pubblici si ha in genere un maggior costo od un minor servizio e quindi il cittadino paga di più un servizio che vale di meno o riceve un servizio minore a fronte di un costo maggiore.

Se la corruzione riguarda opere o servizi privati avviene più o meno la stessa cosa salvo quando il privato è costretto a pagare un servizio che dovrebbe avere diversamente

 

Ecco perché non serve ridurre i centri di spesa. Se il funzionario pubblico pretende la tangente per un servizio che dovrebbe dare senza costi aggiunti il soldo non transita da centri di spesa.

Il problema è invece quello di denunciare immediatamente chiunque pretenda tangenti.

Ma la magistratura deve fare la sua parte evitando di vessare il privato che denuncia che deve al contrario essere tutelato in ogni momento successivo alla denuncia.

Mafia,’ndrangheta o tangente politica o burocratica hanno lo stesso peso e devono essere trattati nello stesso modo.

E’ il soldo che deve essere pedinato!

Vivere al di sopra delle proprie possibilità è sicuramente indice di imbroglio e chiunque vive al di sopra delle proprie reali possibilità deve essere perseguito e condannato. Per questo è necessario eliminare il denaro contante ed indagare chiunque lo usa .

Ultima modifica il Sabato, 28 Novembre 2015 16:55
Redazione TirrenoNews

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