Il TAR Calabria, con sentenza n.763/2017 depositata oggi, ha annullato l’avviso di pagamento emesso dall’Agenzia del Demanio, con cui era stato richiesto il pagamento della somma di ben 4.058.302,37 € al Comune di Amantea, per occupazione di suolo demaniale marittimo, relativamente al porto turistico di Campora San Giovanni già oggetto di sequestro penale ad istanza della Procura della Repubblica di Paola, e di successivo provvedimento di dissequestro disposto dal Tribunale della Libertà di Cosenza e poi confermato anche dalla Suprema Corte di Cassazione.
In particolare, il TAR Calabria, accogliendo le tesi dell’avvocato Nicola Carratelli, lo stesso legale che, su incarico dell'allora sindaco Monica Sabatino, aveva difeso il Comune di Amantea per ottenere il dissequestro dell’area portuale, ha annullato l’avviso di pagamento sul presupposto che l’occupazione della predetta area non poteva ritenersi abusiva, per come erroneamente ritenuto dall’Agenzia del Demanio, che aveva sostenuto che l’occupazione dell’area demaniale nell’ambito della zona portuale, avvenisse dal 1998, senza valido titolo.
Nel corso del giudizio dinanzi TAR l’avvocato Nicola Carratelli ha evidenziato come il Comune di Amantea ebbe ad adottare valide e legittime concessioni demaniali per l’uso della struttura portuale, con previsione ed indicazione dei relativi canoni, in conformità alla normativa in materia, sicché non poteva trattarsi di occupazione abusiva, e tale tesi è stata pienamente recepita dai giudici amministrativi.
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria evita, dunque, al Comune di Amantea di subire un gravissimo nocumento patrimoniale che avrebbe ulteriormente pregiudicato la già precaria situazione finanziaria dell’Ente.